domenica 10 ottobre 2010

Tentare l'impresa

Guerra e pace, da leggere, per fine anno.
Il giusto proposito per compensare i flussi di byte con cui convivo giornalmente; un bel fiume di parole, da gustare con lentezza.
Farò sapere.

Esperienze

Dalla poltrona di casa, di fronte al televisore ma quasi in posa da triclinio; dal letto ieri sera, con una serata finita presto quanto a interazione reale e proseguita ad oltranza sul versante digitale; girando per casa e in parte per il giardino, grazie alla copertura wifi nonostante qualche angolo ancora cieco (ho prestato l'airport al nipote perché possa sperimentare a casa sua l'esperienza della rete...) che presto sarà coperto; beh, direi che ci sono molti aspetti che rendono intrigante l'uso dell'iPad.
Ne avevo sentito parlare, finora; posso esserne testimone diretto, ora.

martedì 28 settembre 2010

Discutendo dei prodigi della retorica

Segnalo che nella cartella di quarta, rinnovata, compaiono due bei pezzi (lessico giornalistico, s'intende...) che evidenziano significativamente come grazie alle parole ci si può arrampicare sui vetri o sbeffeggiare una "vittima"...

venerdì 17 settembre 2010

30 anni fa...






Presentando a genitori ed alunni delle prime, in questi giorni, il percorso scolastico che sta per iniziare, con un qualche sforzo mi sono riappropriato della "vecchia" terminologia: tornano anche a Treviglio, "ai Salesiani", la IV e la V ginnasio, dato che la sperimentazione se ne va progressivamente in soffitta e che la denominazione del "nuovo" liceo riprende un che dell'aulica tradizione.
Poi faccio quattro conti e, se è vero che dovremmo organizzare coi compagni di un tempo il ritrovo a 25 anni dalla maturità, per chi, come me, ha avuto un percorso "lineare" significa che sono trascorsi trent'anni dall'inizio di quella avventura... Giro su Facebook e ritrovo in serie le foto della mia classe (non usava ancora appenderle nei corridoi...); aver fatto 4/5 giorni di assenza in tutto il quinquennio (di cui tre per i "tre giorni" della selezione militare, come si usava ai tempi...) ha garantito che fossi presente al momento dello scatto. Lascio agli album di Facebook i commenti alle singole foto; per me è un piacere rivederle in questi giorni in cui sta iniziando di nuovo un anno scolastico; qui, tutte in fila, mi fanno ripensare con un po' di nostalgia a quei momenti. Ho la fortuna di esserci rimasto, a scuola, e di aver condiviso e poter condividere da prof con altri alunni (in genere, evitando le foto di classe...) tanti momenti, talvolta essendomi sentito una sorta di compagno di classe molto molto cresciuto. Scrive Domenico Starnone, autore che di scuola se ne intende, che «tra tutti i ripetenti, l'insegnante è il più ripetente di tutti»; credo sia vero, e credo anche che possa essere piacevole, questa ripetenza sempre rinnovata.

giovedì 9 settembre 2010

Sulle unità orarie da 60 (nooo!), 55 e 50 minuti

Contattato in questi giorni da alcuni alunni sulle modifiche all’orario scolastico, cerco di rispondere in breve alle domande di chiarimento che mi sono pervenute.
La scansione oraria di quest’anno tiene conto di alcuni vincoli:
1) l’avvio delle classi “riformate”, in cui il carico orario è ben diverso rispetto agli anni precedenti e che devono convivere con chi è già al secondo, terzo, quarto o quinto anno;
2) la volontà di non imbarcarsi nella logica del “passiamo tutte le ore a 60 minuti”, come è successo in molte scuole, che avrebbe comportato la necessità di rientri pomeridiani per tutti, viste le 33 ore settimanali di lezione;
3) l’intenzione di evitare lezioni al pomeriggio, anche per il professionale, così da dedicare questi tempi allo studio o ai corsi integrativi
4) l’obbligo di rispettare, nell’anno e nel quinquennio, la quantità di ore che la normativa (resa più stringente in termini di rispetto delle “ore da 60 min…”) prevede perché il corso possa essere conforme alle richieste.
Abbiamo cercato di cambiare il meno possibile e di impattare sulla prassi consolidata nella misura più dolce; la sesta ora del mercoledì consente di chiudere il quadro delle 29 ore al venerdì e di liberare le prime liceo; le cinque e quattro unità orarie del sabato a 55’ permettono di “recuperare” minuti preziosi che per garantire il monte ore annuale; la settimana scolastica si “alleggerisce” progressivamente, almeno in termini quantitativi, sul finire della settimana, dando modo di operare – si spera – un più efficace recupero per la successiva.
Non è l’orario perfetto, di sicuro, ma crediamo sia la soluzione più vicina alla prassi di questi anni (caratterizzati dalla "scuola lunga", con le 33, 34 o 36 ore che si potevano affrontare solo con "unità orarie" da 50', a meno di voler portare la brandina a scuola...) e, al contempo, rispettosa di tutti i vincoli imposti. Il confronto e la pratica durante quest’anno ci permetteranno di verificare i correttivi da apportare per il futuro.

Chi abbandona è abbandonato

Senza maestri che appassionino restano le «vogliuzze»

«Tutti vogliono le stesse cose, tutti sono eguali. Una vogliuzza per il giorno e una per la notte: salva restando la salute. "Noi abbiamo inventato la felicità" – dicono e strizzano l’occhio. Io ho conosciuto persone nobili che hanno perduto la loro speranza più elevata. E da allora calunniano tutte le speranze elevate. Da allora vivono sfrontatamente di brevi piaceri e non riescono più a porsi neppure mete effimere. Perciò hanno spezzato le ali al loro spirito: che ora striscia per terra e contamina ciò che rode... Ma, ti scongiuro: mantieni sacra la tua speranza più elevata!». A leggere queste parole di Nietzsche si rimane sbalorditi: aveva previsto la chiusura della mente borghese e la sua rinuncia alla vita.

Nessun uomo è un’isola e, parafrasando il poeta, si può dire lo stesso di uno studente che abbandona la scuola. Se abbandona, non fallisce lui solo, ma la scuola come relazione: genitori-insegnanti-studenti. I dati parlano chiaro, negli ultimi cinque anni uno studente su tre dell’ultimo quinquennio non arriva al diploma; nell’ultimo anno il 20% ha abbandonato il liceo e il 44% gli istituti professionali. La scuola dovrebbe essere, attraverso la cultura e il lavoro manuale, un trampolino di lancio per la scelta professionale più adeguata. Quello che posso dire, da professore, è che molti abbandonano perché la scuola appare loro inutile per ciò che vogliono essere e fare nella vita.

Durante un’estate da liceale squattrinato lavoravo in un cantiere come aiuto di un manovale: «Sei fortunato – mi ripeteva – perché puoi studiare: se potessi, io tornerei indietro». La scuola dell’obbligo non obbliga a rimanerle fedele perché non riesce a obbligarti: solo gli amori veri e grandi "obbligano" alla fedeltà. I ragazzi che si disperdono spesso non hanno trovato docenti in grado di appassionarli. Eppure la scuola dovrebbe essere un "andare a bottega": scoperta e incoraggiamento dei talenti personali per opera di maestri. Ho incontrato, con l’occasione del mio primo libro, studenti di tutte le città e percorsi. Ho trovato ragazzi di istituti tecnici affamati di letture, ben sapendo che avrebbero fatto l’elettricista, l’idraulico, l’informatico. Tutto merito di professori appassionati ai loro alunni, capaci di accendere nei ragazzi, attraverso la cura del pezzo di mondo loro affidato, lo sguardo su una vita più grande, più piena, più ricca.

Molti ragazzi abbandonano perché tanto un lavoro si trova: si guadagna subito e si realizza l’orizzonte ristretto delle «vogliuzze». Manca loro uno sguardo di più lunga gittata. Gli adulti descritti da Nietzsche riescono a spegnere quello sguardo, perché hanno rinunciato loro stessi a una vita più grande. Anche loro si accontentano del tutto e subito. Se i ragazzi non leggono libri, è perché gli adulti accendono la tv, invece di prendere in mano un libro. Se i ragazzi abbandonano la scuola, è perché gli adulti della scuola non sono interessati a loro. La crisi dei giovani è crisi di maestri. Io conosco centinaia di maestri capaci di provocare la nostalgia del futuro, provocando (chiamandole alla luce) le risorse migliori degli studenti. Di contro ci sono docenti che odiano i loro studenti, li umiliano e condannano all’abbandono, non solo della scuola, ma di sé stessi.

