domenica 30 settembre 2012

Piccoli artisti crescono

Abbiamo letto e rielaborato insieme il passo che segue, tradotto da Eco per gli Esercizi di stile di Quenau.

Un giorno verso mezzogiorno sopra la piattaforma posteriore di un autobus della linea S vidi un giovane dal collo troppo lungo che portava un cappello circondato d’una cordicella intrecciata. Egli tosto apostrofò il suo vicino pretendendo che costui faceva apposta a pestargli i piedi ad ogni fermata. Poi rapidamente abbandonò la discussione per gettarsi su un posto libero. Lo rividi qualche ora più tardi, davanti alla Gare Saint-Lazare in gran conversazione con un compagno che gli suggeriva di far risalire un poco il bottone del suo soprabito.

Qui, le rielaborazioni artistiche della terza A 2012-2013.
Qui, il testo delle 99 reinterpretazioni disponibile sul sito dell'Unimi.

domenica 23 settembre 2012

32 ragioni per descrivere una cipolla (e per fare il prof)

È sempre un piacere vedere come in una classe ciascun alunno esprima, di fronte a una prova inusuale, tentativi personali di risposta. 
Alla domanda «che cosa vedi nella cipolla?», dopo l'iniziale sconcerto, tutti o quasi hanno cercato di rispondere, lo scorso 13 settembre. Un motivo per essere sicuro che entrare in una classe per incontrare tante persone nuove è sempre bello...

AB – È piena di segni del passato come rappresentato dal taglio su un suo lato simile (?) a una grave ferita, a un incidente o a un tentativo eroico, ma questo non le importa perché sotto ogni strato di pelle se ne trova sempre un altro pronto.
 AB – La cipolla è un vegetale che, nonostante le sue piccole dimensioni, può essere utilizzata soprattutto nell’ambito culinario.
AB – Solitamente è disprezzata rispetto ad altri vegetali sia per il suo odore che per il fatto che quando viene tagliata, spesso le sue esalazioni fanno lacrimare gli occhi anche se alla fine tutti la utilizziamo ed ha anche una sua importanza.
AC – E quindi, proprio per questa incuranza nei suoi cnfronti, la cipolla finisce per chiudersi sempre più nei suoi strati, come se fossero un muro che separa una persona dalla società esterna.
AM – Questo ortaggio, nonostante i colori dei suoi strati richiamino le belle e calde tonalità autunnali, mi infonde tristezza e trascuratezza.
BB – In alcune parti della “buccia” esterna il colore sembra quasi colato come in un dipinto ad olio.
BP – Quando viene sbucciata emana un odore che fa lacrimare gli occhi.
CC - Da una di queste (estremità) si dipartono delle radici che, come i fili d’erba di una prato bruciato dal sole di agosto, si intrecciano in un infinito gioco di prestigio.
CF – Premetto di essere rimasto stupito nel vedere una cipolla nella borsa del professore e nel doverci scrivere una relazione…
CG – È coperta da uno strato fragile che senza fatica può essere tolto. All’interno invece è solida. Sembra quasi il contrario di alcune persone: apparentemente forti e robuste all’esterno ma terribilmente fragili all’interno.
CT – Vedendo una cipolla però mi viene da pensare a qualcosa di triste forse per il fatto che mentre la si taglia fa piangere; insomma, la vedo come, se nonostante il colore, fosse grigia, spenta.
EB – Come tutte le altre verdure ha bisogno di una cura maniacale da parte dell’uomo.
FC – L’oggetto in questione è una cipolla, e fin qui ci sno. Non sono mai stato profondo, prolisso, ed il problema sta nell’aggiungere qualcosa a questa affermazione.
FP – Non so di che scrivere, se non del possibile paragone con una viarietà di oggetti, dalla stessa morfologia dei pianeti fino magari ad arrivare, azzardando minimamente forse, all’aspetto dell’universo dantesco.
JO – Ci sono alcuni oggetti, infatti, che mi fanno sorridere perché, probabilmente mi ricordano momenti felici della mia infanzia, ma la cipolla non è tra questi.
LB – La cipolla è un ortaggio che cresce nel sottosuolo e che mi porta alla mente diversi sentimenti, emozioni, ricordi.
LM – Secondo me l’odore è sgradevole infatti ogni volta che i miei vicini cucinano (siccome loro sono del sud) usano molto la cipolla sento questo cattivo odore.
MR – Rispetto a tanti altri vegetali, la cipolla è molto particolare e forse è una dei più complessi ortaggi nel mondo della cucina.
MSV – Si trova principalmente nei primi piatti con il sugo, ma anche per dare sapore a verdure cotte come zucchine e piselli.
NG – La cipolla passa di mano in mano e finalmente, dopo un giro della classe, arriva al mio banco.
 NI – La cipolla, onion in inglese (non so come si dica nelle altre lingue), è un tubero.
PM – È un tubero fatto a strati che di primo impatto io collego all’essere umano o meglio alle sue emozioni: ogni strato della cipolla può essere paragonato alle varie e apparentemente differenti emozioni che una persona può provare.
RB – Con un’attenta analisi dei processi che hanno permesso a quello che era un germoglio di insaporire una zuppa a centinaia di chilometri di distanza ci si accorge di come questo ortaggio abbia una storia lunga e dispendiosa in termini di energia, energia che ad oggi è fornita dal petrolio.
RC – La cipolla è una verdura dall’aspetto molto buffo, è piccola e cicciotta, ha delle radici che sembrano dei capelli.
RP – Se viene spogliata dei vari strati di cui è ricoperta produce un rumore che riporta alla cara, o meglio, ad un foglio accartocciato.
SB – Questo vegetale può ispirarmi ad un vulcano per la sua forma che più si va verso l’alto tende a restringersi sempre più proprio come un vulcano.
SS – Nei piatti, unita con altri elementi, diventa un pilastro portante per la buona riuscita.
TM – La particolarità che mi colpisce di più di questo tubero è l’inifinità di strati.
VL – Volendo descrivere una cipolla, si può dire che capovolta può richiamare la forma di un dirigibile…
VS - …per descriverla d’impatto si potrebbe dire che è aranciastra con qualche sfumatura di colore giallo man mano che si sale rispetto alle radici.