mercoledì 4 luglio 2007

maturaquiz

Per distrarci dalle ardue fatiche, un diversivo. Offro una cena al primo che indovina chi sono i tre personaggi di cui si parla e li segnala con una mail (ai fini della tutela della privacy) al mio indirizzo ufficiale, quello @poste.it

1) «Eeeh, pota, prof, ma mi dice qual è l'argomento da cui devo partire col colloquio, che non me lo ricordo più?»
2) Deposita la "tesina", platealmente scopiazzata da internet (cancellare i link no, eh?), dicendo che è sua e inizia a parlarne glissando sugli aspetti più caratteristici, perché sconosciuti
3) quesito 5 della seconda prova omesso, benché fosse un punto specifico della (sua?) stupenda tesina sulle geometrie non euclidee.

Pàus! 2 (forzata...)

Perché i dischetti, quando escono dal pc di quell'aula, sembrano non funzionare più?
Il silenzio di oggi è forzato; recuperiamo domani con l'infornata (semi)finale...

martedì 3 luglio 2007

Pàus!

Oggi mi riposo...
dopo lo scatto fulmineo di ieri e le emozioni di oggi meglio che io riprenda fiato.
Un saluto a tutti.

lunedì 2 luglio 2007

Argumenta

Con un potente scatto, recupero e aggiorno alla data odierna.
(e siamo a -quasi- metà del giro...)

Silvia
Argomento iniziale: Il sonno. Il sonno in Goya; Espressionismo (Munch - L'urlo; Hendsor - L'entrata di Cristo a Bruxelles). L'Ulisse di Joyce. Le due leggi fondamentali dei circuiti ed il principio della conservazione. La definizione di integrale secondo Riemann. La produzione di Pirandello tra narrativa e teatro
Marco
Argomento iniziale: Il sistema scheletrico. La colonna vertebrale. L'importanza del calcio. Il tema dell'impero in Dante: Paradiso VI e XVII. Lucano, Pharsalia. Differenze della rappresentazione del corpo tra arte classica e moderna. Realismo e impressionisti: similitudini e differenze. Miller, Dumier. Espressionismo: i caratteri pittorici. The Victorian Age. L'elettrizzazione e la polarizzazione dei corpi. Teorema di De L'Hospital.
Ilaria
Argomento iniziale: Les demoiselles d'Avignon. Il Dorian Gray di Oscar Wilde. Definizione del concetto di campo elettrico. Magnetismo, teorema di Gauss. Significato geometrico della derivata e regole di derivazione delle funzioni composte. Il tessuto tegumentario. La figura femminile in Pascoli e d'Annunzio. La satira misogina di Giovenale.
Nicola
Argomento iniziale: Dante tra terzine e quarta dimensione. La definizione di integrale definito: significato ed applicazione ai solidi di rotazione. Le legge di Faraday-Neumann, la legge di Lenz. Il sistema circolatorio. La biblioteca di Babele e l'estetica del postmoderno. Petronio: il Satyricon. Il vortice nella produzione di Turner. Il sublime nel Romanticismo. Il ruolo dell'artista nel Romanticismo (un raffronto con i Neoclassici). La poetica degli Impressionisti. Waiting for Godot.
Alice
Argomento iniziale: Psicologia hitleriana. Verga; il darwinismo sociale. L'apparato riproduttore femminile. Manet: Colazione sull'erba. Similitudini e differenze tra Impressionismo e Cubismo. The Victorian Age: Hardy, Tess. Gli esperimenti classici del magnetismo. Definizione di funzione continua.
Luca
Argomento iniziale: L'apparato digerente. Stevenson: Dr. Jeckyll and Mr. Hyde. Conduttori ad equilibrio. Il teorema di Rolle. Il significato geometrico dell'integrale definito. Canova: Amore e Psiche giacenti. Amore e Psiche nella Metamorfosi di Apuleio. Dante, Paradiso XXXIII.
Vittoria
Argomento iniziale: Impressionismo. The War Poets. Condensatori in serie e condensatori in parallelo. Definizione di derivata; calcolo della derivata esponenziale. Il sangue. La poesia di guerra di Ungaretti. Lucano, Pharsalia.
Andrea
Argomento iniziale: La visione del fanciullino tra Pascoli e Pirandello. L'apparato riproduttore femminile. Le maschere di Ensor. La pittura degli Espressionisti. Il teorema di Lagrange e le sue conseguenze. Cariche elettriche nel campo magnetico. La forza di Lorentz. La carica elettrostatica. Owen: Dulce et decorum est.
Nicola
Argomento iniziale: Gli integrali. Teoremi degli integrali definiti; costruzione di un solido. Caratteri della produzione artistica romantica. Delacroix: la Libertà che guida il popolo. Un confronto con la zattera della Medusa di Gericault. Il campo elettrico. Lawrence: You're Old Mother. Fisiologia del rene. Montale: il correlativo oggettivo. L'epigramma di Marziale.
Gabriele
Argomento iniziale: La crisi del poeta primonovecentesco. Manzoni: l'impegno del poeta negli Inni e nelle Odi. Caratteri generali degli Inni di S. Ambrogio. Immunità umorale e cellulare. La pittura di Matisse. Van Gogh come Espressionista. Il Realismo francese: Millet, Daumier, Courbet. Studio di funzione e studio dei flessi. La circuitazione di Ampere. T. S. Eliot: Unreal City.
Simone
Argomento iniziale: Geometrie non euclidee. Iperbolica ed ellittica: somma degli angoli interni di un triangolo nelle due geometrie. Il campo magnetico nel solenoide. Conduttori ad equilibrio. W. Woolf: Why must they grow up? (da To the Lighthouse). La differenza tra Impressionismo ed Espressionismo. Il sistema respiratorio. La maschera in Pirandello. Comico ed umoristico: differenze. L'aprosdòketon in Marziale.
Tommaso
Argomento iniziale: Leopardi: l'infinito in noi. Un raffronto con il coro dell'atto IV dell'Adelchi. Potenziale di membrana ed impulso nervoso. Differenze tra Impressionismo e Realismo. Friedrich: Viandante sul mare di nebbia. Dumier: il quadro come strumento politico. Analisi dell'Urlo di Munch. Definizione di derivata; significato geometrico; derivata della funzione inversa (in particolare, funzione esponenziale). L'esperimento di Ampere. Il teatro dell'assurdo (Pinter: We are going to do something to your brain, da The Caretaker).
Nicolò
Argomento iniziale: Lo sviluppo del romanzo latino da Petronio ad Apuleio. L'evoluzione del romanzo: da I Promessi Sposi a La coscienza di Zeno. Il cuore e ciclo cardiaco; la grande circolazione. O. Wilde: The Picture of Dorian Gray. Legge di Ohm. Le proprietà magnetiche dei materiali. Studio grafico di una funzione. Canova: Amore e Psiche.
Giuditta
Argomento iniziale: il Futurismo. Un'analisi della produzione primonovecentesca. L'Espressionismo di Matisse. J. Osborne: God, how I hate Sundays (da Look back in Anger). Deduzione della capacità del condensatore piano. Teoremi fondamentali del calcolo differenziale. Significato geometrico del differenziale. Limiti di applicazione del teorema di de l'Hospital. Le ghiandole endocrine. Tacito: il discorso di Calgaco.
Giorgio
Argomento iniziale: il sangue. La coagulazione. Dante, Paradiso I e XXXIII. Il potenziale e il campo elettrico di una sfera carica. Le proprietà magnetiche dei materiali. Area del trapezoide. Le successioni. Il teorema di Newton-Leibniz. G. Orwell: 1984. Macchiaioli. Fattori. Il Cubismo di Picasso e Bracque.

domenica 1 luglio 2007

Di assenze e presenze

Il primo giorno, ok, ho dimenticato di trascrivere gli argomenti dei colloqui; va be', niente di grave.
Mi riprometto di farlo il secondo e, durante la mattinata, copio su un dischetto la sintesi di tutto quello che s'è detto.
Arrivo al paesello, inserico il dischetto nel PC e, cavolo!, il file sembra corrotto...
Mi pare ci sia una congiura.
Facciamo così: domani mattina, durante la pausa caffè, vedo di recuperare gli arretrati, e di fornire qualche (possibilmente) utile indicazione ai residuali candidati.
Nel frattempo, rinnovo gli inviti
1) a rivedere bene la seconda prova, capendo quel che s'è fatto e quel che non s'è fatto
2) a provare il discorso d'avvio, tenendo conto della possibilità di "sforare" sui fatidici 7 minuti se si riesce ad imbastire una trattazione "avvincente".
E, in chiusura, ne aggiungo un terzo:
3) passatevi le "parole magiche" per alcuni quesiti ricorrenti (tipo: "impressionismo -> luce"; "fotografia -> trasposizione bidimensionale"; "romanticismo -> angoscia").

sabato 30 giugno 2007

Del (non) bruciarsi

Cavolo!
è così difficile mettersi a rivedere per bene il compito di matematica, capirne le domande e ripensare agli eventuali errori fatti, discutere con qualcuno che ne può aiutare a spiegare le possibili risposte?
Dai, su!
Un po' di quel che ci vuole...
Vediamo di arrivare all'orale con 'sta cosa ben preparata, come per le domande della terza prova.
Ho chiesto a Nicola (già libero dal primo giorno) e a Samuele (che deve ancora essere finito...) di dare una mano a chi la chiedesse. Sono sicuro che possa servire.

venerdì 29 giugno 2007

Orali #1

Silvia, Marco, Ilaria, Nicola, Alice.
Per il primo anno non ho, in tempo reale, l'elenco degli argomenti: essere costretto a digitarli in Conchiglia (il programma che il Generoso Ministero della Pubblica Istruzione mette a disposizione delle Commissioni di Maturità) m'ha fatto dimenticare di appuntarli su un foglio e trasferirli qui. Recupererò nei prossimi giorni, portando una chiavetta e lavorando una volta sola.

