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Sorge una domanda - tra le molte suscitate da una simile iniziativa: il piacere della lettura, l'empatia del lettore di fronte alla pagina scritta e alla vicenda narrata, il suo coinvolgimento emotivo, non dovrebbero proprio infischiarsene del "tempo" di lettura? Insomma, non è come paragonare Anna Karenina a una ricetta da cucina con il suo tempo di preparazione?».
A proposito di una recente iniziativa editoriale di "riduzione" dei classici.
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