Nietzsche sferzava i benpensanti che trasformavano la felicità in vogliuzze e benessere, gli stessi che hanno criticato queste parole: «Allo stesso tempo la gioventù rimane comunque l’età in cui si è alla ricerca della vita più grande. Se penso ai miei anni di allora: semplicemente non volevamo perderci nella normalità della vita borghese. Volevamo ciò che è grande, nuovo. Volevamo trovare la vita stessa nella sua vastità e bellezza». Le ha pronunciate Benedetto XVI, qualche giorno fa. Nietzsche e il Papa sembrano d’accordo. Esiste un terreno sul quale la scuola sta mancando e non è questione di ideologie, ma di amore all’uomo. Nella scuola è dei docenti – alleati ai genitori – il compito di trasmettere una vita più grande e nuova attraverso le loro ore di lezione.
Alessandro D’Avenia su L'Avvenire dell'8 settembre 2010

martedì 31 agosto 2010

"I Barbari" di Baricco – un gran bel sequel...

Ho davvero trovato illuminanti alcune considerazioni che Baricco scrisse nel suo saggio su "I Barbari", tanto che ne ho consigliato la lettura (e ci abbiamo discusso sopra un po'...) con qualche classe degli anni passati; c'è un sequel, altrettanto interessante, pubblicato sul numero di settembre di Wired.
Io ci suggerisco, caldamente, un salto.

ps: l'articolo è disponibile anche sul sito di Repubblica

lunedì 16 agosto 2010

Per nonne & mance...

La tradizionale pagina de L'Eco di Bergamo con le "testine" (termine tecnico) dei maturati 2010 è stata pubblicata ieri, 15 agosto; perché non tutte le nonne sono passate in edicola (e se lo sono, ma abitano nel milanese, non hanno trovato l'Eco), la lascio in pdf nella cartella di quinta. I nipoti la possono stampare e farne l'uso che ritengono più opportuno...

giovedì 5 agosto 2010

Un'onda durata un anno

Spiace vedere questa notizia: Google Wave chiuderà a dicembre e, progressivamente, verrà abbandonato.
Ci abbiamo costruito un po' di lavoro in terza, lo scorso anno, con qualche difficoltà tecnologica ma con un po' di entusiasmo e passione... Meglio iniziare a pensare subito a qualcosa di nuovo...

domenica 1 agosto 2010

Visti da vicino

Entrare da soli nella Cappella Sistina e vedere (quasi) ogni particolare...
È possibile, senza muoversi da casa, da qui.
Grandioso!

sabato 17 luglio 2010

Vita, si uti scias, longa est.

È pubblicata su L’Eco di Bergamo di stamattina una interessante intervista di Francesco Mannoni a Marco Niada, autore di Il tempo breve (Garzanti, pagine 183, euro 12); ne riprendo un paio di passaggi.

1) sull’accelerazione del tempo
«Le grandi tappe che hanno impresso accelerazione al tempo sono state tre: l'orologio meccanico, la macchina a vapore e Internet. Il primo, nato a cavallo del 1300, ha creato l'ora eguale e quindi ha permesso di misurare anche la notte, coadiuvato dalle clessidre a sabbia che hanno permesso una sotto-segmentazione delle ore. L'orologio ha raggiunto una precisione al secondo attorno al XVIII secolo, in tempo per l'arrivo dell'invenzione seguente: il treno a vapore. Questo, con tutti i derivati successivi, automobilistici e aerei, ha accelerato talmente la velocità degli spostamenti da portare alla cancellazione dell'ora locale e a una crescente standardizzazione del tempo con la divisione in meridiani. Internet ha dato il colpo fatale, con il virtuale azzeramento della relazione tra spazio e tempo, che ci permette di essere assolutamente ubiqui e gestire la giornata a piacere, conservando messaggi a cui rispondere in tempi successivi o rispondendo in tempo reale indipendentemente dal fuso orario in cui ci troviamo. Internet viaggia quasi alla velocità della luce e ci permette ormai di operare nel business "alla velocità del pensiero"».


2) sulla nostra nuova (in)capacità di gestione del tempo
«Con l'arrivo dei telefoni intelligenti e Internet il nostro tempo privato è sempre più mescolato a quello del lavoro, dato che non riusciamo più a porre barriere agli stimoli che ci arrivano dall'esterno. Dunque siamo sempre più eterodiretti ed eterogestiti nostro malgrado. I network sociali come Facebook e Twitter, le informazioni 24 ore su 24, gli sms, le telefonate degli amici ci tengono in uno stato di eccitazione continua anche fuori dal lavoro. A questo punto tutto diventa estremamente difficile perché, anche se riuscissimo a mantenere un controllo delle nostre priorità, potremmo essere percepiti dagli altri come pigri, maleducati o arroganti. Internet obbliga a una disponibilità assoluta verso il prossimo, come l'allattamento a piacere dei neonati».

Tornano alla mente le parole di un classico, con cui è spesso faticoso confrontarsi (in sede di esame di maturità) ma che ha offerto, nel De brevitate vitae, elementi inetressanti di rilessione: "Vita, si uti scias, longa est. Exigua pars est vitae qua vivimus. Ceterum quidam omne spatium non vita, sed tempus est" (La vita, se la si sa impiegare (bene), è lunga. Esigua è la parte di vita che viviamo. Tutto il resto dell'esistenza non è vita, ma è tempo). Me ne accorgo anch'io, quando mi prendo il tempo per superare la concitazione dei giorni appena trascorsi, quando riesco ad uscire dalla galleria degli "occupati" (sempre senecanamente parlando) e (ri)trovo il tempo per tornare a scrivere qualcosa sul blog; c'è bisogno di un po' di slow-thinking, di tanto in tanto...

ps: e prendo l'occasione per tornare a suggerire questo libro di S. Kern, davvero un capolavoro, a mio avviso...

domenica 11 luglio 2010

Le letture per la terza - chiarimenti

Anticipo un'eventuale terza richiesta di chiarimenti e preciso che sono da leggere i tre volumi indicati (Baudolino, L'Orlando Furioso raccontato da Italo Calvino e Il bar sotto il mare) oltre a uno dei tre libri dell'Eneide segnalati (secondo, quarto o sesto) e reperibili nella cartella di terza.
Mi chiedo: ma erano così poco chiare le indicazioni date?

lunedì 28 giugno 2010

Bella consolazione

Ci sono classifiche, in questo tempo di recessione, che danno l'idea che l'Italia sia comunque una grande potenza mondiale...

sabato 26 giugno 2010

Promesse

Avevo anticipato, l'ultimo giorno di scuola, che avrei lasciato a fanciulle e fanciulli di quinta un racconto come "viatico" per la loro uscita dal Liceo; non sono riuscito a portarlo per la sera della cena di classe, recupero adesso postandolo nella apposita cartella. È il mio "messaggio nella bottiglia", sperando che possa far piacere a ciascuno dei destinatari.
Un arrivederci ai giorni dei colloqui (e non solo...).

mercoledì 19 maggio 2010

Purgatorio - I passi finali

Usciremo dal Purgatorio dantesco con un giretto veloce veloce sui seguenti argomenti e testi:

1) Ordinamento morale, struttura e “leggi” del purgatorio
2) testi:
10, 1-45; 97-139
11
16, 1-129
17, 82-139
19, 1-75
21
22
24, 19-24; 40-81
26, 52-93; 115-148

Lucrezio - Articolazione del lavoro

Rispondendo alle pressanti richieste, informo che il lavoro da predisporre consiste principalmente nei seguenti punti:
1) individuazione del passo scelto
2) esposizione dei contenuti argomentativi che Lucrezio apporta per giustificare la sua (o di Epicuro…) posizione filosofica
3) valutazione (personale!) dell’efficacia argomentativa del brano (eventualmente, inquadrandolo all’interno del contesto di riferimento)
4) (se possibile) valutazione comparata dell’efficacia delle traduzioni utilizzate per l’analisi del passo