Grandi sorprese? non mi pare...
però è da notare che:
1) l'intervento del presidente ha esiti duraturi: non ho visto "asperità" nelle domande, almeno, in quelle che sono riuscito a capire
2) una fitta intensa al cranio m'ha semisteso durante l'ultimo colloquio: m'ha fatto piacere vedere che tutti si sono preoccupati, chi per la mia salute (augurandomi che non fosse niente di grave), chi perché un'eventuale mia assenza comporterebbe o lo slittamento del calendario o la mia sostituzione (gesti apotropaici quando s'è accennato a un colpetto)
3) il pubblico delle grandi occasioni era presente solidale e in massa
4) le discussioni finali per la proposta di valutazione risentono della struttura "filosofica" che il Presidente ha dato ai lavori. Mi viene da dire: «M***, santo subito!»

Un saluto a chi da oggi già si spaparanza al sole... Un arrivederci ai prossimi giorni per tutti gli altri.

giovedì 28 giugno 2007

Mugugni

Arrivano alle redazioni dei giornali le lamentele degli studenti dei licei scientifici; una mail sottoscrivibile...
Da domani, le cronache della nostra maturità.

mercoledì 27 giugno 2007

Maturità a nudo

Nella pausa che precede gli orali, capita di leggere anche di una candidata perquisita e spogliata all'esame di maturità.
Si conferma che non solo Treviglio, ma il mondo è pieno di "fenomeni" (vedi alla voce "fenomeno", § 3, dopo la linea verticale...)

martedì 26 giugno 2007

Dare i numeri...

La prima parte del lavoro è finita.
Quadri esposti e certificati parziali consegnati quasi a tutti.
Una grande emozione, anche per me; a volte – e per questo so di non essere ascrivibile alla categoria dei prof "tutti d'un pezzo" (notate la fine allusione...) – mi pare di essere uno dei candidati...
Stanno iniziando a uscire alcuni dei retroscena; meglio un rigoroso silenzio, nell'attesa che il rito sia concluso, i pacchi siano sigillati e poi si possa dire quel che si deve, magari a cena (e mi sa che i chili che sto perdendo li riguadagno in fretta, visto che i crediti culinari si assommano velocemente).
Però ho come colto che alcune delle mie osservazioni sono condivise dai fanciulli; beh, dai, diciamo che se l'analisi del testo non sempre è andata alla grande, almeno condividiamo alcuni punti comuni per l'analisi delle persone :-)
Sono sempre più convinto di essere, quest'anno, dalla parte sbagliata della cattedra.

PS: dimenticavo: venerdì si comincia; siamo i primi (di nome e di fatto).

lunedì 25 giugno 2007

L'è 'ndàcia (la quàia)

Il terzo giorno di scritti è finito, le prove sono state consegnate e già corrette; una proposta di valutazione complessiva giace ben riposta tra cassaforte e computer della sezione A; l'ultima parte del lavoro, quella "difficile", viene domani. Ci si siede al tavolo, si controlla bene tutto, si verifica che non ci siano errori perché, una volta stampato il tabellone, non si tocca più niente.
Poi arriverà anche il momento hard: l'estrazione della classe, per sapere se inizieremo noi o i colleghi della B. Pro e contro ci sono in ogni scelta; in 'sto caso, non saprei che cosa è meglio.
Pensavo di fermarmi a scuola domani sera sul tardi, per dare a chi la richiede la dichiarazione dei voti con i voti parziali; se i colleghi riescono a finire le correzioni della B, direi che si può fare; se le cose andassero a rilento, beh, meglio chiedere prima a scuola se gli esiti sono stati pubblicati...

PS: rispondo a qualche anonimo commentatore dei post precedenti suggerendo la lettura dell'ultimo paragrafo di questo post, ormai vecchio di due anni.

venerdì 22 giugno 2007

vorticositàtesticolare(tuttoattaccato)

cisonogiorniincuipuoisolodirechetigiranovorticosamenteicoglioni,senzaessereperquestovolgare

giovedì 21 giugno 2007

Seconda, e via...

Ho avuto oggi per la prima volta la chiara sensazione di che cosa significa «psicologia di gruppo»: è bastato vedere gli sguardi, talvolta persi, talvolta allucinati, di alcuni "punti di riferimento matematici" all'interno della classe, per avere comprendere senza difficoltà come la paura si diffonda anche solo nell'aria, senza necessità di un contatto fisico. Strano, visto che se in altri anni arrivavo da commissario alla maturità spesso conoscendo i limiti della classe nella seconda prova, quest'anno davo per scontato (anche ricordando il clima delle simulazioni) una maggiore sicurezza.
E, invece, sono dovuto passare tra i banchi a convincere qualcuno a non consegnare subitissimo, a fare pat pat sulle spalle ad altri, a commentare benignamente non capendo un'emerita fava (perché sono stato autorizzato dal megapresidente ad essere un po' sboccato) e, soprattutto, a fare il bastardo (o simulare di esserlo) con quelli che, porca vacca!, non si rendono conto che «c'è un tempo per ogni cosa», e mettersi a discutere delle possibili soluzioni sotto il naso del commissario esterno forse non è proprio cosa buona e giusta...
Domani si riaprono i pacchi della A e vediamo, entro sabato, come sono andati i primi due scritti.
Ci si vede lunedì, puntuali alle 9, per la terza prova.
Mi raccomando; conto su un clima meno teso.


Curiosità
* tutti gli anni mi dicono che di calcolo statistico non si sa niente e mi chiedo se forse non vale la pena iniziare ad accennarlo;
* il prof di mate mi dice: "C'è la risposta al quesito 5 nelle tesine che trattano di geometrie non euclidee; che fortuna hanno 'sti due..."; e uno dei due mi dice che beh, forse, non ha risposto...
* le caramelle di Ilaria sono davvero buone, però preferisco la pasta di cioccolato di Samuele
* c'è chi non è uscito a far pipì nemmeno una volta, e ha consegnato alle 14.40

mercoledì 20 giugno 2007

"Paus": women in art

È andata...

...dai, la prima prova se n'è ita.
Solo ora ho avuto modo di scorciare con un po' di attenzione le tracce, di notare l'errore marchiano nella presentazione che segue il testo della tipologia A (e mi batterò per far riconoscere qualche punto di merito a chi l'avesse evidenziato), di apprezzarne, comunque, la fattibilità generale.
Finito il tour de force dei verbali (siamo aggiornati in tempo reale) ho avuto modo di scambiare qualche parola coi candidati: c'è chi s'è trovato con l'argomento che, nella sostanza, rielabora da tre anni a questa parte, c'è chi ha investito in qualcosa di nuovo. Nessuno, mi pare, s'è buttato.
Correggeremo i primi due scritti venerdì e sabato.
Poi, lunedì, la terza prova. E calerà il silenzio per due giorni, al termine dei quali sapremo, finalmente, il nostro destino: se inizieremo noi, da venerdì 29, a passo di 5, o se dovremo aspettare il 7 luglio, per partire comunque allo stesso passo.
Beh, prepariamo i 2 calendari e poi vediamo che cosa ci riserva il destino.

martedì 19 giugno 2007

Sera prima degli esami

Era il lontano 1985, la maturità era ancora alla "vecchia maniera" (2 scritti e 2 orali) ed il consiglio che ricordo, dell'unico membro interno di una commissione tutta esterna, fu: "una passeggiata il pomeriggio, una cena non eccessivamente pesante; dormite quanto potete cercando di essere belli freschi il giorno dopo". Mi pare avesse anche suggerito della camomilla, ma non ne sono proprio sicuro.
Io non ho l'autorevolezza per consigli di questo genere; al massimo li riporto a coloro che incontro in questi giorni, virtualmente o di persona, ed aggiungo di non tirarsi secchi in queste serate, di non inseguire le tracce australiane, di evitare di imbottirsi di nozioni appiccicaticce, che fanno più male che bene.
Come per l'argomento iniziale del colloquio, che domani sarà da indicare definitivamente (con tanto di firma autografa del candidato), suggerisco di scegliere qualcosa che "prenda" e che piaccia, che consenta di dimostrare la passione per l'approfondimento e la critica personale (se possibile).
Non ci sono ricette miracolose; di questa maturità (con commissione interna o mista, è indifferente) salvo il senso di periculum, alla latina, che dà all'esame: una prova in cui ci si gioca e si dà dimostrazione di capacità e competenze acquisite nel corso di questi 5 anni. Se uscirà un testo che già conosciamo o un argomento che abbiamo affrontato, bene: qualcuno si sentirà con le spalle più coperte. Ma se, come potrebbe, dovesse uscire qualcosa di nuovo, beh, la soddisfazione migliore che avrò da prof è vedere che e quanto siete in grado di cavarvela da soli. Perché, sono convinto, ne siete capaci.

Del tototema

La frase più bella che ho letto finora:"È poco probabile che esca D'Annunzio: sta sulle palle a quasi tutti gli insegnanti di Lettere".

lunedì 18 giugno 2007

Si comincia!

