martedì 28 febbraio 2006

L'inferno della parafrasi

Il testo di Dante
Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e 'l modo ancor m'offende.
Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona.
Amor condusse noi ad una morte:
Caina attende chi a vita ci spense».
Queste parole da lor ci fuor porte.
Inferno V 100-108

Alcune parafrasi dei miei alunni
• Amore che non perdoni di amare anche a uno che non è amato mi prese un forte piacere di lui che ancora non mi abbandona. (Daniele C.)
• Amore che nulla amato perdona l’amante mi prese così forte questo piacere che, come puoi vedere, ancora non mi abbandona (Stefano I.)
• Amore che si è impadronito del suo cuore gentile prese colui che quando ero in vita mi fu tolta; ed il modo ancora mi offende. Amore, che nessun amato non contraccambi l’amore mi prese il suo piacere così forte che, come vedi, non mi ha ancora abbandonato (…) destino amaro attende chi ci uccise. (Matteo F.)
• Amore ci condusse ad una morte: la quale è Caina a chi ci spense. (Lorenzo S.)
• Amore fece innamorare velocemente Paolo della mia bellezza che mi fù tolta alla mia morte e il modo ancor mi offende. Amore, che obbliga ad amare la persona dalla quale è amata, mi fece innamorare della bellezza. (Alberto B.)
• Amore, che a chi non ha mai amato perdona amore, mi prese del costui piacer così forte, che, come vedi, non mi abbandona ancora. (Federico M.)• Amore, che a nessun amato corrisponde amore, mi prese verso costui un amore così forte che, come vedi, ancora non mi abbandona. (Nicola E.)
• Amore, che al cuor gentile si appiglia veloce e prende quello della bella persona che mi è stata tolta; e il modo con cui lo fa, mi fa star male. Amore, che ogni amante richiede di essere amato, mi prese di questo piacer così forte, che, come vedi, non mi abbandona ancora. (Luca B.)
• Amore, che al cuore gentile si impara velocemente, prese il cuore della bella persona che mi fù tolta; e i modo mi offende ancora. (Alessandro B.)
• Amore, che il cuore gentile e preso comprende, prese costui dalla bella persona che mi fu tolta. (Francesco M.)
• Amore, che il cuore gentile prende prese il cuore della persona che mi fu tolta, e che la cosa mi brucia ancora. Amore che nulla a amato e amar perdona mi prese il piacere così forte che come vedi, non mi abbandona ancora. (Fabio B.)
• Amore, che non permette che colui che è amato ami a sua volta, mi fece travolgere dal suo amore. (Stefano P.)
• Amore, che velocemente prende il cuor gentle prese costui che la sua bella persona mi fu tolta; e il modo mi offende ancora. Amore; che chi non ha mai amato solo l’amore può perdonare, mi prese fortemente dal piacere di costui, che, come vedi, ancora stiamo insieme: chi ci spense la vita (chi ci uccise) il cerchio della violenza contro i parenti lo attende. (Marco R.)
• Amore, che viene appreso dal cuore rattrappito lo prese per la bella persona che mi togliesti, e il modo con cui me l’hai tolta ancora mi offende. Amore, il quale a non amare nessuno perdona, mi prese così forte del piacere di costui, che, come puoi vedere, non mi ha ancora abbandonato. (Alessandra S.)
• L’amore che va in fretta nel cuore gentile, mi fece innamorare di questa persona che mi fu tolta (…) chi ci uccise non restò impunito. (Daniele C.)
• L’amore ci condusse a una morte caina per colui che ci ha uccisi. (Andrea C.)
• L’amore ci condusse a una morte; a coloro che ci hanno uccisi li aspetta una sorte di Caino. (Irene R.)
• L’amore condusse noi ad una morte infernale che ci spense la vita. (Riccardo C.)
• L’amore, che perdona chi niente ha amato, mi prese talmente forte che, come puoi vedere, ancora non mi abbandona. (Dario F.)
• Una vita caina attende chi ci tolse la vita. (Stefano A.)

ogni tanto mi chiedo se devo andare avanti a fare 'sto lavoro...

Servizio temporaneamente non disponibile

C'era un tempo in cui andavo su www.info412.it e trovavo davvero quasi tutto; adesso mi invitano a chiamare il 1254.
Uhm, strana 'sta cosa...

martedì 21 febbraio 2006

Pubblicità


Domani, mercoledì 22, Il Sole 24 Ore regala Machiavelli...
Quale migliore occasione per conoscerlo o approfondirne la conoscenza?

Pensiero stupendo

«Le stronzate sono inevitabili ogni volta che le circostanze obbligano qualcuno a parlare senza saper di cosa sta parlando. Pertanto la produzione di stronzate è stimolata ogniqualvolta gli obblighi o le opportunità di parlare di un certo argomento eccedono le conoscenze che il parlante ha dei fatti rilevanti attorno a quell’argomento. Questa discrepanza è comune nella vita pubblica, in cui le persone sono spesso spinte – vuoi dalle proprie inclinazioni, vuoi dalle richieste altrui – a parlare in lungo e in largo di materie delle quali sono, in grado maggiore o minore, ignoranti.»
Harry G. Frankfurt, Stronzate, Rizzoli, Milano 2005, pag. 59-60

lunedì 20 febbraio 2006

Anniversario

...me n'ero scordato: recupero oggi e festeggio il primo anno e prima settimana di blog.
(quasi)sempresoloA! (a-solo.blogspot.com) è online dal 13 febbraio 2005

nelle foto, l'entusiasmo dell'autore in alcuni momenti di lavoro

Il mestiere di scrivere

Agli alunni, soprattutto di quinta, che chiedono cosa sia una "mappa concetttuale" suggerisco il quaderno di lavoro "Mappe mentali e scrittura" di Umberto Santucci, disponibile gratuitamente per il download dalla rete.

Bullshit

«Uno dei tratti salienti della nostra cultura è la quantità di stronzate in circolazione. Tutti lo sanno. Ciascuno di noi dà il proprio contributo.»


Come non leggere un libriccino che inizia così?

lunedì 13 febbraio 2006

Galileo, più profondamente del solito

Robert Musil ne L’uomo senza qualità, cap. 72, parla di Galileo Galilei.

Se ci si chiede senza pregiudizi come la scienza abbia assunto il suo aspetto attuale — cosa importante di per se stessa, perché la scienza regna su di noi e neppure un analfabeta si salva dal suo dominio giacché impara a convivere con innumerevoli cose che son nate dotte — s’ottiene un’immagine alquanto diversa. Secondo tradizioni attendibili s’è incominciato nel sedicesimo secolo, un periodo di fortissimo movimento spirituale, a non più sforzarsi di penetrare i segreti della natura, com’era successo fino allora in due millenni di speculazione religiosa e filosofica, bensì ad accontentarsi di esplorarne la superficie, in un modo che non si può fare a meno di chiamare superficiale. Il grande Galileo Galilei ad esempio, il primo nome che sempre si cita a questo proposito, tolse di mezzo il problema: per quale causa intrinseca la natura abbia orrore degli spazi vuoti, così da obbligare un corpo che cade ad attraversare spazi su spazi, finché esso giunge su un terreno solido; e s’accontentò di una constatazione molto più volgare: stabilì semplicemente la velocità di quel corpo che cade, la via che percorre, il tempo che impiega, e l’accelerazione della caduta. La Chiesa cattolica ha commesso un grave errore minacciando di morte un tal uomo e costringendolo alla ritrattazione invece di ammazzarlo senza tanti complimenti; perché il suo modo, e quello dei suoi simili, di considerare le cose, ha poi dato origine – in brevissimo tempo, se usiamo le misure della storia – agli orari ferroviari, alle macchine utensili, alla psicologia fisiologica e alla corruzione morale del tempo presente, e ormai non può più porvi rimedio. Probabilmente ha commesso quest’errore per troppa prudenza, giacché Galileo non era soltanto lo scopritore del moto della terra e della legge della caduta dei gravi, ma era anche un inventore al quale s’interessava, come si direbbe oggi, il gran capitale; e inoltre non era l’unico che fosse pervaso allora dallo spirito nuovo; al contrario, la storia c’insegna come il freddo positivismo che lo animava si diffondesse violento e disordinato come un’epidemia e per quanto possa essere urtante sentir dire, quasi vanto, che uno era “animato da freddo positivismo'’, mentre ci sembra di averne già fin troppo, a quel tempo il risveglio della metafisica per darsi al severo esame delle cose secondo differenti testimonianza dev’esser stato addirittura un fuoco, un’ebbrezza di positività.

Mega-secondo-trimestre

Per fanciulle e fanciulli di quinta, 48 KB di sofferenza per la megainterrogazioneglobaletotale del secondo trimestre

se qualcuno dovesse anche "riparare" Dante, si faccia sentire...

sabato 11 febbraio 2006

Pubblicità (allusive?)


La recente performance di Rocco Siffredi per "Amica Chips" non faccia dimenticare che sugli scaffali dei supermercati da tempo si possono trovare questi sani prodotti.

Quando il prof di ita aiuta in religione

Mi sembra chiaro che in terza e in quarta ci si diletta solo con 'sta roba; boh...

Per chi si sente un po' strano

Salve, benvenuti nella psico-hotline.
Se sei ossessivo-compulsivo premi 1 ripetutamente.
Se sei codipendente chiedi a qualcuno di premere 2.
Se sei depresso non importa quale tasto tu prema... tanto nessuno rispondera'.
Se sei un personalità multipla premi 3, 4, 5 e 6.
Se sei schizofrenico ascolta attentamente e la vocina ti dirà quale tasto premere.
Se sei paranoico sappiamo chi sei e che cosa vuoi. Rimani in linea così che possiamo rintracciare la chiamata!

domenica 5 febbraio 2006

Surrogato di tempo

Per chi, come me, non potesse andare allo spettacolo di Beppe Grillo il prossimo 7 (o 8) febbraio, a Treviglio, qualche perla dal suo "Discorso all'umanità" del 1999.

