giovedì 26 gennaio 2012

Incipit

M'è sembrato di percepire un certo interesse, stamattina, nell'esame degli incipit dei romanzi che abbiamo analizzato per comprendere le strategie narrative (più o meno subdole) degli autori. Li ho riportati nel file in cartella, per chi volesse fare qualche approfondimento.

domenica 22 gennaio 2012

I Viceré

È stata un'avventura, che non per tutti ha portato ai risultati sperati, la lettura integrale de I Viceré di De Roberto, un'esperienza nuova per una mia quinta superiore. C'è invece chi ha saputo appassionarsi alle vicende, inseguendo l'autore nei suoi percorsi innovativi per la presentazione di un quadro sociale in forte disfacimento e in grado di anticipare il «Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi!» del Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa con le parole finali di Consalvo
La storia è una monotona ripetizione; gli uomini sono stati, sono e saranno sempre gli stessi. Le condizioni esteriori mutano; certo, tra la Sicilia di prima del Sessanta, ancora quasi feudale, e questa d'oggi pare ci sia un abisso; ma la differenza è tutta esteriore. Il primo eletto col suffragio universale non è né un popolano, né un borghese, né un democratico: sono io, perché mi chiamo principe di Francalanza. Il prestigio della nobiltà non è e non può essere spento [...]. Il nostro dovere, invece di spezzare le nuove leggi, mi pare quello di servircene!
Ecco, insomma, per chi ha apprezzato e per chi invece non ha del tutto compreso il romanzo, un suggerimento davvero caldo: le pagine 31-79 del saggio di Vittorio Spinazzola, Il romanzo antistorico, liberamente accessibile su Liberliber, sono di vero aiuto per comprendere appieno la profondità dell'opera. Nelle pagine precedenti, altrettanto interessanti, è impostato il raffronto tra I Viceré, I vecchi e i giovani ed Il Gattopardo. Davvero una bella lettura.