domenica 25 febbraio 2007

All you need is hole… (part one)

La sostituzione del collega di storia e filosofia, assente, m’ha permesso in quarta di chiudere il capitolo dedicato al barocco con una riflessione sull’astratto concetto di buco.
Qui sotto, la prima selezione di alcuni brani significativi, raffrontabili con la bibbia sull’argomento, Buchi ed altre superficialità, di cui si possono leggere qui alcuni estratti.


-Per esistere deve esserci qualcosa, cioè deve esserci materia intorno
-Se non ci fosse materia sarebbe tutto buco

Finestra sul mondo, un buco è ciò che mette in contatto una persona con la verità nuda e cruda. (…) Sono entità astratte che non sono fisicamente percepibili ma possono essere creati e distrutti a piacimento.

-Il peggior nemico del buco è il tappo.

Senza il buco perderemmo la maggior parte dei piaceri della vita, o meglio non potremmo vivere. L’esistenza degli esseri viventi si basa sull’esistenza del buco.

(Senza buco) tutta la comunicazione sarebbe impossibile, così come sarebbe impossibile avere relazioni (di qualsiasi tipo!) con altre persone.

Il buco è una parte di materia mancante delimitata da materia esistente.

Il buco è una qualsiasi deformazione di una superficie piana, dalla forma tendenzialmente circolareggiante, che interrompe la continuità della superficie stessa. (…) Come facciamo a percepire la forma di qualcosa che non è materia? (…) La forma che identifichiamo è quella che l’assenza di materia proietta su ciò che si trova dietro, ad esempio, un foglio.

Il buco alla fine non è nient’altro che un pezzo di vuoto accerchiato.

Sono particolari alcuni buchi nei quali si sovrappongono più buchi; ad esempio quando entriamo nel buco dell’entrata del tunnel e siamo già dento ad una macchina in cui siamo entrati attraverso un buco.

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