Tempo e porchette. Vi piace la porchetta? Sì che vi piace. Volete un maiale da 300 chili? Pensate che porchette... La Borsa ve lo dà! Genetics, Embriotics, Maialics... tutte società quotate in Borsa. Ecco il maiale (diapositiva). Una volta era un criceto! E questi (pesci di 30, 40 centimetri) una volta erano bianchetti! Tolgono un paio di geni da qua, li attaccano di là: fatto!
Il tempo corto. Noi abbreviamo i tempi della natura, ci dicono. Facciamo accadere in due mesi quello che spontaneamente accadrebbe in due milioni di anni. Modificare la natura, lo facciamo da millenni. Una rosa, ad esempio, è il risultato di secoli di selezioni e incroci fatti dall'uomo. Anche il mulo non è una bestia "spontanea". Un giorno un allevatore ha presentato un asino a una cavalla. I due si sono piaciuti ed è nato il mulo. L'allevatore ha "creato" il mulo? Esagerato. Se a una festa presento Naomi Campbell a Michael Schumacher (diapositive), i due si piacciono e nasce non un mulo ma una mulatta, posso dire che l'ho "creata" io? Presentare la cavalla all'asino, o la Campbell a Schumacher, semplicemente abbrevia il tempo che quei due avrebbero impiegato per incontrarsi per caso: dieci, mille, un milione di anni? Più l'incontro è improbabile, più tempo impiega ad avvenire per caso.
Il tempo improbabile. Ecco qua un pomodoro e un merluzzo. Quante probabilità ci sono che, prima o poi, naturalmente, un pomodoro conosca (biblicamente) un merluzzo? Mah, l'impossibile, in una miliardata d'anni, diventa probabile... Noi lo facciamo in tre mesi!, dicono le ditte genetiche. Prendono un gene dell'antigelo del sangue dal Dna del merluzzo della Groenlandia; lo mettono nel Dna di un pomodoro della California; il pomodoro resiste meglio al freddo. E ci sono altri vantaggi: se l'antigelo costa troppo, nel radiatore della macchina potete metterci la passata.
Il tempo ti frega. Occorre però essere informati. Io sono allergico al pesce, vado al ristorante, ordino una caprese e zac, ci resto secco.
Il tempo rimescola. Le barriere tra le specie svaniscono. Lucciole e tabacco, con le foglie che sembrano dei neon. O uomini, ad esempio Pavarotti, e farfalle...
Il tempo risana. Poi ci sono i "nutroceuticals", i cibi che sono anche medicine. Nella patata hanno messo il gene dell'antibiotico, nelle banane i vaccini. Basta andare dal fruttivendolo. «Vorrei due chili di patate». «Signora, ce l'ha il ticket?».
Tempo informato, mezzo salvato. Appunto, c'è un problema: l'informazione. La patata antibiotica e quella normale sono esattamente uguali. Per distinguerle, adesso, devi fargli l'esame del Dna. Oppure succede come con questo latte, il "latte omega 3". All'olio di pesce, che protegge le arterie: hanno preso del normale latte e ci hanno spremuto dentro del normale baccalà. Ma non lo scrivono. Ecco la pubblicità: «Abbiamo scoperto il latte omega 3». Si scopre un vulcano, si scopre un pianeta. Si scopre quello che già esiste. Un'automobile o un frappè vengono inventati, non scoperti. Anche il latte all'olio di pesce: può solo essere inventato, non scoperto, perché non esiste. La differenza tra inventare e scoprire è la stessa anche per le manipolazioni genetiche.
Il tempo superumano. Nel XXI secolo potremo mettere mano anche al Dna dell'uomo. Perché accontentarsi dei bambini così come vengono? Come lo vuole, maschio o femmina? Più chiaro, più scuro? «Vorrei dieci chili di gemelli». «Tolgo il grasso?» «Ma no, lasci pure».
Il tempo confuso. Facciamo confusione anche quando contiamo il tempo. Gesù è nato nell'anno 6 avanti Cristo: anche lui aveva una gran fretta, è nato sei anni prima di se stesso. Il vero 2000 è stato quindi il nostro 1993.
Il tempo rubato. Impieghiamo tempo su tempo per costruire macchine che ci facciano risparmiare tempo. Ma dove lo abbiamo messo tutto questo tempo risparmiato? Il tempo è nostro, non facciamocelo rubare.

sabato 4 febbraio 2006

L'origine dei suoni

Ho recuperato questo dizionario etimologico, un aiuto interessante per capire da dove arrivano le parole che noi usiamo oggi.
Cominciamo con una che gira in quarta: