giovedì 6 luglio 2006

Examinanda 6.0

Via, si iniziano le danze anche per la quinta A.
Marco R. parte dagli scapigliati, in letteratura ed in arte, passa alla svolta linguistica tra primo e secondo Heidegger (s’è sentito anche parlare di "tradizione di dimenticanza dell’essere a favore dell’oblio dell’esistente"), aspetta – invano – Godot e, con un balzo felino, tratta di tessuti epiteliali e trapezoidi.
Giorgio inizia con la prima guerra mondiale, il suo personale conflitto poi si esplica con il materialismo storico e dialettico di Marx, tende a riprendersi analizzando la poetica (e, quindi, in un certo qual modo, la filosofia della composizione) di Ungaretti. Poi ritorna gli antichi amori: la prima guerra mondiale e la letteratura inglese; Cristo che si ferma a Bruxelles (ed entra a Eboli?), passa a un cuore in cui destra e sinistra sembrano interscambiabili (allusioni politiche?) e termina sulle derivate.
Alessandro entra tra fasci muscolari e doping, prosegue con la presentazione della respirazione cellulare e, grande volo, si interroga sul significato geometrico di una funzione. Il sapere debole, però, lo trova di fronte a sé con Kuhn e Popper, due tizi che sembrano sconosciuti. Ci si risolleva con a questione della morte in Heidegger e, cambiando materia, in Schiele. Finale teatrale: Osborne e Pirandello, cha dà l’avvio a una disquisizione su matrimonio e trappola (anche in Pascoli e Svevo). No comment su Apuleio.
Marco Sb. riprende la prima guerra mondiale, con date e dati. Va avanti con Wittgenstein per tracciare poi un rapido panorama su Heidegger e l’esistenzialismo. La letteratura della potenza in d’Annunzio e i Futuristi, (quella de)gli sconfitti in Verga. Goya e la guerra; Joyce e l’Ulisse, 2 parole 2 sul Satyricon di Apuleio e chiusura (argh…) tra Lagrange e il limite della funzione in un punto.
Marco Se. cambia guerra: parte dalla seconda. Si allaccia a Quasimodo e toppa sui riferimenti ai salmi (notare, per chi conosce il candidato, la paronomasia). Scorcia gli epigrammi (distici elegiaci), entra in Freud e, su richiesta del prof, omette di presentare la fase anale. Caravaggio e Munch; Dickens, chi era costui?, l’età vittoriana e recupero carpiato della fase anale con una trattazione sull’intestino. Guarda caso, il retto come ultimo argomento della giornata.
Domani, una certa simmetria: 2+1+2. Tocca a Gaia & Valentina, Giacomo A., Alessia & Sara.

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