martedì 30 giugno 2009

(d)a domani!

L'esame va a regime con gli orali, che cominciano domani, per noi.
Superata la fase degli scritti, con le difficoltà e le angosce da esiti inaspettati (e mi chiedo cosa potrebbe succedere il prossimo anno, visto che si prevede una terza prova unica, nazionale ed a quiz), si avvia con i colloqui il momento del consolidamento, del recupero o del riscatto.
Come prassi ormai, da quando mi tocca (a volte con piacere, altre meno) fare il commissario interno, seguiremo le cronache culturali e le tracce dei colloqui anche qui: qualche connessione inaspettata, qualche (brrrr!) collegamento intelligente magari potrebbe essere utile anche per qualcun altro, o rimanere a futura memoria delle performance di candidate e candidati.

sabato 27 giugno 2009

Seconda prova & correzioni

Le critiche alla seconda prova sono arrivate anche quest'anno: la mescolanza tra problemi dello scientifico tradizionale e quesiti del PNI lascia sempre un po' perplessi. Non si capisce per quale motivo si debbano ridurre le possibilità di risposta, dal momento che alcuni dei quesiti coinvolgono argomenti né visti né accennati. Beh, il prossimo riordino dei licei consentirà di "superare" l'attuale frammentazione delle sperimentazioni, garantendo maggiore serenità a ciascuno. Quella, durante lo scritto, per un certo periodo sembra essere venuta a mancare per alcune/i: fortunatamente le cose si sono risistemate, garantendo poi un clima proficuo per la soluzione della prova.
Tour de force, oggi, tra mattino e pomeriggio: tutti gli scritti sono usciti dai loro bustoni e sono stati letti, riletti, corretti e valutati dalle due sottocommissioni (area letteraria e area scientifico-matematica), garantendo il rispetto dei tempi previsti.
La terza prova di lunedì, la correzione pressoché immediata e la successiva verbalizzazione consentirà di poter partire puntuali mercoledì per l'ultima tappa dell'esame. Sarà quella la sede per giustificare alcune delle scelte (discutibili...) sostenute nei propri lavori, prenderne visione e discuterne da persone (quasi...) mature.
Raccomando la preparazione dell'argomento iniziale; ma ci sarà modo per fare ancora qualche raccomandazione...

giovedì 25 giugno 2009

Prima prova

I commenti sulle prove, in genere, si sprecano, e partire dal primo pomeriggio si sentono moltissime persone, fuori dalla scuola da anni, che discettano della possibilità/fattibilità/difficoltà dello scritto di italiano, spesso inanellando cazzate.
Trovo che il clima sereno di questa mattina, la serietà nello svolgimento, l'impegno che mi pare abbia caratterizzato tutti i fanciulli e le fanciulle di quinta A siano un commento meno loquace ma più evidente dei molti che si sentiranno ed avremo modo di leggere.
È un piacere, anche per me, vedere che almeno questa parte dell'esame è stata affrontata con la consapevolezza del lavoro che s'è fatto.
Domani spero di poter replicare lo stesso giudizio.


PS: argomenti "banali", secondo alcuni studenti bergamaschi; uhm... sono perplesso ma mi consolo pensando al fatto che quidquid recipitur ad modum recipientis recipitur

martedì 23 giugno 2009

La A in maturità

È bello vedere che ci sono cose che non cambiano, nonostante ministri e maggioranze politiche si susseguano diverse in brevi periodi. Credo dipenda dalla saggezza delle persone che si confrontano con i "dispositivi" ministeriali, cercando di rendere la scuola qualcosa di più della burocrazia in cui la si è annegata col passare degli anni.
Bella commissione; ottima presidente, ottimo segretario (ehm, io...) e ottimo lo spirito. Le premesse sono le migliori.
Stiamo a vedere che cosa succede giovedì, quando apriremo la busta della prima prova...
Per ora, solo l'ammonimento a tutti, fanciulle e fanciulli, di presentarsi con
1) documento di identità valido
2) materiale per lo svolgimento della prova (vocabolari compresi)
3) alimenti e bevande per il sostegno alla lunga maratona di sei ore
4) le tasche libere da cellulari ed altre diavolerie tecnologiche di qualsiasi tipo e genere
5) una notte di sonno alle spalle
6) la maturità per sapersi prendere il tempo per scegliere quale traccia affrontare, con serenità e giudizio
7) la capacità di leggere le consegne e rispettarle, tutte (compresa destinazione editoriale, ecc..).
Credo possa bastare, per oggi.
Agli smemorati ricorso che il question time su Dante si svolge domattina a scuola dalle 9.
Un saluto