La commissione si è regolarmente insediata.
Una sorpresa: UN commissario di matematica, perché LA titolare ha rinunciato...
Una certezza: il sottoscritto si dedica ai verbali ed è segretario della commissione A.
Un dubbio: organizzare il calendario degli orali, alla luce delle disposizioni vigenti, «è un casino!»; al momento confidiamo nella dialettica del Presidente e nei chiarimenti che dovrebbe ricevere oggi pomeriggio.
Una valutazione: mi sembra davvero ci sia un bel clima.
Una raccomandazione: puntuali mercoledì mattina, per le 8 e qualcosa e con un documento di identità valido!
Un ordine: niente cellulari o armamentari del genere, per evitare qualsiasi rischio...
Un'opportunità: ho visto delle belle "tesine", perché non partecipare a questo concorso e correre il rischio di vincere qualcosa? a qualcuna/o lo suggerirò anche di persona.

Prepariamoci agli Esami

TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO

Giovanni Pascoli – La somarella di Giovannino

1 Sciacchete! Sfrigola la lavandara
Tutta operosa nel suo lieto canto.
Zumpete, zu! Le fa eco il tamburo
Che del caprone un dì rubò il manto,
5 E le cicale, dai mesti giaggioli
All’ultima estate tessono duoli.
Mentre s’inoltra per la viuzza
La balia antica di Giovannino
Ancor rimembra l’esil pagliuzza
10 Che un dì adornava il suo bel bambino.
Oggi la paglia in ferro si muta,
splush! risponde, a chi la saluta,
e Giovannino (cosa ben rara!)
le terga monta d’una somara.
15 Oh somarella, che geme e che raglia
Sotto la verga di Giovannino,
Tu lo sapevi che la molle paglia
Dura diviene a chi fu piccino?

Nato a San Mauro di Romagna (Forlì) nel 1855, Giovanni Pascoli subì appena dodicenne un trauma terribile (del quale darà conto in uno dei suoi più noti componimenti, "La cavalla storna"): l'uccisione del padre. A un anno di distanza, perse anche sua madre e, nel 1876, fu la volta del fratello maggiore Giacomo. Le sue opere giovanili (“Myricae” e "Primi poemetti") sono incentrate sulla ricerca della purezza delle piccole cose. Seguono poi la poesia eroico pindarica dei "Canti di Castelvecchio" (1903), i temi civili e storici di "Odi e inni" (1906), "Nuovi poemetti" (1909), "Canzoni di re Enzio" (1909), "Poemi italici" (1911). L'essenza della poetica pascoliana sta tutta nella prosa "Il fanciullino": il poeta deve, con infantile freschezza, cogliere “il mistero” nello scorrere delle esperienze quotidiane”. Pascoli muore a Bologna, nel 1912.

Analisi del testo:
a) Individua il metro e la struttura della poesia
b) Nel testo si ravvisano diverse onomatopee. Cerca di spiegare la loro origine, con particolare riferimento allo splush! del verso 12 .
c) “La somarella di Giovannino” include molti riferimenti all’universo pascoliano. In particolare, la fusione panica tra uomo e natura sembra richiamare il celebre “Il gelsomino notturno”. Analizza in maniera dettagliata la relazione che intercorre tra queste due opere.
d) In cosa consiste il rapporto tra Giovannino, la balia e la somara? Qual è il nesso che lega i tre protagonisti della poesia?
e) Di cosa è indicativa la metafora della “molle paglia” che “dura diviene”?
f) C’è a tuo avviso un nesso tra l’atteggiamento di Giovannino nei confronti della somara e il trauma subito dal Pascoli nell’infanzia, raccontato nella “Cavalla storna”?
g) Nella poesia è sottintesa una dura condanna della politica agraria del governo Crispi? In quali strofe in particolare?

martedì 12 giugno 2007

Enjambement & anfibi

La categoria dei prof non sembra godere di gran buona fama, in 'sto periodo; fa piacere trovare in libreria un volume che, tratto da un blog che seguo da tempo, riconcilia con la professione.
L'ho finito ieri; è davvero un libro ben scritto, che suggerisco caldamente a colleghi, genitori ed alunni. (Mi chiedo se, dopo averne acquistate quattro copie e regalate tre, si abbia diritto a qualche riconoscimento...)

PS: e, quando avrete letto il libro, capirete perché anche quest'anno gli scrutini in IIB sono andati bene...

sabato 9 giugno 2007

Vacanze

Per alunne ed alunni di terza e quarta che avessero perso l'elenco dei lavoretti estivi, un aiuto dalla tecnologia: nella cartella di ciascuna classe un bel file pdf che permette di arrivare preparati a settembre...

venerdì 8 giugno 2007

Perle della maturità (2)

Fino allo scorso anno, era possibile che un commissario si assentasse durante gli orali per gravi motivi. Da quest'anno non più! La maturità è più seria!

L'assenza temporanea dei commissari a causa di legittimi impedimenti debitamente documentati e accertati, per una durata non superiore a un giorno rende possibile lo svolgimento delle operazioni di correzione delle prove scritte a condizione che sia assicurata la presenza in Commissione del Presidente o del suo sostituto e di almeno due commissari per ciascuna area disciplinare, ma rende impossibile lo svolgimento del colloquio che, in caso si assenza di un commissario per un giorno, dovrà essere rinviato.
Le medesime disposizioni si applicano qualora si assenti il Presidente, sempre per un tempo non superiore a un giorno.
Si dovrà invece procedere all'immediata sostituzione del Presidente o del Commissario per assenze di durata superiore a un giorno.

tratto da: ESAME DI STATO ANNO SCOLASTICO 2006-2007 * NOTA PER I PRESIDENTI DELLE COMMISSIONI

PS: e se si cambia il Presidente e il sostituto ha un'abilitazione diversa? mumble mumble...

Perle della maturità (1)

Fino allo scorso anno un calendario di massima dei lavori della commissione si sapeva; il giorno dello scritto di italiano si estraeva la lettera con cui si iniziavano i colloqui in ciascuna classe e si era già definito quale delle due classi iniziasse; da quest'anno no! La maturità è più seria!

Al termine delle operazioni di correzione e valutazione degli elaborati delle prove scritte, nel rispetto di quanto disposto dall'art.15, c. 8, O.M. 26/2007) le due Commissioni si riuniscono in seduta plenaria per stabilire, in base a sorteggio, l’ordine di precedenza tra le due classi- commissioni e, all’interno di ciascuna di essa, quello di precedenza tra candidati esterni ed interni.
( “Il punteggio complessivo delle prove scritte è pubblicato, per tutti i candidati di ciascuna classe, nell’albo dell’Istituto sede della commissione d’esame almeno due giorni prima della data fissata per l’inizio dello svolgimento del colloquio. Vanno esclusi dal computo le domeniche e i giorni festivi intermedi)
Del diario dei colloqui il Presidente dà notizia mediante affissione all'albo dell'Istituto sede di esame.

tratto da: ESAME DI STATO ANNO SCOLASTICO 2006-2007 * NOTA PER I PRESIDENTI DELLE COMMISSIONI

domenica 3 giugno 2007

Fulminato!

Quando, domenica scorsa, nel bel mezzo della connessione, un fulmine s'è abbattuto da 'ste parti, non immaginavo che il primo a soffrirne (oltre alla vicina di casa che s'è vista "partire" tre televisori tutti in una volta...) fosse il mio povero router; pare che abbia preso una scoppola tale che nemmeno le utilities per il restore del firmware (linguaggio da tecno-fanatico) rieecano ad ottenere qualche esito.
E, allora, per il momento, si naviga di modem (apprezzando anche la relativa velocità della "tarda-adsl" che raggiunge casa mia, alla periferia della rete), e si legge un po' di più.
Ma, per ritornare a bomba, pare sia in arrivo direttamente dall'Irlanda, già domani (e l'ho ordinata venerdì), la nuova base Airport della Apple ( :-) ), che mi permetterà di tornare ad essere always-on (e, sinceramente, non so se sia un bene).
Nell'occasione, comunico a fanciulle e fanciulli di quinta che la consegna di approfondimenti strutturati (=tesine) e schemi ragionati è fissata per venerdì 15 (non un giorno dopo), lasciando il frutto delle proprie fatiche direttamente in portineria, alla mia attenzione.

sabato 26 maggio 2007

L'ultima cena

È iniziata ieri la settimana finale, la quinta A sta per andarsene dalla scuola e la serata da Grisu ha sigillato l'inizio della fine (del resto, il brindisi d'avvio è stato incentrato su 'sto tema).
Il mio ringraziamento a tutti perché fermarsi fuori a parlare è stato davvero il bello della serata, perché ero seduto davanti a don Mario (il prof di fisica che ha smesso di insegnare una volta finito il biennio con 'sti fanciulli...), perché c'era Mrs. Shawn, perché la maggior parte della classe c'era, perché si sono riaperti gli archivi del "ma ti ricordi quella volta...?", perché ognuno ha avuto qualcosa da dire, perché ci si è sputtanati un po' tutti (anche catechista e consigliere), perché "io l'avevo detto fin dalla terza" che era una gran bella classe (anche se non sempre tirava bella aria...), perché credo si sia lavorato spesso bene e con entusiasmo, perché la prof.di biologia è stata irremovibile nella volontà di somministrare il test il prossimo lunedì, perché siamo cresciuti tutti un po' insieme. Beh, in fin dei conti, non dimentichiamoci che l'eccezionalità del gruppo è stata segnata (anche...) dall'after praghese.
Mi chiedeva qualche giorno l'alunna che non ha studiato Leopardi (non perché non c'è stata l'interrogazione, ma perché era all'estero) se non è difficile per un prof arrivare a fine anno e "abbandonare" una classe; in genere, per me, sì. Ovviamente, ci sono classi in cui sto meglio e altre in cui meno bene. Questa quinta A è, davvero, indimenticabile.

mercoledì 23 maggio 2007

Sempre più serietà per l'esame...