E’ necessario pertanto che il lavoro sia strutturato, per la consegna, secondo il seguente schema minimo:
1) presentazione del passo ed esposizione dei principali contenuti argomentativi
2) valutazione dell’efficacia
• (eventuale) confronto tra l’efficacia delle traduzioni utilizzate
3) bibliografia consultata


Per la bibliografia invito a seguire il seguente schema:

NOME COGNOME, Titolo, Editore, città anno.
Citazioni da enciclopedie: NOME COGNOME, titolo o voce, in enciclopedia, editore, città anno, vol., pagine.
Citazioni da raccolte: NOME COGNOME, titolo del pezzo, in NOME COGNOME (a cura di) Titolo della raccolta,editore, città anno.
Citazioni da riviste: NOME COGNOME, titolo dell’articolo, “Rivista” n°, anno, pagine.
Nel caso di numeri monografici: NOME COGNOME (a cura di), Titolo del numero, “Rivista” n°, anno.
Nel caso di siti: NOME COGNOME, Titolo del documento, “Titolo del lavoro” (se disponibile), anno di pubblicazione (se disponibile), url completo tra < >, data del reperimento online tra parentesi

giovedì 13 maggio 2010

booozza

il programma di italiano e latino, in bozza (ultima, spero...), nella apposita cartella

domenica 9 maggio 2010

Latino & pentamestre

Ho depositato nella cartella di quarta le sudate carte (virtuali) prodotte dai fanciulle e fanciulli per verificare le loro abilità saggistiche...

domenica 2 maggio 2010

Petrarca e Boccaccio

Per l'ultimo grande giro di questa terza, il programma completo (e sinteticissimo...) è nella cartella di classe.

martedì 20 aprile 2010

Foscolo e Leopardi

Programma e materiale del giro di quarta incentrato principalmente su Foscolo e Leopardi sono disponibili nella apposita cartella. Poi, ci manca solo Dante :-)

domenica 11 aprile 2010

Tracce per lavori di latino

Nella cartella di quarta le tracce per i lavori di latino, da consegnare esclusivamente via mail entro il 7 maggio prossimo.

Autunnale barocco

Leggo compulsivamente poesia italiana contemporanea e trovo questo bel testo di Angelo Maria Ripellino.

Non si accorgeranno nemmeno di quello che hai scritto.
Getteranno i tuoi versi tra gli stracci vecchi.
Resterai sguattero, guitto,
in questa fiera di gattigrù delle lettere.
Sei un viluppo di piume, una balla di fieno,
carica di gorgheggianti uccellini.
Ma per chi cantano? Chi mai li ascolta?
Merda. Sarebbe meglio scrivere
novelle per pollivendoli, romanzi zuccherini,
storielle piovose, canzoni da balera.
Ma è tardi ormai. Scriverai ancora versi,
questa feccia di vino che nessuno vuole bere.

sabato 10 aprile 2010

Speciosa ed invereconda opinabilità

Nella apposita cartella propone le perle (in rosso) e le correzioni (in blu) del test di stamattina che spaziava tra lessico, analisi grammaticale e figure retoriche...

ps: per i miei alunni di terza "specioso" può significare: scherzoso, speciale, bella apparenza, preciso, speranzoso, non definito, stancante, di poco conto, specifico, insostenibile...

lunedì 5 aprile 2010

Ce la famo?

"SEI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE"
di Luigi Pirandello

Dal 13 al 25 aprile
(martedì 13 e martedì 20 aprile solo alle ore 15,30 per le scuole)

Teatro Carcano – Milano

martedì 30 marzo 2010

Quinta & simulazioni

Dato che in classe me ne dimentico spesso, lascio una nota qui per il calendario delle prossime simulazioni:
giovedì 15 aprile Prima Prova
venerdì 16 aprile Seconda Prova
giovedì 6 maggio Prima Prova
venerdì 7 maggio Seconda Prova
lunedì 10 maggio Terza Prova

sabato 20 marzo 2010

Se niente importa

Ci sono libri che vorrei non aver mai letto ma che, contemporaneamente, mi pentirei se non avessi letto.
Direi che è proprio il caso di "Se niente importa", uno dei volumi più angoscianti/appassionanti che mi sia capitato tra le mani da un po'...
L'autore è una garanzia.

More about Se niente importa

ps: qui, un intervento pubblicato da Repubblica

domenica 14 marzo 2010

Impressione futurista

Nonostante io tratti ogni anno del Futurismo, accennando all'importanza del movimento per il percorso della letteratura italiana, resto sempre stupito di quanto, ancora oggi, le idee di Marinetti e seguaci possano fare presa su generazioni abituate a ben altra forza innovativa. Se poi, com'è successo quest'anno, vedo che c'è chi si appassiona per la descrizione del bombardamento di Adrianopoli (lo Zang tumb tumb che resta nel cuore...) perché non recuperare il file audio per sentirlo letto direttamente dall'autore?

domenica 7 marzo 2010

classici a 7,99 euro

Preannuncia il Sole 24 ore di oggi la prossima uscita in edicola di tre classici; dall'11 marzo le Metamorfosi di Ovidio, dal 18 le Lettere a Lucilio di Seneca e dal 25 il De rerum natura di Lucrezio. Consiglio caldamente Lucrezio a fanciulle/i di terza, visto che ci lavoreremo su un po'; Ovidio sarà l'ultimo autore dell'anno di quarta e, per quanto riguarda Seneca, magari i quintani hanno qualche nostalgia...
Che coincidenze in edicola.

domenica 14 febbraio 2010

Compleblog: 5

Festeggio il quinto anno online del blog, che s'è visto affiancare, crescendo, da facebook, anobii ed altri strumenti di social-networking.

Riguardavo le foto del primo anniversario con un misto di commozione e malinconia: cravatte e camicie perdurano, il nero nei capelli un po' meno...

domenica 7 febbraio 2010

A-vvicinamento alla maturità

Nella cartella di quinta, la bozza del programma di italiano per quest'anno scolastico...
Sottolineo, la bozza!

Figure retoriche

Mescolare Pascoli a Zucchero, Dante a Jovanotti, passando per Foscolo...
Nella cartella di terza il file con le figure retoriche di uso più comune, supportate ed esemplificate con insoliti riferimenti, tratti da un volume che suggerisco.

lunedì 1 febbraio 2010

Concorso CISL “I giovani e la famiglia”

segnalazione per alunne/i di terza, quarta e quinta
Studiando l’evolversi della società, hai appreso che la famiglia da patriarcale è divenuta nucleare mentre ai giorni nostri si parla sempre più spesso di famiglia allargata. Esponi la tua opinione al riguardo riflettendo sul valore di questa istituzione.



consegna file per mail entro il 10 febbraio

sabato 30 gennaio 2010

La Locandiera

Al Carcano, a Milano, il 3 marzo.
Lunedì vediamo in quanti potremo essere.

L'eco dell'onda...

pre-interrogazione

Il file con le domande disponibili al 18 gennaio e la sollecitazione per postare le ultime, mancanti, riposa bel bello nella cartella di terza A.

domenica 17 gennaio 2010

Scossa di coscienza

di Massimo Gramellini

Sconvolto dagli effetti apocalittici del terremoto di Haiti, sono andato in cerca di informazioni per scoprire com’era la vita nell’isola, fino all’altro ieri. Ho appreso che l’ottanta per cento degli haitiani vive (viveva) con meno di un dollaro al giorno. Che il novanta per cento abita (abitava) in baracche senza acqua potabile né elettricità. Che l’aspettativa di vita è (era) di 50 anni. Che un bambino su tre non raggiunge (raggiungeva) i 5 anni. E che, degli altri due, uno ha (aveva) la certezza pressoché assoluta di essere venduto come schiavo.
Se questa è (era) la vita, mi chiedo se sia poi tanto peggio la morte. Ma soprattutto mi chiedo perché la loro morte mi sconvolga tanto, mentre della loro vita non mi è mai importato un granché. So bene che non possiamo dilaniarci per tutto il dolore del mondo e che persino i santi sono costretti a selezionare i loro slanci di compassione. Eppure non posso fare a meno di riflettere sull’incongruenza di una situazione che – complice la potenza evocativa delle immagini – mi induce a piangere per un bambino sepolto sotto i detriti, senza pensare che si tratta dello stesso bambino affamato che aveva trascorso le ultime settimane a morire a rate su quella stessa strada. Così mi viene il sospetto che a straziarmi il cuore non sia la sofferenza degli haitiani, che esisteva già prima, ma il timore che una catastrofe del genere possa un giorno colpire anche qui. Non la solidarietà rispetto alle condizioni allucinanti del loro vivere, ma la paura che possa toccare anche a me il loro morire.