martedì 16 giugno 2009

Meno sette

In genere il conto alla rovescia ha la capacità di catalizzare l'attenzione di tutti, intenti a seguire un evento nella sua attesa e, soprattutto, nel suo successivo svolgersi.
Per quest'anno il conto alla rovescia, un'estate che si preannuncia caldina, è volto al più ritardato inizio dell'esame di maturità (causa ballottaggi/referendum) ch'io mi ricordi; per quanto mi riguarda, commissario interno per italiano e latino in quinta A, si tratta di un nuovo inizio, dopo questa e questa esperienza narrate sul blog (uhm... ma quest'anno c'è anche facebook)...

giovedì 11 giugno 2009

...e la tesina è diventata una poderosa minchiata...

Le tesine dovevano essere multidisciplinari, fu infatti detto. Cioè dovevano coinvolgere più di una disciplina di studio. E noi non capimmo subito dove ci avrebbe portati quel lungo impronunciabile aggettivo. Poi, giorno dopo giorno, il «più di una» è diventato «tante»; poi il «tante» è diventato «tutte»; poi le «discipline» sono diventate le «materie» e le «materie» sono diventate i «prof che ti fanno le domande all’orale», e la tesina è diventata una poderosa minchiata, un fastidio da togliersi in 12-15 minuti (queste furono le indicazioni ministeriali) per poi cominciare a interrogare come se niente fosse.
Sottoscrivo la citazione ed il post.

ps: perché un topo morto? si legga il post...

venerdì 5 giugno 2009

di messaggi nelle bottiglie (e anche, di giudizi di ammissione futuristi)

Ho sempre un po' di groppo alla gola quando torno dalla cena con (quasi ex) alunne ed alunni di quinta perché si tratta di chiudere un'esperienza di relazioni durata tre anni, coi suoi alti e i suoi bassi, ma con la consapevolezza del fatto che s'è cercato di camminare insieme nella storia letteraria con l'intento di trarne qualcosa di piacevole, utile ed interessante (qui gli alunni di quinta notino l'eco manzoniano; vero che lo notate?).
Ho chiesto anche agli attuali candidati alla maturità il solito "messaggio nella bottiglia": considerato il fatto che quest'anno io sono membro interno, meglio aspettino a consegnarlo una volta affissi all'albo gli esiti finali dell'esame, a scanso di ogni possibile equivoco. Quest'anno, però, c'è una novità: il Consiglio di Classe ha utilizzato la facoltà prevista dalla normativa di redigere un "giudizio di ammissione" per ciascun candidato; non essendo un obbligo di legge, non s'è ritenuto opportuno utilizzare modelli preconfezionati ma è sembrato meglio stenderne di personalizzati. Che poi lo "stenderli" sia stato compito del prof di lettere, beh, era scontato; in genere questa la fortuna della mia categoria: redigere verbali, relazioni et similia. Ho passato circa un'ora di domenica scorsa a pensare a cosa scrivere, trasmettendo poi la bozza ai colleghi perché, con le opportune limature e correzioni, ciascun giudizio venisse allegato al verbale finale di Consiglio di Classe, l'ultimo atto ufficiale della scuola per gli alunni di quinta. M'ha fatto piacere vedere che spesso il parere è stato condiviso senza necessità di stravolgimenti; che poi siano stati definiti "un po' futuristi" come giudizi, perché scritti senza grande rispetto per le convenzioni dello "scolastichese", m'ha fatto ancor più piacere.
Non mi sono mancate, nel corso di questi anni, le occasioni per esprimere con franchezza a ciascuno degli exalunni quanto ritenevo adatto alle situazioni, ai risultati, alla persona; mi auguro che la stessa franchezza, che nasce dalla consapevolezza delle reciproche responsabilità, stia alla base dei messaggi nella bottiglia che spero riceverò; i miei hanno preso il largo proprio ieri...

ps: mi chiedo se ci sia qualche relazione nascosta tra l'attitudine alle bevute dei miei alunni di quinta e i "messaggi nella bottiglia"; faccio presente che, per quanto mi riguarda, si tratta di una metafora e non è necessario svuotare realmente molte bottiglie per potermi (mandare a) dire qualcosa...

martedì 2 giugno 2009

Piacevoli abitudini

È bello sapere che ci sono tradizioni che non si perdono; puntuale come la scadenza delle rate del mutuo arriva nella cartella di terza e in quella di quarta il file con i lavori per l'estate. Domani ne parlo in classe.