Prot. MPI-AOOUSPBG-RU-16454/C29a- Bergamo, 23.05.2007



Ai Dirigenti Scolastici
Degli Istituti di Istruzione Secondaria
Superiore Statali e Paritarie
LORO SEDI



Oggetto: Esami di Stato – nuova tempistica adempimenti.


Si comunica che la pubblicazione delle Commissioni definitive degli Esami di Stato da parte del Sistema Operativo del Ministero è rinviata a dopo il 28 maggio 2007, per consentire agli Uffici Scolastici Regionali e Provinciali di completare le operazioni di verifica delle Commissioni stesse.

IL DIRIGENTE
Prof. Luigi Roffia

giovedì 17 maggio 2007

Documento di maggio

Nell'apposita sezione, all'interno della cartella di quinta, il documento di maggio integrale e l'estratto con i soli contenuti disciplinari. Buona lettura!

martedì 15 maggio 2007

L'ultimo giro

Nella cartella di quinta, il programma per l'ultima ultima interrogazione di italiano e latino (maturità esclusa).

sabato 12 maggio 2007

Prendersi per polli

Ogni tanto fa bene ridersi addosso, anche nelle aule dell'università...

lunedì 7 maggio 2007

Quali dubbi, quali perplessità...

Si scaldano le macchine per la maturità '07; l'incontro organizzato dall'Ufficio Scolastico Provinciale di Bergamo, stamattina, ha contribuito a fare chiarezza di alcuni dubbi:
1) si pubblica, oltre alla formula di ammissione o di non ammissione, anche il credito scolastico complessivo
2) il giudizio di (non) ammissione è obbligatorio per tutti gli studenti, che potranno prenderne visione in sede di consegna della pagella finale
3) l'ordinanza ministeriale detta un nuovo scadenziario per la fissazione del calendario degli orali
4) la disciplina dei debiti formativi per gli alunni delle classi terze ed inferiori è ancora in alto mare
5) la formazione delle commissioni di valutazione non è ancora conclusa.

Bah, qualche perplessità rimane, ma qualche altra è stata fugata.

Sulla biblioteca, da Jorge a Google, passando da Borges

Due letture per entrare nel fascino della biblioteca senza limiti: l'articolo di Vittorio Zucconi sull'ambizioso progetto di Google di digitalizzare tutti i libri ed un saggio che analizza con finezza suggestioni e problemi delle "biblioteche" di Borges e di Eco.

...e se qualcuno di quinta si volesse fare un'idea di come potrebbe essere la biblioteca di Borges, clicchi qui e mi faccia sapere che ne pensa...

sabato 5 maggio 2007

Un lunedì di salute

Con il Preside lunedì prossimo in mattinata parteciperò all'incontro organizzato dal Dirigente Scolastico Provinciale per approfondire la normativa riguardante i nuovi esami di maturità.
La quarta e la quinta ora, in quarta scientifico, solitamente utilizzate per trattare di letteratura italiana, saranno occupate dalla professoressa di matematica.
Allo sconforto segnalatomi da qualche anima pietosa, m'è venuta spontanea questa frase: «Bene, mi sento come la salute: la si apprezza quando non la si ha.»

venerdì 4 maggio 2007

Perché leggiamo (giallo ed altro)

È facilmente raggiungibile (anche nella cartella di quinta) l'intervento di Vittorio Spinazzola sul perché leggiamo i gialli, di cui parleremo martedì in classe. Chi fosse interessato può provare a vedere anche i libri collettivi di Luther Blissett e di Wu Ming, liberamente scaricabili.

mercoledì 2 maggio 2007

Democrazia digitale

Del perché combattere per decrittare i dischi HD DVD è una battaglia che testimonia il potere della rete.

Vicino vicino


Dal 3 al 6 maggio Trevigliopoesia, un Festival dedicato alla parola poetica e al suo rapporto con l’immagine in movimento.

Dante; si ricomincia

10, 13, 26, 33 e 34 sono i prossimi canti dell'Inferno dantesco che leggeremo in classe.
Per riprendere ambientazione e clima (oltre che per ripassare un po' di inglese), suggerisco di fare questo test, per vedere un po' come va a finire ciascuno di voi. (Io l'ho già fatto, tanto tanto tempo fa...)
Chi fosse privo del testo della commedia, può recuperare i canti necessari nell'antologia dantesca disponibile nel deposito (link in alto a destra).

martedì 1 maggio 2007

Se il buongiorno si vede dal mattino

Per ora limitiamoci a venire a conoscenza dei disagi su Milano, sperando che la situazione nella nostra provincia sia diversa... Ma, mi chiedo, con che spirito verrà al lavoro uno che manco viene pagato? bah...

da Corriere
Martedì, 1 Maggio 2007
Allarme per la nuova maturità I presidi: ci mancano i fondi
«Esame costoso, 2 milioni di euro in più». Al via 25 mila studenti

Un mese e venti giorni. Per recuperare, approfondire, per preoccuparsi e fare gli scongiuri. Poi si riparte, anche quest'anno. Con l'esame di maturità. Quasi 25 mila candidati (solo a Milano) e le novità dei commissari esterni, del ritorno all'ammissione, del presidente ogni due classi. Un esame più serio, a detta di tutti. Che costerà circa 2 milioni di euro in più rispetto all'anno scorso. E che mette in crisi i presidi: «Questa volta non potremo pagare gli esaminatori».
Il cambiamento è stato introdotto dal ministro dell'Istruzione, Giuseppe Fioroni. Nessuna rivoluzione, ma un ritorno al passato che ripristina la commissione mista con tre esaminatori interni, tre esterni e un presidente. Solo Milano, dunque, avrà un esercito di circa 8 mila commissari. Di questi, 4.300 avranno diritto all'indennità di trasferta per tutta la durata dell'esame. Cifre non da poco: solo per i compensi dei commissari, lo Stato ha previsto una spesa di 138 milioni di euro, circa 7 milioni solo a Milano e Provincia (calcolando che i candidati milanesi sono circa il 20 per cento del totale italiano). L'annuncio dei presidi: «Noi non li anticipiamo».
Il problema: fino all'anno scorso i dirigenti scolastici provvedevano a pagare i commissari (tutti interni) di maturità per poi farsi rimborsare dallo Stato. «Ma quest'anno non ci sono soldi», dicono. Roberto Proietto, a capo del liceo scientifico Bottoni, conferma: «Stiamo dando a tutti i colleghi un'indicazione precisa. E cioè di dare priorità alle supplenze». Una posizione netta, condivisa da tutte le sigle confederali (non a caso Cgil, Cisl e Uil Lombardia hanno proclamato lo stato di agitazione) e che porterà i dirigenti scolastici in piazza della Scala il prossimo 21 maggio. Proietto continua: «Io ho ancora crediti dallo Stato per la maturità del 2001. In ogni caso, anche se arrivassero subito i fondi per l'esame, li utilizzeremo per pagare i supplenti: per il 2007 mi hanno dato una dotazione massima di 17 mila euro. A marzo ne avevo spesi 15 mila. Così l'esame non si paga». È d'accordo Attilio Paparazzo, segretario milanese della Cgil scuola: «Stiamo aspettando qualche segnale da Roma». Chi pagherà la maturità — «ce la facciamo appena appena» — è Raffaele Ciuffreda, preside dell'alberghiero Vespucci. «In compenso — dice — non abbiamo i soldi per la tassa dei rifiuti».
Altra questione aperta: i presidi degli istituti paritari non possono fare i presidenti di commissione. Lo ha denunciato l'Agesc, l'associazione dei genitori delle scuola cattoliche, nel suo libro bianco: «Si preferisce chiamare ex dirigenti in pensione anche da tre anni». Oltretutto, spiegano dall'Agesc, «Le scuole paritarie sono costrette a farsi carico degli oneri spettanti ai propri commissari interni. È questa la vera uguaglianza?».
Fondi, competenze, scadenze. Sono tante i temi sollevati dalla nuova maturità. «Ma prima di tutto — avvertono dal provveditorato — è necessario far capire agli insegnanti come funziona il nuovo esame». Perché bisogna riprendere dimestichezza con le commissioni miste, spiegare ai presidenti il loro nuovo ruolo (non sono più solo garanti dell'andamento delle prove), illustrare la procedure per l'ammissione (la decide il consiglio di classe, fino all'anno scorso era automatica). Insomma, un po' di trambusto ci sarà. Per questo, gli uffici di via Ripamonti hanno organizzato una task force di docenti che dal 7 maggio incontrerà i presidi per raccontare i segreti del nuovo esame.
Poco più di un mese e mezzo per preparare (l'organizzazione dell'esame) e per prepararsi. Lo scritto di italiano è fissato per mercoledì 20 giugno, il giorno dopo si continua con la seconda prova, mentre la terza è in programma il 25. Quindi, via agli orali.

lunedì 30 aprile 2007

S come Sinistra (e come Simpson)

Post politico:
un possibile parallelo tra l'evoluzione della sinistra italiana e dei Simpson.

Pennellate senza verbi

Mi sono messo a leggere Scusa ma ti chiamo amore, di Federico Moccia.
Ok, vero, le espressioni nominali sono ad effetto, colpiscono il lettore e, per l'assenza del verbo, creano maggiore suggestione rispetto a quelle "normali", con soggetto, verbo e resto della frase. Però mi pare che se ne faccia un uso eccessivo negli incipit dei capitoli delle prime 100 pagine...


