martedì 19 aprile 2005

Bertoldo, Bertoldino & Cacasenno

Visto che il racconto, solo accennato stamattina in terza, ha ottenuto un inspiegabile successo, posto il link per la lettura completa del romanzo (riservato a persone di stomaco forte*).

E, se qualcuno riuscisse a procurarsi il film di cui si parla qui e qui, magari potrebbe fornire l'occasione per vederlo poi insieme in classe (dato che siamo da poco dotati di magnifica tv).

* un assaggio dall'inizio della narrazione
Fattezze di Bertoldo.
Prima, era costui picciolo di persona, il suo capo era grosso e tondo come un pallone, la fronte crespa e rugosa, gli occhi rossi come di fuoco, le ciglia lunghe e aspre come setole di porco, l'orecchie asinine, la bocca grande e alquanto storta, con il labro di sotto pendente a guisa di cavallo, la barba folta sotto il mento e cadente come quella del becco, il naso adunco e righignato all'insù, con le nari larghissime; i denti in fuori come il cinghiale, con tre overo quattro gosci sotto la gola, i quali, mentre che esso parlava, parevano tanti pignattoni che bollessero; aveva le gambe caprine, a guisa di satiro, i piedi lunghi e larghi e tutto il corpo peloso; le sue calze erano di grosso bigio, e tutte rappezzate sulle ginocchia, le scarpe alte e ornate di grossi tacconi. Insomma costui era tutto il roverso di Narciso.

Nessun commento: