sabato 7 luglio 2012

Fuori registro

«Tra tutti i ripetenti, l'insegnante è il più ripetente di tutti. Gli studenti, come sassi di una fionda, fanno un po' di giri e poi finiscono via. L'insegnante resta, anno scolastico dietro anno scolastico, imbambolato dalla giostra su cui è salito a sei senza sapere che non ne sarebbe sceso più». Ricordo con piacere la lettura di questo romanzo di Domenico Starnone, Fuori registro. È stata un'avventura particolare, quella di quest'anno, con una delle classi qualitativamente meglio impostate (nonostante, all'esame, gli esiti dello scritto di italiano, i peggiori della mia carriera scolastica...) e disposte al lavoro. Nel momento in cui si chiude l'avventura e penso al prossimo anno, all'idea di far coesistere ancora -seppur con qualche difficoltà di agenda- presidenza, sindacatura ed insegnamento, beh, resto sempre più convinto del fatto che io non riesca a fare a meno dello stare in classe, del discutere con fanciulle e fanciulli che diventano grandi, del costruire insieme un pezzo di strada leggendo e commentando le parole di altri, già grandi, che ci hanno preceduto. Un modo come un altro per dire che a settembre si ricomincia, dalla terza (A, naturalmente), e che spero questo blog potrà servire ancora.