Uno
Notte. Notte incantata. Notte dolorosa. Notte folle, magica e pazza. E poi ancora notte. Notte che sembra non passare mai. Notte che invece a volte passa troppo in fretta. (pag. 9)

Due
Due mesi dopo. Al’incirca. (pag. 16)

Tre
Stessa ora, stessa città, solo più lontano. (pag. 20)

Cinque
Stessa ora, stessa città, ma più lontano. Eur. Dietro il Luna Park, in un grande spiazzo nascosto dalla penombra creata da alti pini, da qualche piccola montagna di verde, da un grande edificio ormai abbandonato da tempo. Un gruppo di ragazzi appoggiati ai motorini, altri seduti ai bordi della strada, altri ancora seduti in macchina coi finestrini aperti e le gamba appoggiate fuori, all’insù. (pag. 34)

Sette
Gelateria Alaska. (pag. 49)

Nove
Notte di finestre semiaperte per accogliere un cenno di primavera. Notti di coperte che proteggono e ricordi che lasciano dubbi e un po’ d’amaro in bocca. (pag. 60)

Undici
Stanza indaco. Lei. (pag. 73)

Quindici
Strada. Strada di periferia. Strada di traffico, di smog, di panni stesi, disordinati, di cassonetti ammaccati, di scritte senza amore, improvvisate. Le sue strade. (pag. 96)

domenica 29 aprile 2007

Dopo il fast food, il fast book

«L'eminente gruppo editoriale Orion uscirà il mese prossimo in libreria con un cofanetto di sei pietre miliari della letteratura mondiale. Non una gran notizia di per sé, se non fosse che le versioni proposte sono riduzioni che, come cita testualmente lo slogan, vengono presentate come great reads in half the time, grandi letture nella metà del tempo.
Sorge una domanda - tra le molte suscitate da una simile iniziativa: il piacere della lettura, l'empatia del lettore di fronte alla pagina scritta e alla vicenda narrata, il suo coinvolgimento emotivo, non dovrebbero proprio infischiarsene del "tempo" di lettura? Insomma, non è come paragonare Anna Karenina a una ricetta da cucina con il suo tempo di preparazione?».
A proposito di una recente iniziativa editoriale di "riduzione" dei classici.

Tutto Morozzi

Nell'ultima notte della gita praghese, quella che alunne, alunni e collega avevano trascorso per le strade ed i locali tipici della città, m'aveva fatto compagnia uno strano romanzo illustrato, Pandemonio. Romanzo schizoide di Gianluca Morozzi.
Dello stesso autore e fresco di stampa (inghiottito da pag. 1 a pag 79 proprio oggi, sul treno di ritorno da Milano), L'abisso, una strana storia, di cui ancora non conosco la fine :-)
Mi manca, ma ci metterò sopra le mani tra poco, Despero, la storia di Kabra, "il peggior chitarrista del mondo", e di dodici anni di furori rock e sconforti sentimentali. È, secondo la critica, «il perfetto, definitivo romanzo rock italiano» (Pulp); consigliato a chiunque suoni in un gruppo, «per il gusto di esclamare ad ogni pagina: "È proprio così”». (Linus)

domenica 22 aprile 2007

Aggiornamenti & giudizi

Di ritorno da Roma, le cronache dell'ultma parte della gita e un giudizio, positivo.

11:20:37 il prof: saluto!
11:20:52 l'alunno: buongorno prof...
11:21:32 il prof: sopravvissuti all'ultima scarpinata (sempre che l'abbiate fatta)?
11:22:10 l'alunno: si...soprattutto la serata di venerdi...un oretta a camminare...
11:22:24 il prof: o Madonna...
11:22:27 il prof: per dove?
11:24:13 l'alunno: dall' altare abbiamo fatto i fori...il colosseo...u po di lungotevere...poi siamo andati alla fontana di Trevi...
11:24:45 il prof: beh, niente di nuovo... se non sotto la luce notturna
11:25:09 l'alunno: infatti..la spiegazione che ci hanno dato i prof...
11:25:18 il prof: cmq. davvero complimenti; non m'aspettavo che le cose andassero così bene
11:25:30 il prof: almeno, per quanto ne so io...
11:25:33 l'alunno: davvero??
11:26:15 il prof: beh, non ho fatto granché fatica; un po' di scazzo lo si dà per scontato, qualche pirlata è da mettere in conto
11:26:21 il prof: una buona gita, direi
11:26:33 l'alunno: si..anche secondo me...

venerdì 20 aprile 2007

Piccola pubblicità


Ricevo e inoltro l'avviso sotto riportato; se interessati, contattatemi per avere eventuali notizie in più

Affittiamo uno splendido bilocale a Golfo Aranci finemente arredato, composto da soggiorno-cucina e camera matrimoniale, servizi, terrazza-veranda con stupenda vista mare, funzionale e luminoso. Max. 4 posti letto. Con giardino.
A 100 m. dalla spiaggia, in zona tranquilla e centrale. Facilmente raggiungibile da Olbia (porto traghetti e aeroporto). A pochi minuti dalla Costa Smeralda.

martedì 17 aprile 2007

Non per interesse privato

Se, in sede di compilazione della dichiarazione dei redditi, non sapete a chi devolvere il 5 per mille, suggerisco una lettura della comunicazione sotto riportata.
Grazie in anticipo, anche per la sola lettura!


Meglio prevenire

Da domani a sabato (venerdì, per il sottoscritto) si fanno le prove della gita di quinta con fanciulle e fanciulli di quarta, a Roma

domenica 15 aprile 2007

Di cinema e di libri


Inchiodati per terra o bruciati i libri illuminano cinema e teatro
di Stenio Solinas – Il Giornale venerdì 13 aprile 2007

Non si è ancora spenta l’eco dei Centochiodi cinematografici piantati da Olmi nei libri che arriva in teatro, appiccato da Ronconi, il rogo di carta di Fahrenheit 451. Quarant’anni fa, quando il testo di Ray Bradbury fu scritto, si paventava la fine della cultura, della storia, della memoria, per colpa di un eterno presente asettico e televisivo; quarant’anni dopo si accarezza l’idea di farla finita con la cultura, la storia, la memoria, in virtù di un amore universale che, rendendole superflue, le annulla. «Un libro non letto è un libro che non esiste» era la lugubre verità del primo. «Un libro letto non vale un caffè con un amico» è la provocatoria verità del secondo.

Sono metafore, si dirà, grida d’allarme lanciate da un lato contro il pericolo di un mondo manipolato, dall’altro nella convinzione che, divenuto feticcio, il simulacro della cultura domini il mondo. Eppure, un sottile filo rosso lega fra loro due opzioni apparentemente contrapposte. I libri sono pericolosi perché fanno pensare. I libri sono pericolosi perché ci impediscono di amare. In entrambi i casi, vanno eliminati. Anima religiosa, Olmi lascerebbe bruciare l’intera Biblioteca vaticana pur di salvare una vita umana, laddove il «milite del fuoco» immaginato da Bradbury a quella avrebbe dato fuoco per meglio possedere quest’ultima. Le intenzioni sono antitetiche, ma identico è il deserto che attende il sopravvissuto.

Il film di Olmi vagheggia un’età atemporale, o meglio un’età dove il tempo si fermi e non scorra più, perché ogni futuro che si preannuncia è peggiore del presente in cui si vive, del passato cui si resta ancorati. Se non c’è più storia, non si ha però nemmeno bisogno di memoria, e quindi si può essere limitandosi ad esistere. Il passo successivo è che si può essere senza per questo esistere.

Sotto questo aspetto, la metafora di Fahrenheit 451 è ancora più semplice: senza memoria, non c’è più storia, e chi controlla il passato gestisce il futuro. Sfuggiva al suo autore che per gestire ciò che è stato non è necessario abolirlo: basta favorirne l’oblio, la dimenticanza, la sostanziale interscambiabilità, lavorare per un unico, lunghissimo presente in cui lo ieri si stinge nell’oggi e l’oggi è già un domani di cui non ci si rende conto.
Dal romanzo di Ray Bradbury François Truffaut ricavò negli anni Sessanta il film omonimo: Truffaut era uno che amava i libri e quindi, lo diciamo sommessamente, amava la vita, e non è un caso che il suo «milite del fuoco» passasse al nemico, divenisse un «uomo-libro», per amore di una donna. Eppure, non era allo scrittore di fantascienza americano che il regista francese avrebbe dovuto rivolgersi, ma a un segaligno inglese che in un romanzo scritto negli anni Quaranta, 1984, aveva previsto quello che in realtà sarebbe successo. Non c’era bisogno di bruciare i libri, bastava riscriverli, non c’era bisogno di odiare il prossimo, bastava amarlo sino alla morte. La neolingua e il bispensiero, ecco che cosa attendeva l’umanità prossima ventura. «Il Ministero della Pace si occupa della guerra, il Ministero della Verità, della menzogna, il Ministero dell’Amore, della tortura». Ovvero, «la neolingua consiste nel semplificare al massimo la possibilità del pensiero. Giunti che saremo alla fine, renderemo il delitto di pensiero, ovvero lo psicoreato, del tutto impossibile perché non ci saranno più parole per esprimerlo».

Il film di Olmi è un esempio inconsapevole di bispensiero e di neolingua. La semplicità, ci dice, è profondità, la natura è meglio della cultura. Le religioni non hanno mai salvato il mondo, figuriamoci i libri... Facciamo a meno delle une e degli altri, amiamoci, saremo felici e così lo salveremo. Impregnato di cristianità, Olmi sogna un mondo in cui le relazioni fra gli esseri umani e il Signore di tutte le cose non abbiano altra mediazione che il cuore. Impregnato di laicità Bradbury vedeva nel sapere l’unica fonte possibile del conoscere, e quindi del vivere. Come ogni pensiero manicheo, tertium non datur, eppure sappiamo benissimo che ci sono ignoranti sapienti e che per amore si può uccidere, soggiogare e morire. Curiosamente, tuttavia, il cristianeismo dell’uno e il laicismo dell’altro convengono su un punto. Inchiodando i libri, Olmi vuole che il verbo torni a essere carne, testimonianza palpitante di un’esperienza vissuta, e non letta, non orecchiata. Nel dar vita agli uomini-libro, che si sono ribattezzati l’un l’altro con il nome del romanzo imparato a memoria, Karamazov, Guerra e pace, Orlando furioso, anche Bradbury opera la stessa trasformazione, la parola scritta si fa azione, letteralmente si incarna.