(da La Stampa di venerdi 15 gennaio)

domenica 10 gennaio 2010

Sulla necessità della letteratura...

Suggerisco una riflessione a partire da due ritagli di articoli: l’intervista a Ezio Raimondi, storico e critico della letteratura italiana, pubblicata oggi sul Corriere della Sera e un invertento di Gianni Riotta che su Il Sole 24 ore parla dell’ultimo volume di Jaron Lanier, guru della realtà virtuale.

«La letteratura è in una condizione difficile, ha subìto una sorta di lesione che si traduce quasi in una disfida contro la vita contemporanea, un’epoca che non favorisce la meditazione. Per questo, oggi più che mai è chiamata a trovare un senso in un mondo che vuole un accumulo di esperienze istantanee, mentre la letteratura utilizza la memoria e diventa forte quando l’io torna a chiedersi: chi sono? L’invocazione della letteratura è una sola: facci essere umani, per citare Wittgenstein.»
«…Alla letteratura spetta di parlare di ciò che è invisibile dentro il visibile. La parola della letteratura è a suo modo una rivelazione di noi stessi a noi stessi, una sorta di epifania, una prova cui si è chiamati: creare un universo che prima non esisteva e in cui le risposte sono interrogativi. Ed è da lì, dagli interrogativi, che comincia la dimensione religiosa.»
Intervista a Ezio Raimondi, Corriere della Sera, domenica 10 gennaio 2010 pag. 31

Oggi però Lanier, guru di internet e dei new media, celebre firma della rivista Wired, è perplesso. E nel suo ultimo libro «You’re not a gadget: a manifesto», mette in guardia contro la deriva del web 2.0 con toni preoccupati che fanno applaudire i vecchi professori che si vantano «Io? Io non ho mai usato un computer!». (…) Lanier lamenta l’appiattimento dei contenuti online, che motori di ricerca come Google e l’enciclopedia scritta dagli utenti Wikipedia, importano sulla rete. Mettere ogni giorno insieme, senza alcuna selezione, gli argomenti dei filosofi e le arrabbiature del tizio davanti al cappuccino tiepido, l’analisi economica di un Nobel e lo sfogo del qualunquista di turno, può essere celebrato dagli ingenui alla moda come «open source» e «democrazia di rete». Il pericolo è invece riassunto bene nelle parole del guru Lamier: «I blog anonimi, con i loro inutili commenti, gli scherzi frivoli di tanti video» ci hanno ridotti tutti a formichine liete di avere la faccina su Facebook, la battuta su Twitter e la pasquinata firmata «Zorro» sul sito. In realtà questa poltiglia di informazione amorfa rischia di distruggere le idee, il dibattito, la critica.
Gianni Riotta, “Cara vecchia internet vai sul sito www.verità”, Il Sole 24 ore, domenica 10 gennaio 2010, pag. 1

giovedì 31 dicembre 2009

Onde dantesche (ovvero, i "compiti delle vacanze" per la terza A)

Rileggete i cinque canti dell’Inferno commentati in classe;
individuate per ciascuno di essi un quesito su un argomento che ritenete significativo (dal punto di vista del contenuto, della forma, dell’immagine, o come voi ritenete meglio) e scrivetelo, inviandomi per mail (entro il 10 gennaio) i vostri 5 quesiti.
Scegliete inoltre il quesito che ritenete più significativo e aprite un’onda su di esso, invitando tutti e solo i compagni di classe e me. Il lavoro, compatibilmente con il periodo festivo (ed i noti e più volte stigmatizzati ritardi del prof…) inizia “appena possibile”; spero ci sia modo per ciascuno di partecipare alla discussione su molte delle onde che verranno aperte.
Vediamo cosa succede, confidando nella serietà degli interventi e nel rispetto delle regole di netiquette tipiche delle comunicazioni online.
Un saluto a tutti (e auguri di buon anno).

martedì 29 dicembre 2009

Esercitazioni di tipologia B (Natale 09)

Nelle cartelle di quarta e quinta sono reperibili (sia in formato "doc" che "pdf") i file con le indicazioni per l'esercitazione scritta di italiano (articolo di giornale/saggio breve), da consegnare per il 14 gennaio 2010.
Il file contiene indicazioni operative generali e specifiche per i fortunati assegnatari di recuperi in itinere.
Ricordo a fanciulle e fanciulli di quinta che è da terminare per la metà di gennaio la lettura integrale dei romanzi in via di analisi, I Malavoglia e La coscienza di Zeno.

giovedì 24 dicembre 2009

di vacanze & di compiti

il finale innevvato dell'ultimo giorno di scuola, coi disagi e gli imprevisti capitatici tra capo e collo, ha un po' modificato il mio calendario: i "compiti delle vacanze", che in genere arrivano per via tradizionale, quest'anno verranno depositati solo da queste parti. Si tratta, in alcuni casi, di "suggerimenti di lavoro", in altri di lavori effettivi da consegnare al rientro. Però, visto il mio ritardo, le difficili condizioni atmosferiche, le difficoltà nei trasporti, il fallimento del vertice di Copenaghen, il riscaldamento globale ma, soprattutto, tenendo conto del fatto che le sterminate e verdi praterie del pentamestre aprono a nuovi spazi di libertà, senza l'assillo di uno scrutinio incombente, beh, ci daremo qualche tempo in più. E non penseremo al lavoro il giorno di Natale ed il giorno prima.
I miei auguri a tutti coloro che passano di qua; da Santo Stefano in poi gli elenchi dei "lavoretti", aggiornati classe per classe (e con un pensiero particolare per i fortunati da recupero in itinere).
Auguri!

lunedì 14 dicembre 2009

Neomelodico napoletano

Segnalavamo stamattina in classe come ci siano elementi che rendono accostabili alcune liriche del periodo arcadico alle canzoni di questo filone espressivo.
Il compito è: cerchiamo qualche riferimento per mettere in parallelo canzoni contemporanee che abbiano evidenti fratture tra i contenuti espressi e la forma melodica che le accompagna.
Vediamo se riuscitre a trovare qualcosa, postandolo nei commenti.


ps: dato che oltre al dovere c'è il piacere, vi ricordo anche di aver fatto menzione di "mai dire tv", una trasmissione-culto (a mio modesto avviso) che segnala(va) gli orrori del trash che hanno popolato la stagione televisiva delle emittenti locali (ed a cui avevo già dedicato parte di un post)...
Vi segnalo, tra le perle,
un mago che è tutto un programma;
il cantante di teleromagna;
una cantante che fa primavera...

venerdì 27 novembre 2009

Notizie che fanno piacere

Dal sito ufficiale di Regione Lombardia, la conferma di un importante contributo per il recupero del monastero di Astino; abbiamo iniziato a parlarne qui...

