È di Gianluca il sonetto sotto riportato; altro frutto del megariordino dello studio.
È nato un fiore dentro il mio cuore
fragrante giglio in codesto maniero.
Lesto così impetuosamente Amore
par sopraggiungere come un destriero.
Ma l’inverno spegne il piccolo fiore,
in lenta pace il corpo fa severo:
tranello del manto senza colore.
Nemmeno il sole muterà l’austero.
Or solo sono e guardo al cuore dentro:
felice lapide di un dì remoto
ivi in un angolino io ritrovai.
Ora ricordi ritornano al centro
de la mente a colmare il grande vuoto
lasciato quando Cupido fè guai.
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