Sembra che Michael Cimino abbia pronta per il cinema la sceneggiatura di La condizione umana di André Malraux. Cimino è un regista pazzo e visionario, grande nei successi come nei fallimenti, ma se riuscisse a trasformarla in film, forse avremmo non la risposta, impossibile, al tema che Olmi e Bradbury hanno a loro modo trattato, ma un’altra chiave di possibile lettura. Perché la condizione umana non è altro che la morte e per secoli la nostra finitezza ha lottato con questa sua condanna, ha cercato nella insensatezza del vivere un senso dell’esistere, ha costruito cattedrali, esplorato territori sconosciuti, eretto altari, scritto e dipinto capolavori, sempre e comunque con l’idea di lasciare un segno che sconfiggesse il tempo, che si incarnasse anch’esso in parole e opere. Una lotta titanica destinata comunque alla sconfitta, pessimista eppure meravigliosamente attiva, il canto orgoglioso e disperato dell’essere umano di fronte a sé stesso e all’ignoto che lo circonda.

Perché forse, e più semplicemente, il problema non è di salvare il mondo, ma umanamente di limitarsi a viverlo, a viverci, con tutti i possibili e immaginabili atti di vigliaccheria e di eroismo, di bontà e di cattiveria, vittorie e cadute. Semplici uomini, appunto, né angeli né demoni. Diceva il Dedalus di James Joyce: «Vivere, errare, cadere, trionfare, ricreare la vita dalla vita».

martedì 10 aprile 2007

Sconti fiscali per la pratica sportiva dei ragazzi

Il governo informa che è stato adottato il decreto ministeriale che definisce le regole da rispettare per usufruire della possibilità, prevista dal comma 319 dalla Legge Finanziaria 2007, di portare in detrazione il 19% delle spese sostenute per l'iscrizione e l'abbonamento dei ragazzi dai 5 ai 18 anni ad associazioni sportive, palestre, piscine e altre strutture destinate alla pratica sportiva dilettantistica, fino a un massimo di 210 euro anno.

«Non è nel sepolcro delle identità che noi veramente siamo»

Il più bel commento che io abbia letto sul caso di Matteo,
il 16enne suicidatosi (anche) perché rimproverato dai suoi compagni di essere omosessuale.

domenica 1 aprile 2007

Ad memoriam servandam

L'amore è un dio, di Eva Cantarella, racconta le storie di sempre e la passione di un tempo.
«Per i greci l'amore era un dio di nome Eros. Un dio armato, che con il proprio arco scoccava frecce spesso mortali. Chi ne veniva colpito non aveva scampo: si innamorava. Ma Eros non era solo sentimento, era anche desiderio sessuale...»

English lessons

Da noi si è usciti con una circolare sui telefonini, in Inghilterra il ministro dell'Istruzione Alan Johnson lo ha detto chiaramente: da domani finisce l'era del permissivismo in classe.

Due per il primo

Quelli di Google fanno le cose in grande e attivano, nello stesso giorno, due funambolici prodotti gratuiti:

Google TiSP, la connessione a banda larga che sfrutta le reti esistenti

GPaper, il nuovo servizio che ti stampa e spedisce a casa tutte le mail che vuoi

domenica 25 marzo 2007

Chiarezza

dalla sezione FAQ "Esami di Stato" nel sito del Ministero della Pubblica Istruzione
Terza prova-Chiarimenti

a) Quante sono le materie oggetto della terza prova scritta?
Le materie previste per la terza prova scritta possono essere anche meno di cinque, ma non meno di quattro per ragioni di correttezza didattica.

Mai detto/scritto meglio...

In definitiva, le parole sono tutto quello che abbiamo, perciò è meglio che siano quelle giuste, con la punteggiatura nei posti giusti in modo che possano dire quello che devono dire nel modo migliore.

(R. Carver, Il mestiere di scrivere, Einaudi, Torino, 1997, pp. 5-13)

sabato 24 marzo 2007

Vicinanza

M'ero stupito qualche tempo fa, venendo a sapere che esiste una community, twitter, nata per rispondere alla semplice domanda "Che cosa stai facendo?".
E c'è chi ha pensato di georeferenziare questi interventi... attenzione: può indurre in dipendenza.

De generazioni

I bambini di una volta si infilavano le dita nel naso. I bambini di oggi infilano le dita negli occhi del compagno con gli occhiali, dopo avergli fracassato gli occhiali. I bambini di una volta acchiappavano una rana e la aprivano per vedere cosa c’era dentro. Molti bambini di oggi non hanno mai visto una rana dal vivo. I bambini di una volta erano abituati a sfracellarsi e si rialzavano come se niente fosse. I bambini di oggi non sono capaci di eseguire un normalissimo capitombolo senza scoppiare a piangere o urlare mamma o chiamare un’ambulanza.

A fare la differenza tra i bambini di una volta e i bambini di oggi, lo sappiamo, sono i genitori. I genitori di una volta erano genitori dei propri figli e, se necessario, anche dei figli altrui. Se oggi un adulto molla uno scapaccione a un ragazzino impertinente, come minimo si becca una denuncia dal padre del moccioso. Se un insegnante sospende un alunno per la sua pessima condotta in classe, quasi sicuramente la madre prenderà le difese del pargolo anziché coalizzarsi con il professore.

I genitori di una volta non ci sono più e i bambini smidollati di oggi saranno gli adulti depravati di domani. Adulti che a loro volta alleveranno un esercito di minuscoli replicanti, ancora più violenti e ancora più smidollati, che si divertiranno a picchiare gli handicappati e molestare le compagne di classe, faranno uso di droghe e guideranno ubriachi.

Ho la vaga impressione che ci siamo quasi. Nel frattempo, andiamo a vedere come siamo stati. “Monelli!” in mostra al Palazzo Litta fino a domenica 25 marzo.

Milanesitudine - E Polis Milano, 23/03/2007

domenica 18 marzo 2007

La vita agra

…si somigliano tutti, i passeggeri del tram. Ci sono tre tipi fondamentali di faccia: la faccia del ragioniere in camicia bianca, con gli occhi stanchi di sonno già alle otto del mattino, talvolta i baffetti, sempre due solchi profondi che partono da sotto le occhiaie bluastre e arrivano agli angoli della bocca; poi c’è la faccia disfatta della casalinga, che va al mercato lontano perché si risparmia un po’ di danè, e nonostante l’ingombro della sporta piena è sempre la prima a salire; infine c’è la dattilografa con le gambette secche, che ha una faccia smunta, stirata, alacre, color della terra, color del verme peloso che striscia sulle foglie dei platani.

All'inizio degli anni '60, un ritratto impietoso dell'Italia del boom economico: La vita agra di Luciano Bianciardi. Mi sa che in quinta ci potremo fare qualche ragionamento.

sabato 17 marzo 2007

Buon senso

«Il divieto di tenere i telefoni accesi a scuola deve farci davvero riflettere. Equivale, infatti, al divieto di suonare la tromba durante le lezioni o al divieto di praticare buchi nella cattedra con un trapano. Pensandoci bene, pensandoci meglio, ci mette davanti agli occhi una caduta quasi surreale del livello di educazione di questo paese.»
(Michele Serra, su Repubblica di oggi)

martedì 13 marzo 2007

Squadra che vince...

Un paio d'ore nel pomeriggio di domenica 4 marzo, con un bel sole caldo, se ne sono andate per leggere la seconda prova narrativa di Giulia Carcasi; in Io sono di legno; bel "dialogo" madre-figlia, consigliato.

Il silenzio del blog

Con lunedì è finito il secondo trimestre, caratterizzato –in quest'ultimo periodo– da un sovraccarico di impegni, causa prossima del silenzio del blog.
Hanno collaborato a rendere meno frenetico il ritmo dei lavori alcune letture, tra cui i sei volumi che Libero, il quotidiano, ha mandato in edicola recentemente: una bella collezione delle opere di Guareschi che è sempre un piacere leggere.

Pubblicità

Fino al 15 aprile gli Oscar Mondadori sono scontati del 30%: un'occasione per leggere qualcosa di più!

martedì 27 febbraio 2007

Barocco

Nella cartella di quarta, l'elenco delle letture per il lavoro del prossimo lunedì sul Seicento.

Catullo

Nella cartella di terza, i carmi di Catullo "aggiuntivi" commentati in classe.

Esercitazioni di tipologia B

Nella cartella di quinta, gli argomenti per saggi brevi ed articoli di giornale

lunedì 26 febbraio 2007

All you need is hole… (part two)

il seguito del post di ieri

È una mancanza di materia nella materia. Qualsiasi buco di una data materia è riempito con qualcosa, noi però lo consideriamo buco perché è riempito con qualcosa di meno denso di ciò che lo circonda.. Non è più buco quando questo è riempito con qualcosa che ha all’incirca la densità di ciò che lo circonda.

Dal punto di vita concettuale ci si può chiedere se il buco esista o meno ed è possibile rispondere evidenziando al “non fisicità” della cosa negandone l’esistenza, oppure risaltandone il concetto che trova diverse applicazioni nella vita di tutti i giorni e pertanto esiste.

Per quanto riguarda il colore è impossibile definirlo acromatico perché come la sensata esperienza chiaramente ci propone è di infiniti colori a seconda di dove lo si posiziona.

Se non ci fosse il buco, prova a pensare a quante cose non puoi fare.

Il buco è un innocuo spazio vuoto, è un niente ma nella realtà può essere tutto.
Il buco stesso è mancanza di realtà. Ma può esistere la mancanza di sostanza? Fisicamente no. Ci saranno sempre molecole, anche nello spazio. Il vuoto assoluto è una concezione astratta quindi, effettivamente, il buco non esiste.

Se tutta la materia fosse “piena” non si potrebbero mettere in rilievo, avere sfumature, perché tutto sarebbe pieno e uguale.

Ci poniamo una domanda fondamentale: quando il buco viene riempito di qualsivoglia materia, è ancora un buco?

Il buco è ovunque e ha vari ruoli. (…) Quindi nonostante il buco sia un’entità nulla al quale tutto gira intorno è utile e inevitabile perché un mondo senza buco è come un uoo senza cervello.

Il buco è una realtà/irrealtà che racchiude in ogni aspetto di sé una forte contrapposizione di essere/non essere, positività e negatività.

Il buco, empiricamente parlando, è una porzioni di spazio in cui a prima vista può sembrare mancante di qualcosa, ma che in realtà è pieno di di materia e di vita.

Il buco è un pezzo di qualcosa dove manca qualcosa.

Il buco non rappresenta unicamente l’apertura che ci introduce alla scoperta di ciò che non conosciamo, ma è anche il mezzo mediante il quale cerchiamo di isolare tutto ciò che non apprezziamo ponendolo, tramite il buco stesso, in una dimensione da noi distante in modo tale che non possa più raggiungerci.

domenica 25 febbraio 2007

All you need is hole… (part one)

La sostituzione del collega di storia e filosofia, assente, m’ha permesso in quarta di chiudere il capitolo dedicato al barocco con una riflessione sull’astratto concetto di buco.
Qui sotto, la prima selezione di alcuni brani significativi, raffrontabili con la bibbia sull’argomento, Buchi ed altre superficialità, di cui si possono leggere qui alcuni estratti.


-Per esistere deve esserci qualcosa, cioè deve esserci materia intorno
-Se non ci fosse materia sarebbe tutto buco

Finestra sul mondo, un buco è ciò che mette in contatto una persona con la verità nuda e cruda. (…) Sono entità astratte che non sono fisicamente percepibili ma possono essere creati e distrutti a piacimento.

-Il peggior nemico del buco è il tappo.

Senza il buco perderemmo la maggior parte dei piaceri della vita, o meglio non potremmo vivere. L’esistenza degli esseri viventi si basa sull’esistenza del buco.

(Senza buco) tutta la comunicazione sarebbe impossibile, così come sarebbe impossibile avere relazioni (di qualsiasi tipo!) con altre persone.

Il buco è una parte di materia mancante delimitata da materia esistente.

Il buco è una qualsiasi deformazione di una superficie piana, dalla forma tendenzialmente circolareggiante, che interrompe la continuità della superficie stessa. (…) Come facciamo a percepire la forma di qualcosa che non è materia? (…) La forma che identifichiamo è quella che l’assenza di materia proietta su ciò che si trova dietro, ad esempio, un foglio.

Il buco alla fine non è nient’altro che un pezzo di vuoto accerchiato.

Sono particolari alcuni buchi nei quali si sovrappongono più buchi; ad esempio quando entriamo nel buco dell’entrata del tunnel e siamo già dento ad una macchina in cui siamo entrati attraverso un buco.

Dicono che l'iPhone faccia miracoli...

Esercitazioni di tipologia A

Dopo aver analizzato in classe "Bicci novel, figliuol di non so cui" (Dante, Rime XXVIII) e "S’amor non è, che dunque è quel ch’io sento?" (Pertarca, Rvf CXXXII), si parte con la predisposizione della scheda di analisi per "Un dì si venne a me Malinconia" (Dante, Rime XXV) e "Quanto piú m’avicino al giorno estremo" (Petrarca, Rvf XXXII).
Il file è disponibile nella solita cartella di terza.

mercoledì 21 febbraio 2007

Sparare sulla Croce Rossa

Diceva il ministro (o ex-ministro?) Fioroni che la riforma dell'Esame di Stato avrebbe riportato la serietà in una prova che ne aveva persa molta, negli ultimi anni, a causa della composizione solo interna delle commissioni. Per facilitare il compito il Ministro della Serietà
1) firma la circolare 20/07, che riguarda gli Esami lo scorso venerdì 16
2) la rende disponibile sul sito ministeriale da sabato 17
3) dispone, all'interno della circolare, che i Consigli di Classe formulino le proprie proposte entro il 22 (domani), probabilmente dimenticando che mezza Italia scolastica (esclusi gli ambrosiani di rito) sarebbe rimasta a casa lunedì e martedì...
Forse si sarebbe potuto lasciare un attimo di tempo in più, per una valutazione più seria ed approfondita e verificare le possibili soluzioni di alcuni dubbi (visto che non è poi tutto così chiaro)...
Il nuovo esame sembra iniziare a passo di corsa, col Preside che convoca i Consigli per una decisione "non marginale" tra oggi e domani... Mai vista una roba simile: bella serietà...

PS: con uno stupendo volo carpiato oggi viene resa disponibile la nota che proroga al 28 la data per questa operazione. Si scopre, a firma non del Ministro ma di uno dei Direttori Generali, che il 22 è un "termine ordinatorio, non perentorio"...

martedì 20 febbraio 2007

Autoreferenziale

Uno dei più lunghi silenzi del blog, ferie escluse, è coinciso con il secondo anniversario dello stesso: è dal 13 di febbraio 2005 che questo sito ha trovato il suo spazio nella rete... Nessun desiderio di particolari celebrazioni o che altro: si è trattato solo dell'accumulo di una serie di impegni scolastici ed extrascolastici che non m'ha dato modo di scrivere niente di sensato o di attinente le attività svolte in aula.
Stasera sono un po' troppo tirato per scrivere quello che vorrei, come vorrei. Spero di trovare presto l'occasione per poter recuperare (e gratificare con qualche interessante –mi auguro– novità i miei affezionati lettori).
A presto.

lunedì 12 febbraio 2007

La sua faccia sembra un peperone

Una metafora consiste di una sorgente, una destinazione e una proiezione analogica. Per esempio, nella metafora "Cinzia e' tornata abbronzatissima dalle vacanze: la sua faccia sembra un peperone" il peperone e' la sorgente, la faccia di Cinzia e' la destinazione, e la proiezione analogica "trasferisce" il colore del peperone alla faccia di Cinzia.

La metafora e' un processo estremamente efficiente di trasmissione dell'informazione: una metafora specifica all'interlocutore che le proprieta' della sorgente possono essere applicate anche alla destinazione, una volta effettuati i dovuti adattamenti.

La metafora presuppone implicitamente che l'ascoltatore riesca 1. a riconoscere le similarita' fra sorgente e destinazione (per esempio il fatto che entrambe sono rosse); 2. a isolare le proprieta' che si intende trasferire dall'una all'altra, e soltanto quelle (per esempio, il colore, e non la forma, che pero' sarebbe piu' probabile se si trattasse di un mal di denti); 3. a compiere l'adattamento dal contesto della sorgente (colore di un vegetale) al contesto della destinazione (colore di una parte anatomica).

Se ne parlava in quarta, se ne parla qui...

sabato 10 febbraio 2007

Punti di vista

Fulminante intervento su "Il Foglio" di oggi, per giustificare (col ca**o) gli opposti estremismi sui dico-pacs.
(Sconsigliato il finale alle anime candide)

Andrea's version

E’ una buona legge. No, è pessima. Sono protetti i diritti e i doveri delle persone conviventi. No, è il matrimonio di serie B. La famiglia tradizionale non viene scalfita. Sì, è il terreno su cui Luxuria costruirà la propria casa. Difende i valori del matrimonio, mentre riconosce le novità storiche. Sciocchezze, è soltanto una forzatura ideologica. C’era un disegno politico che le gerarchie ecclesiastiche tentavano di trasformare in egemonia culturale. Al contrario, c’è un disegno culturale che le gerarchie laiciste tentano di imporre con le scomuniche. Prodi ha suonato la marcia nuziale per i gay. Clamorosa bugia, visto che non c’è gay che non si sia incazzato come un toro. Un gesto di civiltà, la rivincita sul cardinal Ruini. Un risultato moscio, un gatto senza baffi e un cane senza coda. C’è la reversibilità della pensione. Macché, leggete bene, è rinviata a un futuro indefinito. E dell’affitto. Sai che sforzo. E dell’eredità. Ma chi te la impediva? Incomprensioni di fatto e del linguaggio. Viviamo peraltro nel paese che, la stessa cosa, è riuscita a chiamarla uccello al nord e pesce al sud.

domenica 4 febbraio 2007

...con sospir mi rimembra...

Sul passaggio alla commissione tutta interna, nel 2002, s'era pure preparato uno spot.
Ce ne sarà uno anche per l'anno di grazia 2007?

Purgatorio

Quest'anno, dovremmo leggere i seguenti canti:
1, 2, 3, 5, 6, 8, 9, 10, 11, 17 (91-139), 24 (48 sgg), 26.