domenica 22 novembre 2009

Dante: shoot&kill

Per l'interrogazione dantesca in quarta, i canti da sapere sono i seguenti:
Canto I
Canto II
Canto III
Canto VI (esclusi i versi 13-24)
Canto VII (fino al verso 90)
Canto VIII (fino al verso 108)
Canto IX

lunedì 16 novembre 2009

In punta di piedi

In punta di piedi, se n'è andato mio papà con la stessa discrezione, la stessa attenzione alle esigenze dei suoi familiari che ha caratterizzato tutta la sua vita. Permettetemi di ringraziare voi tutti che in questi momenti ci siete stati vicini con calore ed affetto con lo stesso stile che avrebbe usato mio papà, qualcosa tra l'ironico e il profondo, come spesso hanno saputo essere i suoi silenzi e la sua totale dedizione per il suo lavoro, anni ed anni fa, e per i suoi cari, anche in questi giorni di malattia.
Ha pensato sempre a noi, alla sua Luigina, a Tita, a me, ad Elena, a Clara, Antonio ed Oliva e tantissimo a Riccardo, il nipote cui ha consacrato gli ultimi anni della sua vita. A nome di noi tutti vi ringrazio di cuore per la vicinanza; è la testimonianza concreta del bene che mio papà Aldo ha seminato nella storia di chi ha avuto la fortuna di incontrarlo. Non avrebbe voluto, credo, che prendessi la parola, sapendo della sofferenza che c'è in ciascuno di noi in questi momenti. Ma come per eccesso di amore, penso, lo scorso 26 agosto s'era mosso da casa per venire a prenderci all'aeroporto quando ancora noi stavamo per partire da Berlino, sacrificando il suo tempo di malato per non fare aspettare chi tornava a casa, così gli disobbedisco per un'ultima volta. È un minimo tentativo di dare voce al groviglio di sensazioni che ci ha quasi chiuso la bocca, ci ha inondato gli occhi di lacrime ma ci ha aperto ancora di più il cuore, per essere capaci di amare come ci ha insegnato il marito, papà, zio, nonno Aldo.

giovedì 12 novembre 2009

Progetto onda

Se ne parlava in classe; qui, una spiegazione più organica della mia e di soli 8 minuti.
Spero basti per entusiasmarsi un po'...
Vediamo per sabato come far partire la prima onda.

mercoledì 11 novembre 2009

Un inferno dagli occhi a mandorla

Aggiornamento dal lontano Oriente: pare che in contemporanea con l'uscita del gioco (10 febbraio) uscirà anche una serie animata... Dante's Inferno spopola.

(grazie, Francesco)

domenica 8 novembre 2009

Danteggiare, senza preliminari

Da una parte ci stanno quelli che vorrebbero cominciare a capire qualcosa, trafficando coi commenti e con qualche altro libro; dall'altra parte sta chi scrive le «guide allo studio di Dante Alighieri», e prescrive, ordina, come ricetta medica, come premessa indispensabile, alcune centinaia di volumi, a cominciare da uno, tedesco, non ancora tradotto in italiano. E poi dice: «Ma poniamoci una volta tanto dal punto di vista di chi con scarse conoscenze intende addentrarsi nella galassia Dante. A quell'ipotetico» (=assurdo, inverosimile, condannabile, out the pig from our society) «viaggiatore o astronauta io non consiglierei la via biografica, e meno che mai l'approccio diretto ai testi».
Un grandissimo Giampaolo Dossena che nel volume Dante • il più irriverente (ma serio) libro per conoscere vita, tempi e opera del più grande scrittore italiano (Longanesi, 1995, pag.283) ironizza sull'approccio "scolastico“ all'opera del più grande...

giovedì 5 novembre 2009

Un unico grido: «Volume due!»

Ci navighiamo ancora per un po', quindi mi chiedo chi m'abbia fatto pensare di parlare del terzo...
Rimaniamo belli stabili dove siamo.
2, solo 2.

martedì 27 ottobre 2009

Proposte teatrali

Se riusciamo, quest'anno potremmo fare un giro a teatro per questi spettacoli:

quinta
13-24 gennaio Il giuoco delle parti (Carcano)
13-25 aprile Sei personaggi in cerca d’autore (Carcano)
4-30 maggio Mistero buffo (Piccolo)

quarta
23 febbraio-7 marzo La locandiera (Carcano)
2-21 marzo Arlecchino servitore di due padroni (Piccolo)

terza
20 ottobre-15 novembre Il birraio di Preston (Piccolo)

sabato 17 ottobre 2009

Iniziamo anche in terza

3A T1 G1: nella cartella di terza è il file in cui è presentato il programma (a partire dal fondo della sigla) del 1° Giro del 1° Trimestre.
Buon lavoro; da giovedì si danza...

venerdì 16 ottobre 2009

Notizie sull'Inferno

A volte, fa piacere riceverne...
La informo dell 'imminente uscita di Dante's Inferno, il nuovo gioco della Electronics Arts riguardante il celeberrimo Dante (in versione aggiornata insomma un pompato palestrato super cazzuto) discendere all inferno per poter liberare la famosissima Beatrice (anche lei modernizzata in abiti succinti in simil latex). il gioco rispecchia la geografia o dovrei forse dire infernografia dantesca... i soliti gironi insomma coi soliti contrappassi ma con l'aggiunta di un boss (assolutamente enorme) per girone fino ad arrivare alla guest star dell 'inferno ovvero lucifero nella ghiacciaia. il gioco è in stile dark / splatters con ambientazioni alla Clive Barker al limite del visionario... beh ho pensato che potesse interessarle al massimo la prossima volta che interroga porterà una console a scuola e chiederà di completare un girone a uno dei suoi alunni.

Qui, il link.

(grazie, Dario!)

Permanenza del comico-parodico

Parlavamo ieri in classe della poesia comico parodica.
Lo spunto era il Contrasto di Cielo d'Alcamo: in questa pagina un approfondimento ed ulteriori interpretazioni rispetto a quelle cui s'è accennato.
Il modello "attuale" è qui sotto:

e, in questa pagina dell'archivio del Corriere della Sera, un'attenta disamina delle caratteristiche di questa performance.

domenica 11 ottobre 2009

... ecco perchè non ho mai concesso le interrogazioni programmate...

Il dito scorre lentamente su e giù lungo l'elenco dei nomi sul registro, ma è tutta scena. In realtà so già benissimo chi chiamerò, come so benissimo chi ha studiato e chi no. E' stata sufficiente un'occhiata, appena entrato in classe, per fare una radiografia delle facce e scoprire chi ha passato il pomeriggio precedente in chiacchiere idiote su Messenger invece che sui libri. Gli studenti, nessuno escluso, non hanno la faccia da giocatore di poker. Li lascio friggere in silenzio ancora per qualche secondo, poi alzo lo sguardo e lo dirigo su Panconi, che è preparato, ma che subito inizia a sentirsi a disagio. Con la coda dell'occhio non mi sfugge l'espressione di sollievo di De Marco, seduta dalla parte opposta della classe. E' brava, una delle migliori, ma negli ultimi tempi è in crisi, il suo ragazzo l'ha lasciata. Ieri non ha aperto libro, è evidente. "Bene, bene" dico continuando a fissare Panconi, "credo che chiamerò... De Marco." Trascorre qualche istante prima che la ragazza si renda conto che ho pronunciato il suo nome. Quando finalmente realizza mi guarda smarrita, sperando ancora in un errore. Siamo quasi al termine dell'anno e con questo brutto voto la ex studentessa modello probabilmente si rovinerà la media finale. Infatti si alza e viene alla cattedra con l'allegria di un animale condotto al macello: ecco perchè non ho mai concesso le interrogazioni programmate. Toglierebbero tutto il gusto.
È l'incipit di Perle ai porci, un libro nato da un blog da cui penso di poter imparare molto...

Quarta A - Primo giro

L'elenco sommario degli argomenti e puntuale delle letture per il primo giro del primo trimestre è disponibile nella solita cartella; l'occasione per un tuffo nella letteratura cinquecentesca (e per chiudere poi il volume 2 della nostra antologia...).

sabato 10 ottobre 2009

Cadde, risorse, giacque...

