lunedì 18 giugno 2007

Prepariamoci agli Esami

TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO

Giovanni Pascoli – La somarella di Giovannino

1 Sciacchete! Sfrigola la lavandara
Tutta operosa nel suo lieto canto.
Zumpete, zu! Le fa eco il tamburo
Che del caprone un dì rubò il manto,
5 E le cicale, dai mesti giaggioli
All’ultima estate tessono duoli.
Mentre s’inoltra per la viuzza
La balia antica di Giovannino
Ancor rimembra l’esil pagliuzza
10 Che un dì adornava il suo bel bambino.
Oggi la paglia in ferro si muta,
splush! risponde, a chi la saluta,
e Giovannino (cosa ben rara!)
le terga monta d’una somara.
15 Oh somarella, che geme e che raglia
Sotto la verga di Giovannino,
Tu lo sapevi che la molle paglia
Dura diviene a chi fu piccino?

Nato a San Mauro di Romagna (Forlì) nel 1855, Giovanni Pascoli subì appena dodicenne un trauma terribile (del quale darà conto in uno dei suoi più noti componimenti, "La cavalla storna"): l'uccisione del padre. A un anno di distanza, perse anche sua madre e, nel 1876, fu la volta del fratello maggiore Giacomo. Le sue opere giovanili (“Myricae” e "Primi poemetti") sono incentrate sulla ricerca della purezza delle piccole cose. Seguono poi la poesia eroico pindarica dei "Canti di Castelvecchio" (1903), i temi civili e storici di "Odi e inni" (1906), "Nuovi poemetti" (1909), "Canzoni di re Enzio" (1909), "Poemi italici" (1911). L'essenza della poetica pascoliana sta tutta nella prosa "Il fanciullino": il poeta deve, con infantile freschezza, cogliere “il mistero” nello scorrere delle esperienze quotidiane”. Pascoli muore a Bologna, nel 1912.

Analisi del testo:
a) Individua il metro e la struttura della poesia
b) Nel testo si ravvisano diverse onomatopee. Cerca di spiegare la loro origine, con particolare riferimento allo splush! del verso 12 .
c) “La somarella di Giovannino” include molti riferimenti all’universo pascoliano. In particolare, la fusione panica tra uomo e natura sembra richiamare il celebre “Il gelsomino notturno”. Analizza in maniera dettagliata la relazione che intercorre tra queste due opere.
d) In cosa consiste il rapporto tra Giovannino, la balia e la somara? Qual è il nesso che lega i tre protagonisti della poesia?
e) Di cosa è indicativa la metafora della “molle paglia” che “dura diviene”?
f) C’è a tuo avviso un nesso tra l’atteggiamento di Giovannino nei confronti della somara e il trauma subito dal Pascoli nell’infanzia, raccontato nella “Cavalla storna”?
g) Nella poesia è sottintesa una dura condanna della politica agraria del governo Crispi? In quali strofe in particolare?

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