(e siamo già quasi alla metà dell'opera)

Decadentismo

Nella cartella di quinta, il programma dei contenuti del "grande giro" del secondo trimestre (nella sostanza, il volume F, passim).

venerdì 2 febbraio 2007

Esercitazioni di tipologia A

Nella cartella di quinta, i file per le analisi testuali (30 gennaio-12 febbraio):
- "La guazza" dai Canti di Castelvecchio di Giovanni Pascoli
- "Pensionati della memoria" da Novelle per un anno di Luigi Pirandello.

sabato 27 gennaio 2007

Quadrati & pecore

La discussione su "Flatlandia", in terza, non è stata granché appassionante; probabilmente è vero che –a volte– trattare anche le cose più interessanti a scuola rischia di renderle poco avvincenti.
È per questo che quasi mi dispiace di aver citato, en passant, "Ma gli androidi sognano pecore elettriche?", il romanzo di Philip K. Dick che, a mio modesto avviso, tutti dovrebbero trovare il modo di leggere, prima o poi.

mercoledì 24 gennaio 2007

Terza prova

Nella cartella di quinta, gli esiti della seconda simulazione (notevolmente migliori rispetto a quelli dell'orale...).

martedì 23 gennaio 2007

Discussioni

Se ne parlava stamane in terza:
il parere meglio scritto e più completo sulla situazione attuale in merito alla liceità o meno di scaricare liberamente software protetto;
il link dal sito dell'Ansa è sparito; si trattava comunque di un tizio che al casino era andato a rubare "un gettone che rappresenta una determinata somma di denaro, usato per fare le puntate" (e il titolo era: "ruba un gettone che rappresenta una determinata somma di denaro, usato per fare le puntate")

domenica 21 gennaio 2007

Qualcosa non torna

Suggerisco la lettura comparata di queste due notizie, eloquenti testimoni (a mio modesto avviso) della schizofrenia legislativa che ci (= noi italiani) distingue.
Secondo la Corte di Cassazione è lecito scaricare file protetti basta non usarli a scopo di lucro;
d'altra parte, dal primo gennaio chi fa fotocopie di testi protetti deve marcarle.

sabato 20 gennaio 2007

Commissioni & Commissari

Il sito del Ministero della Pubblica Istruzione conferma che, anche per gli Istituti Sperimentali (e, nello spercifico, il nostro), la composizione delle Commissioni Esaminatrici è simile a quella dei corsi tradizionali.
Ok, inizia il lungo cammino della nuova maturità (che merita la sua bella etichetta nel blog, "maturità07").

Lettera

Trovata ieri, 19 gennaio '07, sulla pagina delle "Lettere al Corriere"; discutibile...

Qualità e carisma
Caro Romano, mi riferisco alla sua risposta sulla qualità degli insegnanti. Da persona coinvolta (e perciò, forse, non troppo obiettiva), credo che né la cultura, né la capacità espositiva, né lo studio di tecniche didattiche tra le più avanzate fanno sì che un docente sia «di qualità», se non nei licei classico e scientifico dove, presumibilmente, l'utenza è portatrice di un grado di capacità intellettuale medio-alto e di un certo interesse per il lavoro concettuale che alleggerisce la fatica relazionale del lavoro in classe.
Nelle altre scuole contano la simpatia e la comunicativa personale del professore, oltreché la sua salute fisico-mentale di fronte al disinteresse dei ragazzi. Per fare l'insegnante ci vuole carisma personale, «appeal» direbbe un inglese, cosa che non tutti i docenti, pur preparati, possono avere. Poiché, avvelenati dalla sapientissima falsa naturalezza dei presentatori tv, i nostri ragazzi valutano emotivamente che se il professore sarà divertente e non farà sentire loro la fatica, saprà fare il suo mestiere, e quindi per i ragazzi sarà di qualità.
Se invece li richiamerà al fatto che lo studio è un lavoro che esige applicazione e pretenderà che lavorino, ma non sarà dotato di alcun carisma, sarà un docente che non saprà fare il suo mestiere e per i ragazzi non sarà di qualità. Lo rispetteranno ma sul piano didattico figurerà come un incapace, perché i ragazzi non lavoreranno perché non entusiasti. Non so quale campionatura ministeriale potrà tenere conto di questo.

Livia Perego , livia.perego@fastwebnet.it

venerdì 19 gennaio 2007

Simulazioni

Non male la simulazione dei colloqui della maturità che abbiamo fatto stamattina.
È vero, alcuni correttivi sono opportuni: aspettare la nomina, da parte del ministro, dei commissari esterni, così da rendere il più vicina possibile alla realtà l’esperienza dei candidati e, soprattutto, posticipare l’estrazione dei fortunati vincitori dell’esperienza per garantire un più generalizzato e proficuo ripasso. Ma le cose, questo primo anno, sono andate così.
Ho fatto da esaminatore in un'altra classe; beh, è consolante sapere che anche “al classico” ci si impalla, ad esempio, su endecasillabi e sonetti. E io che pensavo di essere l’unico a non essere riuscito a far digerire bene ‘ste cose ai miei alunni… Quanto a loro, ammetto di essere un po’ in tensione; sono il coordinatore di classe ma non ho ancora ritirato le schede con la valutazione; cerco di immaginare come possano essere andati, facendomi un’idea dai commenti che ho sentito dai colleghi e dagli spezzoni di interrogazione che ho scorciato. Ho avuto la percezione, in quei momenti, del “distacco” che è insito in ogni esame, della “emancipazione” che ogni alunno conquista rispetto a chi gli ha (o meglio, avrebbe) dovuto insegnare qualcosa; in sostanza, m’è parso di veder anticipata, in qualche modo, la fine dei tre anni che si sono passati, con alterne fortune, insieme. Ci sarà modo, tornando al lavoro quotidiano, di dimenticare per un po’ questa sensazione, almeno da parte mia. Al momento, per davvero, i miei complimenti preventivi a chi s’è smazzato questa fatica, s’è presentato a scuola e ha provato cosa significa studiare “in abbondanza”. A tutti gli altri (ed in particolare all’anonimo commentatore del post precedente, che dichiara la sua sfrenata passione per la Commedia di Dante) l’augurio perché questa prova possa essere servita per prendere le giuste misure riguardo alle cose che ancora ci sono da fare. E, per me, la speranza che di aver esaurito l’agitazione che in ’sti giorni ho avuto addosso. È normale, credo, essere abbastanza in tensione quando si devono affrontare degli esami, simulati o veri che siano; lo è un po’ meno se la tensione ti assale e tu non sei il candidato, ma il prof…

mercoledì 17 gennaio 2007

Certezze

Sono davvero l'unico, al momento, sicuro di fare la maturità, anche quest'anno...
Beh, dai: la compagnia promette bene


PS: sulle dichiarazioni ministeriali di "rinnovata serietà" dell'esame, no comment

sabato 13 gennaio 2007

Black out

Strano questo silenzio del blog...
Ma è stata una settimana un po' strana, un po' carica, un po' folle e piuttosto tirata.
Finita, o quasi, ci sarà modo di rifarsi, magari ritornando a scrivere delle solite cacchiate o sistemando programmi ed altro per le prossime simulazioni di esami (scritti ed orali) che costellano la settimana di quinta...
Quarta e terza sono uscite, indenni la prima e piuttosto ammaccata la seconda, dai test di inizio secondo trimestre. Vediamo di, rispettivamente, continuare e sistemarsi.

venerdì 5 gennaio 2007

«Per alcuni fisici teorici l'universo è una varietà con 11 o forse 13 dimensioni»


«In geometria vi sono molti ambienti tridimensionali, diversi da quello in cui viviamo: prendono il nome di varietà tridimensionali. Per i matematici una questione centrale è quella di classificarle. In particolare è importante capire quando una varietà tridimensionale sia una sfera. La congettura di Poincaré dice che una varietà tridimensionale è assimilabile a una sfera se (e solo se) ogni curva chiusa tracciata su di essa può contrarsi ad un punto, in modo continuo e senza strappi. Le varietà che godono di questa proprietà si dicono semplicemente connesse. Dunque la congettura di Poincaré asserisce che ogni varietà tridimensionale compatta semplicemente connessa è assimilabile a una sfera»
Un paio di citazioni da Il Corriere della Sera di oggi, 5 gennaio 2007; dedicate a chi non ha (per ora...) apprezzato Flatlandia.

PS: e, dal romanzo di Abbott, pare stiano anche preparando il film: www.flatlandthemovie.com

giovedì 4 gennaio 2007

Spigolature

Sto leggendo i saggi brevi/articoli di giornale che gli alunni di terza mi hanno consegnato prima di iniziare le vacanze di Natale. Mi pare interessante condividere questi passaggi (le presentazioni sono mie; l'argomento era "Notturni").

quando si dice "professionalità"
per una rivista specialistica
Breve trattazzione sulla tematica della notte e sul significato della luna per poeti e scrittori

sempre dallo stesso saggio
Alla luna non viene quindi più attribuita la semplice definizione di satellite terreste, ma diventa una specie di divinità o immagine superiore a cui rivolgere domande per non avere risposte o complesse considerazioni e ragionamenti.

è tutta un'esondazione
In realtà, non è l’agglomerato di polveri e roccia che orbita simpaticamente attorno al nostro pianeta regalandoci fenomeni quali maree e mestruazioni ad essere volubile come Paris Hilton, bensì lo sono gli uomini e le donne, specie coloro i quali sono attraversati da turbini di emozioni così intensi da non poter essere contenuti nelle rispettive anime (cfr. The Noose, Offspring) e da costringerli a riversare, più che fissare, su carta la propria miseria o incontenibile felicità.

mercoledì 3 gennaio 2007

La befana porta...

...nella cartella di quinta, raggiungibile dal link a lato, i risultati completi ed ufficiali della prima simulazione di terza prova. La prossima volta il coordinatore di classe si impegna a farli avere con maggior celerità :-)