mercoledì 22 dicembre 2010

Natale in quarta

Il promemoria dei lavori per la quarta è nella apposita cartella.
In sintesi: saggio breve su Machiavelli e lettura di Fontamara per tutti; Io e te di Ammaniti per gli itineranti.
Rilettura del libro dell'Eneide già letto durante le vacanze e aggiunta di un altro libro per tutti.

martedì 21 dicembre 2010

Natale in quinta

Ricordo che il promemoria dei lavori per la quinta è nella apposita cartella.
E ricordo anche che sarebbe opportuno sapere se andiamo o no a Milano a vedere i "Giganti della Montagna" di Pirandello (che sia dopo o meno la visita al Museo del Novecento, poco importa...)

domenica 19 dicembre 2010

Aracnofagia

Trovato per caso in un fascicolo pubblicitario, allegato al Venerdì di Repubblica la scorsa settimana, questo finale del primo capitolo del romanzo sotto citato m'ha incuriosito davvero tanto.
«Alle tre e dieci il vecchio si sveglia di soprassalto al suono secco di legno contro legno da una delle stanze di sotto. Si mette seduto e resta in attesa di qualche altro rumore, ma non sente niente. Punta la sveglia alle cinque, poi si rimette giu e chiude gli occhi. La bocca si apre e il suo respiro riempie di nuovo la stanza, partendo con un sibilo lieve per poi trasformarsi in un rantolo, inspirazioni ed espirazioni talmente indistinguibili da fondersi in una sorta di ronzio ondeggiante.
Un ragno grassoccio avanza lungo il lenzuolo, spiccando nitido su quel bianco acceso. Passa sulla manica della camicia da notte, e qui indugia un po' prima di affrettarsi verso il collo. Nell'attimo in cui la prima delle sue otto zampe marrone scuro gli sfiora la pelle fredda, il vecchio si sveglia di nuovo. Non si muove, ma il rantolo cessa di colpo e il respiro si fa sommesso e lieve. Il ragno fa uno sprint verso la guancia, e rimane immobile per un istante prima di avvicinarsi alla bocca, rimasta spalancata. Si blocca di nuovo, quasi indeciso sulla prossima mossa, poi, con un'agilità che rasenta la grazia, si lancia nel baratro.
La bocca del vecchio si richiude e il ragno corre in tondo, cercando di uscire, ma non c'è scampo dalla lingua sottile che prima lo spinge contro la guancia e poi tra i denti posteriori. Si dibatte aspramente un'ultima volta prima di finire sgranocchiato e ridotto in una poltiglia sabbiosa mentre la lingua lambisce i denti per raccogliere i pezzetti rimasti.
Il respiro rallenta, e il vecchio manda giù i rimasugli. Poco dopo ricomincia il rantolo, dentro e fuori. Tutto come prima».

Dan Rhodes, Il bizzarro museo degli orrori, Newton Compton, pag. 12-13

venerdì 10 dicembre 2010

Simulatio, simulationis....

Il programma e le letture per la prima simulazione di terza prova sono disponibili nella cartella di quinta.

sabato 4 dicembre 2010

Lavori di approfondimento - quarta

Si svolgano i due temi proposti, inviando il lavoro (esclusivamente per mail!) entro il 13 dicembre.

1) Dimostra, in un breve testo di circa 15 righe se la seguente affermazione è vera o falsa.
“Cicerone fu un seguace della filosofia epicurea e, come Lucrezio, cercò sempre nelle sue opere di divulgare il pensiero del maestro”.

2) Cerca di definire, in un breve testo di 15 righe al massimo, la principale differenza tra la storiografia di Sallustio (metodo, ideologia, stile) e quella di Giulio Cesare.

Lavori di approfondimento - quinta

Si scelga una delle due tracce proposte, inviando il lavoro (esclusivamente per mail!) entro il 13 dicembre.


prima traccia

Il genere epico e quello satirico nell’età di Nerone riflettono il desiderio di affermare novità di stili e di forme rispetto alla precedente produzione propria dei due generi. Predisponi una tabella riepilogativa che illustri quali furono gli esponenti e le opere appartenenti a teli generi letterari e rilevandone gli spunti di originalità che essi presentarono.
Il pessimismo che pervade situazioni, temi e linguaggio delle opere di questo periodo rimanda ad una presa di coscienza circa il mutato clima culturale, anche a causa di una ben precisa corrente filosofica. Si può dire che le nuove opere satiriche, epiche e tragiche non mirino soltanto a un rinnovamento formale dei rispettivi generi letterari ma si carichino di significati ideologici in quanto riflettono le reazioni degli scrittori alla mutata situazione politica?


seconda traccia
Analizza la novella “La matrona di Efeso” contenuta nel Satyricon; cerca di rappresentarne graficamente l’evoluzione degli eventi avendo particolare attenzione ai termini ed ai momenti che ritieni più significativi.
Esprimi poi una tua motivata riflessione sul giudizio di seguito riportato.
“La matrona di Efeso sa affrontare una difficoltà con assai maggiore autorevolezza di un uomo. Petronio dunque, sottolineandone l’immoralità ma esaltandone l’astuzia, non sottopone il personaggio a un giudizio univoco: come fa di solito, egli si astiene da qualunque lettura moralistica dei fatti narrati.” (M. Reali)