Una bellissima frase di H. Bergson, che ci permette di avere consapevolezza della nostra "pienezza di esistenza" (e che, in questo scorcio di fine ferie, ci consente di far sopravvivere la memoria/esperienza delle vacanze).
La nostra esistenza attuale man mano che si svolge nel tempo viene così replicata da un'esistenza virtuale, da un'immagine speculare. Dunque, ogni momento della nostra vita presenta due aspetti: è attuale e virtuale, percezione da un lato e ricordo dall'altro. Esso si scinde nell'attimo stesso in cui si pone.
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