Sto sistemando studio e magazzino; saltano fuori piacevoli ricordi. Qui sotto, un tentativo di quartina, una doppia quartina e un sonetto. Roba di qualche anno fa...
L’unica idea che mi invade la mente
ogni qualvolta mi alzo la mattina
è il pensiero di te, mia regina;
tu che sei unica, sola, splendente.
(Pietro, Tommaso, Roberto C., Gabriele, Carlo)
La neve cade come foglie morte
sull’asfalto freddo della sera
ormai è chiara la nostra sorte
nessuno mai più non ispera
seguendo i tuoi occhi
nel rigido clima invernale
finiti dell’amore i rintocchi
capii che questo faceva male.
(Ivonete, Nicolò, Chiara, Roberto, Simone)
Quant’amor m’infonde in cor
di tanto gaudio colmi istanti
rimembrar quand’ancor né sì distanti
consumammo il nostro primo amor
ma come può la mente mia scordar
che Destino volle in tristo dì
che a mo’ di angelo lei partì
lasciando solo e mesto me sognar
come una primavera senza fiori
come mirar un cielo senza sole
così la vita mia si consuma
in attesa di quei dolci ardori
riprovare e se il fato vuole
batte forte il cor mio ch’ancora ama.
(Matteo, Umberto, Veronica, Massimo)
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