È un peccato vedere che il dizionario De Mauro-Paravia, che l'anno scorso sembrava risorto, dopo essere ritornato online sia stato definitivamente rimosso dalla rete.
Ho fatto giusto giusto in tempo a parlarne con fanciulle e fanciulli di terza, sabato scorso...

domenica 27 settembre 2009

Retrogrado

Dovresti aggiungere un bottone al soprabito, gli disse l’amico. L’incontrai in mezzo alla Cour de Rome, dopo averlo lasciato mentre si precipitava avidamente su un posto a sedere. Aveva appena finito di protestare per la spinta di un altro viaggiatore che, secondo lui, lo urtava ogni qualvolta scendeva qualcuno. Questo scarnificato giovanotto era latore di un cappello ridicolo. Avveniva sulla piattaforma di un S sovraffollato, di mezzogiorno.
Nella apposita cartella, il file La rabbia e l'orgoglio, il pezzo di Oriana Fallaci cui ho fatto un accenno sabato, e una versione più ampia, ma sempre non completa, degli Esercizi di stile di Quenau (da cui è tratto il passo in apertura).

sabato 26 settembre 2009

In ripresa

Riesco, terminata una fase iniziale piuttosto concitata, a tornare ad aggiornare il blog; superati gli incontri con i genitori, le prime riunioni di avvio dell'anno scolastico, i consigli di amministrazione che segnano la ripresa dopo la pausa delle ferie (che, quest'anno, ho fatto anch'io...), re-iniziare a mettere online considerazioni sulla propria attività di classe penso possa aiutare anche me a riprendere il senso delle priorità, per avviare gli alunni di questo nuovo anno a un lavoro intenso, convinto e sereno.
Si comincia!

domenica 6 settembre 2009

Regalare letame

Tra le stranezze recuperate nella recente visita a Londra i tre regali portati per il nipote credo abbiano molto di British. L'«Ant-quarium» è, penso, il desiderio di ogni bambino e il timore di ogni madre: un contenitore trasparente con del gel all'interno del quale dapprima seminare le essenze vendute e, dopo una settimana, posizionare delle formiche raccolte nel proprio giardino per vederne l'evoluzione. Ha un che di scientifico (il gel è stato testato anche in assenza di gravità), di ecologico (le formiche sarebbero da restituire al proprio habitat dopo due/tre settimane per provare con un'altra colonia) e di "fanciullesco".
Però la sorpresa maggiore del nipote è stata per le altre due scatoline: cacca di rinoceronte e cacca di renna, opportunamente trattate (!), con i semi per far crescere un alberello di banane e uno di Natale... Un'esperienza abbastanza nuova, per la natura delle piante, del concime e per l'origine dell'esperimento. Vi farò sapere come crescono; per ora accontentatevi di condividere con me la sorpresa e l'entusiasmo di Riccardo...

PS: il "consiglio della casa" ha deciso di rinviare la raccolta delle formiche per l'ant-quarium alla prossima primavera...

sabato 5 settembre 2009

Iniziare dai debiti

Mi sono seduto a capotavola per la prima volta, a scuola, presiedendo i consigli di classe per la verifica dell'assolvimento dei debiti formativi; un'esperienza fatta di burocrazia e deposito di firme, ma soprattutto di storie di ragazze e ragazzi che hanno avuto qualche difficoltà, più o meno prolungata (e più o meno superata...), nel corso del loro cammino scolastico.
È difficile entrare nelle storie di chi non si conosce; finora i debiti di cui avevo sentito parlare riguardavano persone con cui almeno un anno era stato condiviso, in classe. Devo davvero ringraziare i colleghi: penso si sia lavorato bene, con la serenità necessaria per discutere di ogni situazione e prospettare una soluzione che tenesse davvero conto del bene maggiore perseguito: quello del successo formativo (e non solo "scolastico") di ciascuno.
Cominciare dai debiti non è forse il modo simbolicamente migliore per avviare la propria attività; dall'altra parte avvicina, da subito, alla fatica della scuola ed alle delusioni che essa può causare, più o meno supportata dalla (non)voglia di studiare degli alunni. Credo però non ci potesse essere un avvio migliore, dato che la consapevolezza della necessità di fatica ed impegno deve stare alla base della propria partecipazione alla attività della scuola.
Per ciascuno (ed in prima istanza per me...) l'augurio di un anno scolastico davvero buono!

mercoledì 2 settembre 2009

Messaggi segreti a Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch

Ho letto con entusiasmo la trama che segue, generata automaticamente da questo sito: dà l'idea che per essere e scrivere alla Dan Brown basti (o quasi...) un generatore automatico...
Buona esplorazione e buon divertimento.
(via manteblog, che ringrazio)


Robert Langdon e' un professore universitario la cui passione e' la simbologia religiosa, la Nutella, l'onanismo e l'epilazione del perineo.
Durante una lezione riguardante la simbologia fallica nelle opere di Alvise Spano' Robert Langdon riceve una chiamata da parte di Ubaldo Contursi, azionista di maggioranza dell'universita' di Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch: Espedito Windows, azionista di maggioranza dell'universita' di Roma, e' stato trovato assassinato.
Il corpo e' stato posizionato maniera tale da ricordare "Il Porco della staffa" di Donatello.
Virginie Macintosh, sensuale storiografa, impone di seguire il professor Langdon nell'indagine sulla morte di Espedito Windows.
In quel momento l'uomo che ha ucciso Espedito Windows, un orrido arabo, racconta l'accaduto al suo mandante, una figura in ombra nota come Il Gran Maestro.
Spaventato per l'orrenda rivelazione, il professor Langdon si reca a Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch per scoprire i messaggi segreti nascosti dietro "La Pieta'" di Raffaello, che secondo il nostro eroe era un gran maestro dell' Ordo Templi Orientis.
Esaminando con attenzione "Il Dolore" di Michelangelo, Robert nota che la freccia di Maria Maddalena si interseca con la carrucola dell'aquila formando una croce: la setta degli Illuminati di Baviera aveva seminato in giro indizi sul fatto che Gesu' era stato bocciato in seconda elementare.
In quel preciso istante nelle grotte vaticane il vescovo Lampreda, di fronte al conclave, esprime il suo timore per la scomparsa del cardinale camerlengo Lampreda.
Grazie all'ultimo indizio trovato Robert si reca di corsa alla abbazia di San Pietro dove lo attende l'orrido arabo. Dopo una aspra collutazione il nostro eroe neutralizza l'orrido arabo, che si lascia sfuggire una grande verita': Il Gran Maestro, il suo mandante, e' in realta' Ubaldo Contursi.
Messo alle strette, non vedendo piu' alcuna possibilita', Ubaldo Contursi si costituisce. Il mondo e' nuovamente salvo e anche la Chiesa che pero' deve meditare sui suoi errori. Robert Langdon e Virginie Macintosh si appartano in albergo.

lunedì 31 agosto 2009

L'ultimo giorno

Inizierò da domani un'avventura nuova, non connessa alla "abituale" ripresa della attività didattica (che, comunque, fin da quando frequentavo da alunno le scuole lascia in me un po' di nervosismo iniziale), ma da "coordinatore delle attività didattiche" (questa è la terminologia da utilizzare, nelle scuole paritarie, per indicare il preside) della scuola superiore in cui finora ho insegnato.
C'è un filo di emozione in più, ovviamente, come per ogni alunno che inizia un nuovo ciclo scolastico o universitario.
In questi giorni di test universitari di ammissione condivido, allora, con fanciulle e fanciulli che hanno terminato a luglio il loro iter nella scuola superiore la sensazione di nervosismo che penso li caratterizzi almeno un po', nella speranza che per ciascuno di noi i risultati siano quelli migliori possibile.

domenica 2 agosto 2009

buone vacanze!


Riviere,
bastano pochi stocchi d'erbaspada
penduli da un ciglione
sul delirio del mare;
o due camelie pallide
nei giardini deserti,
e un eucalipto biondo che si tuffi
tra sfrusci e pazzi voli
nella luce;
ed ecco che in un attimo
invisibili fili a me si asserpano,
farfalla in una ragna
di fremiti d'olivi, di sguardi di girasoli.
(...)
E. Montale, Riviere (da Ossi di seppia)

lunedì 27 luglio 2009

Dove stiamo andando

Pare che da settembre anche queste performance saranno utilizzabili...
Straordinario :-)

sabato 25 luglio 2009

La "Dorset Academy" che c'è (stata) in tutti noi

«Autobiographicus infelix suburbanus» è la felice definizione che Zadie Smith, nella prefazione, dà dell'autore di questo romanzo, letto di corsa tra ieri sera e stamattina e consigliato a quanti, in questo fine luglio, vogliano provare a risentire (da lontano, nello spazio e nel tempo) il profumo della scuola...
More about Una buona scuola

Si riparte da 1001

Per il primo post del nuovo migliaio, un interessantissimo articolo di fondo pubblicato su La Stampa da Luca Ricolfi. Una riflessione seria e documentata, capace di dire il peggio ma di prospettare un migliore futuro per la scuola italiana.

mercoledì 22 luglio 2009

1000!

Per il millesimo post del blog, una pagina di sicuro interesse da L'Eco di Bergamo di oggi...

PS: ed aggiungiamoci anche questa, da Il Giornale di Treviglio...

lunedì 20 luglio 2009

un sincero ringraziamento, a tutti!

Carissime Chiara Arn., Silvia, Federica, Valeria, Roberta, Martina, Debora, Michela, Chiara Map., Costanza, Alice, Giulia,

Carissimi Michele, Davide, Antonio C.M., Marco Candians, Matteo, Marco Col., Antonio Div., Giorgio, Giovanni, Lorenzo, Francesco, Andrea,


rinnovo a tutti, dopo averli anticipati anche per mail a chi era presente ieri sera, i miei sentiti ringraziamenti per il regalo, inaspettato. Portate con voi in vacanza, in maniera tale che possa essere ancora più divertente di quanto si prospetta, il mio sincero ringraziamento per questi tre anni: quando sono stato “vicino vicino” al piantare lì tutto, per dedicarmi ad altro, ho pensato al “contratto” stipulato con voi in terza e sono rimasto (non per la gioia di tutti, lo so, ma così è stato…). Mi sono (anche) divertito un sacco con voi, in classe, per questo ho il rimpianto di non potervi rivedere come alunni l’anno prossimo (beh, credo sia meglio, dal vostro punto di vista) ma al contempo provo la felicità del sapervi incamminati su strade che probabilmente vi porteranno alle soddisfazioni che meritate.
Mi auguro ci sia modo di tenersi in contatto (le tecnologie fanno miracoli anche su questo versante, oltre che su quello della depilazione indolore, come ho avuto modo di apprendere e constatare ieri sera…); è stata una grande fortuna per me avervi incontrati e aver almeno in parte condiviso un tratto (relativamente) breve ma significativo del vostro percorso scolastico, di amicizia e di vita.
Un saluto di cuore, l’augurio di buone vacanze e di buona fortuna, per ogni cosa.
Ciao.

beppe

PS: è il primo anno che non mi metto a fare statistiche, commenti, comparazioni e roba simile sui risultati finali, credo dipenda dal fatto che io stia raggiungendo la maturità del (vecchio) saggio... Parlando con qualcuno di voi ho avuto modo di sottolinearne il carattere molto relativo e poco assoluto (come spesso avete avuto modo di ap-(o dis-)prezzare nella mia relazione con i numeri...) di queste valutazioni, che pretendono di essere oggettive ma tali proprio non sono. Nel gruppo su FB vi ho segnalato un articolo che esprime bene anche il mio pensiero in merito. Credo la cosa importante sia aver imparato a misurarsi con un ostacolo, essere stati in grado di oltrepassarlo (più o meno elegantemente) e, soprattutto, aver fatto tesoro dell'esperienza. Quella, davvero, non ve la toglie nessuno e vi fa essere sempre più e sempre meglio voi stessi. Auguri di nuovo (e 'fanculo a ciò che non è andato per il meglio).

sabato 18 luglio 2009

Mai letta una presentazione migliore...

Dalì dipinse tre orologi che si liquefano in La persistenza della memoria (1931): uno è sospeso ad un albero, per ricordare che la durata di un evento può essere dilatata nella memoria; un altro, con una mosca su di sé, suggerisce che l’oggetto della memoria è una qualche specie di carogna, che imputridisce nella stessa maniera in cui si liquefa; il terzo orologio deformato si avvolge a spirale intorno a un’ibrida forma embrionale – simbolo del modo in cui la vita distorce la forma geometrica e l’esattezza matematica del tempo meccanico. L’unico orologio non liquefatto è ricoperto di formiche, che sembrano divorarlo mentre esso divora il tempo delle nostre vite.
Stephen Kern, Il tempo e lo spazio – La percezione del mondo tra Otto e Novecento, Il Mulino 2007, pag. 32
Un volume che consiglio caldamente a tutti.

sabato 11 luglio 2009

colloqui 5

DEBORA
Argomenti iniziale: Achille figlio del tempo
Italiano: la reinterpretazione critica del mito
Latino: La favola di Amore e Psiche nelle Metamorfosi di Apuleio
Inglese: Joyce, Ulysses. Il monologo interiore. Raffronto Achille/Ulisse
Filosofia: dialettica e fenomenologia dello spirito in Hegel
Matematica: Limite finito per una funzione in un punto. Teorema di unicità del limite
Fisica: proprietà di un conduttore in equilibrio elettrostatico
Scienze: la biologia dell’apparato genitale. Caratteri sessuali secondari

MICHELA
Argomento iniziale: La leucemia. La malattia e la cura attraverso il trapianto di cellule staminali emopoietiche
Scienze: staminali e midollo osseo
Fisica: autoinduzione
Matematica: Integrale indefinito, definito ed improprio
Filosofia: l’idealismo trascendentale di Fichte e Schelling
Inglese: Stevenson, Dr. Jeckyll and Mr. Hyde. Funzione della medicina
Italiano: Un raffronto tra “Meriggio” di d’Annunzio e “Meriggiare pallido e assorto” di Montale

CHIARA
Argomento iniziale: Nietzsche profeta della decadenza e della rinascita
Filosofia: Nitezsche e il superuomo
Italiano: la figura dell’imperatore nel sesto canto del Paradiso
Latino: la Farsalia di Lucano e la critica alle guerre civili
Inglese: Orwell, 1984. L’arte per l’arte: Wilde
Matematica: Minimo e massimo relativi e assoluti in una funzione; teoremi di Weierstrass.
Fisica: Forza di Lorentz. Moto di una carica in un campo magnetico
Scienze: apparato circolatorio, assorbimento intestinale.

GIOVANNI
Argomento iniziale: il materialismo ottocentesco
Inglese: Darwin. Implicazioni delle sue teorie per l’epoca vittoriana e per l’oggi
Italiano: Rosso Malpelo e il darwinismo sociale di Verga
Latino: Satyricon
Filosofia: materialismo storico in Marx e materialismo in Feuerbach
Matematica: Asintoto di una funzione: definizione e determinazione
Fisica: forza di Coulomb. Campo elettrico. Principio di sovrapposizione
Scienze: L’apparato digerente e la digestione.

recupero quarto giorno
MARTINA
Argomento: la perdita della centralità dell’uomo
Filosofia: morte di Dio e superamento della morte
Inglese: Modernismo. Joyce, strema of consciousness
Italiano: una panoramica sui romanzi letti nell’anno
Matematica: Limite finito in un punto di una funzione. Teorema di Lagrange
Fiisica: il motore elettrico
Scienze: il potenziale di membrana. Descrizione dell’encefalo

recupero terzo giorno
MATTEO
Argomento iniziale: Energia dall’idrogeno
Scienze: gli enzimi digestivi e ei catalizzatori chimici
Fisica: proprietà generali del campo elettrico
Matematica: teoremi di Rolle e Lagrange
Filosofia: il positivismo
Inglese: Owen, Dulce et decorum est. Huxley, Brave new world. Il ruolo della scienza nella società
Italiano: la scapigliatura

Che senso avrà mai il punteggio finale della maturità?

Condivido e diffondo, anche in relazione alla prossima pubblicazione degli esiti degli esami della commissione di cui ho fatto parte, questo interessante articolo tratto da ilsussidiario.net

