suggerisco la lettura dell'ultima fatica di Paola Mastrocola; una bella bella storia che (lo testimonio per esperienza personale) si consuma in un mezzo pomeriggio ma che resta dentro molto molto di più.
Quando uno nasce, non sa chi è. E se non c'è nessuno che glielo dice, la vita diventa una bella complicazione. Lei, per esempio, non sapeva chi era, perché quando era nata, la notte di Natale, rotolando giù dal camion di Jack il Camionista, si era ritrovata completamente sola e aveva scambiato per sua madre una pantofola di pelo. Una calda pantofola accogliente, dentro la quale si era accoccolata sognando di non essere ancora nata. In fondo, era contenta di avere questa mamma. E tutto sarebbe rimasto per sempre così, se non avesse avuto il desiderio di conoscere il mondo e sulla sua strada non avesse continuamente incontrato qualcuno che le chiedeva: "Che animale sei?" "Una pantofola" aveva risposto a George Castor e lui l'aveva guardata stupefatto. "Un castoro" aveva detto a Poltron Strel e lui aveva preso a volteggiarle intorno nel suo mantello nero. Finché un giorno, dopo tanti incontri e tante avventure, si ritrovò alla scuola della maestra Tolmer, che aveva una profonda convinzione, e cioè che tutto a questo mondo passa, anche le domande. E lì scoprì la verità. Fine della storia? Neanche per sogno. Perché sapere chi siamo è bello, è un pensiero che ci dà sollievo. Ma nel nostro mondo, una volta entrati, non è detto che ci sentiamo davvero bene. Occorre molta immaginazione, e qualche buon amico, e magari un Lupo Solitario che si innamora di te...
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