sabato 27 gennaio 2007

Quadrati & pecore

La discussione su "Flatlandia", in terza, non è stata granché appassionante; probabilmente è vero che –a volte– trattare anche le cose più interessanti a scuola rischia di renderle poco avvincenti.
È per questo che quasi mi dispiace di aver citato, en passant, "Ma gli androidi sognano pecore elettriche?", il romanzo di Philip K. Dick che, a mio modesto avviso, tutti dovrebbero trovare il modo di leggere, prima o poi.

mercoledì 24 gennaio 2007

Terza prova

Nella cartella di quinta, gli esiti della seconda simulazione (notevolmente migliori rispetto a quelli dell'orale...).

martedì 23 gennaio 2007

Discussioni

Se ne parlava stamane in terza:
il parere meglio scritto e più completo sulla situazione attuale in merito alla liceità o meno di scaricare liberamente software protetto;
il link dal sito dell'Ansa è sparito; si trattava comunque di un tizio che al casino era andato a rubare "un gettone che rappresenta una determinata somma di denaro, usato per fare le puntate" (e il titolo era: "ruba un gettone che rappresenta una determinata somma di denaro, usato per fare le puntate")

domenica 21 gennaio 2007

Qualcosa non torna

Suggerisco la lettura comparata di queste due notizie, eloquenti testimoni (a mio modesto avviso) della schizofrenia legislativa che ci (= noi italiani) distingue.
Secondo la Corte di Cassazione è lecito scaricare file protetti basta non usarli a scopo di lucro;
d'altra parte, dal primo gennaio chi fa fotocopie di testi protetti deve marcarle.

sabato 20 gennaio 2007

Commissioni & Commissari

Il sito del Ministero della Pubblica Istruzione conferma che, anche per gli Istituti Sperimentali (e, nello spercifico, il nostro), la composizione delle Commissioni Esaminatrici è simile a quella dei corsi tradizionali.
Ok, inizia il lungo cammino della nuova maturità (che merita la sua bella etichetta nel blog, "maturità07").

Lettera

Trovata ieri, 19 gennaio '07, sulla pagina delle "Lettere al Corriere"; discutibile...

Qualità e carisma
Caro Romano, mi riferisco alla sua risposta sulla qualità degli insegnanti. Da persona coinvolta (e perciò, forse, non troppo obiettiva), credo che né la cultura, né la capacità espositiva, né lo studio di tecniche didattiche tra le più avanzate fanno sì che un docente sia «di qualità», se non nei licei classico e scientifico dove, presumibilmente, l'utenza è portatrice di un grado di capacità intellettuale medio-alto e di un certo interesse per il lavoro concettuale che alleggerisce la fatica relazionale del lavoro in classe.
Nelle altre scuole contano la simpatia e la comunicativa personale del professore, oltreché la sua salute fisico-mentale di fronte al disinteresse dei ragazzi. Per fare l'insegnante ci vuole carisma personale, «appeal» direbbe un inglese, cosa che non tutti i docenti, pur preparati, possono avere. Poiché, avvelenati dalla sapientissima falsa naturalezza dei presentatori tv, i nostri ragazzi valutano emotivamente che se il professore sarà divertente e non farà sentire loro la fatica, saprà fare il suo mestiere, e quindi per i ragazzi sarà di qualità.
Se invece li richiamerà al fatto che lo studio è un lavoro che esige applicazione e pretenderà che lavorino, ma non sarà dotato di alcun carisma, sarà un docente che non saprà fare il suo mestiere e per i ragazzi non sarà di qualità. Lo rispetteranno ma sul piano didattico figurerà come un incapace, perché i ragazzi non lavoreranno perché non entusiasti. Non so quale campionatura ministeriale potrà tenere conto di questo.

Livia Perego , livia.perego@fastwebnet.it

venerdì 19 gennaio 2007

Simulazioni

Non male la simulazione dei colloqui della maturità che abbiamo fatto stamattina.
È vero, alcuni correttivi sono opportuni: aspettare la nomina, da parte del ministro, dei commissari esterni, così da rendere il più vicina possibile alla realtà l’esperienza dei candidati e, soprattutto, posticipare l’estrazione dei fortunati vincitori dell’esperienza per garantire un più generalizzato e proficuo ripasso. Ma le cose, questo primo anno, sono andate così.
Ho fatto da esaminatore in un'altra classe; beh, è consolante sapere che anche “al classico” ci si impalla, ad esempio, su endecasillabi e sonetti. E io che pensavo di essere l’unico a non essere riuscito a far digerire bene ‘ste cose ai miei alunni… Quanto a loro, ammetto di essere un po’ in tensione; sono il coordinatore di classe ma non ho ancora ritirato le schede con la valutazione; cerco di immaginare come possano essere andati, facendomi un’idea dai commenti che ho sentito dai colleghi e dagli spezzoni di interrogazione che ho scorciato. Ho avuto la percezione, in quei momenti, del “distacco” che è insito in ogni esame, della “emancipazione” che ogni alunno conquista rispetto a chi gli ha (o meglio, avrebbe) dovuto insegnare qualcosa; in sostanza, m’è parso di veder anticipata, in qualche modo, la fine dei tre anni che si sono passati, con alterne fortune, insieme. Ci sarà modo, tornando al lavoro quotidiano, di dimenticare per un po’ questa sensazione, almeno da parte mia. Al momento, per davvero, i miei complimenti preventivi a chi s’è smazzato questa fatica, s’è presentato a scuola e ha provato cosa significa studiare “in abbondanza”. A tutti gli altri (ed in particolare all’anonimo commentatore del post precedente, che dichiara la sua sfrenata passione per la Commedia di Dante) l’augurio perché questa prova possa essere servita per prendere le giuste misure riguardo alle cose che ancora ci sono da fare. E, per me, la speranza che di aver esaurito l’agitazione che in ’sti giorni ho avuto addosso. È normale, credo, essere abbastanza in tensione quando si devono affrontare degli esami, simulati o veri che siano; lo è un po’ meno se la tensione ti assale e tu non sei il candidato, ma il prof…

mercoledì 17 gennaio 2007

Certezze

Sono davvero l'unico, al momento, sicuro di fare la maturità, anche quest'anno...
Beh, dai: la compagnia promette bene


PS: sulle dichiarazioni ministeriali di "rinnovata serietà" dell'esame, no comment

sabato 13 gennaio 2007

Black out

Strano questo silenzio del blog...
Ma è stata una settimana un po' strana, un po' carica, un po' folle e piuttosto tirata.
Finita, o quasi, ci sarà modo di rifarsi, magari ritornando a scrivere delle solite cacchiate o sistemando programmi ed altro per le prossime simulazioni di esami (scritti ed orali) che costellano la settimana di quinta...
Quarta e terza sono uscite, indenni la prima e piuttosto ammaccata la seconda, dai test di inizio secondo trimestre. Vediamo di, rispettivamente, continuare e sistemarsi.

venerdì 5 gennaio 2007

«Per alcuni fisici teorici l'universo è una varietà con 11 o forse 13 dimensioni»


«In geometria vi sono molti ambienti tridimensionali, diversi da quello in cui viviamo: prendono il nome di varietà tridimensionali. Per i matematici una questione centrale è quella di classificarle. In particolare è importante capire quando una varietà tridimensionale sia una sfera. La congettura di Poincaré dice che una varietà tridimensionale è assimilabile a una sfera se (e solo se) ogni curva chiusa tracciata su di essa può contrarsi ad un punto, in modo continuo e senza strappi. Le varietà che godono di questa proprietà si dicono semplicemente connesse. Dunque la congettura di Poincaré asserisce che ogni varietà tridimensionale compatta semplicemente connessa è assimilabile a una sfera»
Un paio di citazioni da Il Corriere della Sera di oggi, 5 gennaio 2007; dedicate a chi non ha (per ora...) apprezzato Flatlandia.

PS: e, dal romanzo di Abbott, pare stiano anche preparando il film: www.flatlandthemovie.com

giovedì 4 gennaio 2007

Spigolature

Sto leggendo i saggi brevi/articoli di giornale che gli alunni di terza mi hanno consegnato prima di iniziare le vacanze di Natale. Mi pare interessante condividere questi passaggi (le presentazioni sono mie; l'argomento era "Notturni").

quando si dice "professionalità"
per una rivista specialistica
Breve trattazzione sulla tematica della notte e sul significato della luna per poeti e scrittori

sempre dallo stesso saggio
Alla luna non viene quindi più attribuita la semplice definizione di satellite terreste, ma diventa una specie di divinità o immagine superiore a cui rivolgere domande per non avere risposte o complesse considerazioni e ragionamenti.

è tutta un'esondazione
In realtà, non è l’agglomerato di polveri e roccia che orbita simpaticamente attorno al nostro pianeta regalandoci fenomeni quali maree e mestruazioni ad essere volubile come Paris Hilton, bensì lo sono gli uomini e le donne, specie coloro i quali sono attraversati da turbini di emozioni così intensi da non poter essere contenuti nelle rispettive anime (cfr. The Noose, Offspring) e da costringerli a riversare, più che fissare, su carta la propria miseria o incontenibile felicità.

mercoledì 3 gennaio 2007

La befana porta...

...nella cartella di quinta, raggiungibile dal link a lato, i risultati completi ed ufficiali della prima simulazione di terza prova. La prossima volta il coordinatore di classe si impegna a farli avere con maggior celerità :-)