giovedì 9 luglio 2009

60, 65, 72, 83, 90, 95, 100: tutto finisce in un numero, è questo l’esito di tanta tensione, di un impegno come non mai, di tanto lavoro fatto, ma anche di poche e tante lacune, tutto sintetizzato in un numero.
Ma che senso avrà mai questo numero? Che senso avrà mai il punteggio finale dell’esame di stato? Un senso minimo, del tutto relativo, e non perché sia lo specchio di una scuola senza qualità, ma perché pensare di sintetizzare la preparazione di uno studente con un voto è irragionevole, non c’entra nulla con la serietà che dovrebbe avere ogni valutazione, ancor di più quella finale.
Se uno studente potesse vedere cosa succede quando alla fine del suo colloquio si chiude la porta e gli insegnanti decidono il voto del suo esame si renderebbe conto della poca credibilità che ha quel numero, non sempre, ma almeno nel novanta per cento dei casi.
Un numero non è in grado di esprimere la complessità della preparazione di uno studente, un numero non può indicare il valore delle sue capacità, un numero non sa fotografare la ricchezza umana e culturale che uno studente porta con sé, tanto meno il grado di conoscenza che ha raggiunto.
Del resto spesso questo numero è il frutto di una mediazione: alla fine del colloquio l’insegnante di matematica dice trenta, quello di filosofia dice invece ventidue, quello di italiano dice ventotto, per cui si fa venticinque, lo si somma agli scritti, che valgono 38, perché in italiano il ragazzo ha preso 13, in matematica 15, in terza prova 10, e al credito che è 20: dalla somma esce 83, ed eccolo qui il voto finale! Una somma di ingredienti che sono diversi e rimangono tali e quali, tanto che se fosse stato per l’insegnante di matematica avrebbe dato 100 e invece deve accettare un voto così basso perché deve mediare i suoi alti risultati con quelli più bassi delle altre materie. È quello dell’esame di stato un voto che spesso non rispecchia la realtà, viene da un meccanismo antivalutativo, perché non sta in nessun serio sistema che se uno studente vale 10 in matematica, 8 in italiano e 6 in filosofia, allora vale complessivamente 8. Ma che senso ha?
Per questo bisogna che gli studenti e le famiglie sappiano del valore del tutto relativo, convenzionale degli esami di stato e non gli diano il peso che non ha.
D’altra parte sarebbe decisivo per una ripresa di serietà della valutazione che il ministro restituisca ad ogni insegnante il suo voto, quello specifico, quello con cui valuta le conoscenze e le capacità espresse nella sua disciplina senza mischiarle con quelle delle altre discipline. Sarebbe il ritorno alla realtà, un ritorno che renderebbe tutto più semplice e più chiaro, non come oggi che in nome di una assurda pratica della collegialità si mette tutto nello stesso calderone, con la conseguenza che uno studente quando vede il numero cui dovrebbe corrispondere il suo livello di maturità non sa minimamente a che cosa equivalga.
Nell’attesa che il ministro tolga il punteggio finale dell’esame di stato, ponendo fine ad una farsa che è durata troppo, una cosa gli studenti che in questi giorni vedranno esposto sul tabellone il loro punteggio la devono sapere: ognuno di loro vale più di quel punteggio, molto di più, e saperlo è il trampolino di lancio verso il futuro.

(Gianni Mereghetti)

mercoledì 8 luglio 2009

Fenomeno Facebook

di Pier Cesare Rivoltella
(da Facebook)

Venerdì scorso mi sono trovato in una conferenza pubblica (a Gignese, sul Lago Maggiore) a riflettere sul fenomeno Facebook. L'occasione è stata utile per fare ordine all'interno di una serie di appunti, impressioni, idee che sulla questione avevo già fissato (e parzialmente pubblicato in un contributo su "Vita e Pensiero", 2009, n. 1) e sto organizzando in vista di un articolo di taglio antropologico che una rivista di Teologia mi ha chiesto di scrivere per un numero monografico sul tema della persona.

Organizzo la mia riflessione attorno a quattro domande-chiave:
1) cosa è Facebook?
2) dove, quando e perché nasce?
3) quali funzioni svolge?
4) a che rischi eventuali espone l'utente?

1) Cosa è Facebook? Si può rispondere a tre livelli.
Sul piano tecnologico, Facebook è un applicativo del Web 2.0, per la precisione un Social Software. Due precisazioni sono d'obbligo. Quando si parla di Web 2.0 si fa riferimento alla "seconda generazione" del Web, caratterizzata dal concetto-chiave che la piattaforma non è più il software, ma il Web (come ben evidenzia il "mondo Google" con tutti i suoi servizi). Dentro il Web 2.0, il Social Software rappresenta una generazione di applicativi la cui funzione è di rendere possibile la condivisione di contenuti digitali (testi, immagini, video), i propri commenti ad essi, la categorizzazione degli stessi (tagging).
Sul piano materiale, invece, Facebook è un album, un portfolio che consente di raccogliere e condividere immagini, filmati, note di testo, messaggi, con altri utenti della Rete.
Infine, sul piano sociale, Facebook è un sistema per ripristinare, attivare e mantenere contatti con altre persone, confermando l'ipotesi della Teoria dei sei gradi separazione (ha anche un gruppo in FB attraverso il quale si può partecipare all'esperimento). Tra le madeleines più straordinarie e commoventi che mi sono capitate a questo riguardo negli ultimi messi: il mio amico Lorenzo, più visto dopo la prima elementare e ritrovato in FB 40 anni dopo; la mia amica Giselda, oggi in Nuova Zelanda, anche lei ritrovata in FB dopo almeno 20 anni.

2) Dove, quando e perché nasce?
FB nasce nel 2004, all'Università di Harvard, ad opera di uno studente allora diciannovenne, Mark Zuckerberg, con due funzioni:
- consentire alle matricole di orientarsi nel campus;
- favorire il ricongiungimento degli alumni dopo gli anni dell'Università.
Questa duplice vocazione rimane intatta anche oggi che FB è il social network più diffuso al mondo, con duecento milioni di utenti nel mondo (dato di aprile 2009):
- la funzione di orientamento negli usi friendship driven, favorendo la (ri)costituzione di reti amicali, disegnando mappe di appartenenza geografica (come nel gruppo "Italiani"), autoironicamente etnica ("Noter de Berghem"), di genere ("Amici del Milk"), ecc.;
- la funzione di gestione dei contatti negli usi interest driven, aggregando comunità di interesse e guidando l'ingegneria sociale attraverso la capitalizzazione dei contatti con le persone (anche se su questo aspetto specifico altri social software svolgono meglio la funzione, come Linkedin).

3) Quali funzioni svolge?
Mi pare di poterne indicare almeno tre.
FB svolge anzitutto una funzione antropologica. Infatti costituisce per giovani e meno giovani un momento di effettiva costruzione del Sé, attraverso:
- la possibilità che offre all'utente di fornire una propria autorappresentazione (le famose "fotine" di FB);
- l'opportunità che fornisce di autonarrarsi (mediante le informazioni su gusti, tendenze, scelte e quant'altro che si possono inserire nel profilo);
- le narrazioni condivise con gli altri (dai messaggi in bacheca, alle chat che si possono intrattenere con gli utenti che sono connessi mentre anche noi lo siamo, le proprie "note", un vero e proprio blog interno).
In tutti questi casi l'elemento che spicca è l'estroflessione del processo di costruzione del Sé, un processo che riguardava in passato solo l'interiorità del soggetto e che oggi passa in maniera sempre più decisa dallo spazio pubblico.
FB svolge anche una funzione sociale. Mi sembra che lo faccia sottolineando il valore della relazione per la relazione. Anche in questo caso si possono portare diversi esempi a supporto:
- la comunicazione fàtica (ben rappresentata dalla funzione che consente di mandare un "poke" a un amico o di rispondere a un suo "poke");
- la comunicazione non finalizzata (come quando veniamo taggati in qualche fotografia);
- la cross-comunicazione (resa possibile dalle notifiche di eventi che, proprio perché visualizzabili sulla propria home page, vengono estesi anche al proprio social network);
- la comunicazione ludica (a base di giochi, quiz, ecc.);
- la comunicazione inclusiva (tipica degli inviti a gruppi o ancora una volta ad eventi).
L'elemento rilevante mi pare sia a questo livello la confusione dei retroscena che FB produce. Il retroscena, nella sociologia della performance di Goffman, è lo spazio che l'individuo condivide solo con chi vuole e al quale riserva il proprio "volto privato". Nel retroscena si dismettono le maschere ufficiali, i ruoli formali, ci si sente più liberi. E' quello che succede in FB, dove però il retroscena è... pubblico. Occorre terlo presente.
Terza e ultima funzione di FB: la funzione politica. A questo livello si può dire che FB costituisca un potentissimo strumento di convocazione, ovvero di pressione istituzionale. Lo fa attraverso:
- la circolazione delle opinioni nello spazio pubblico (come quando scrivo delle note, o ricorro alla funzione di blog embedding che mi consente di importare - come nel mio caso - il mio blog in FB);
- l'organizzazione del consenso e il movimento di pressione sull'opinione pubblica (come quando si aprono gruppi o si avviano petizioni);
- il raccordo e la mobilitazione degli individui e dei gruppi (soprattutto attraverso gli eventi, come il recente caso Iran ha confermato).

4) Quali rischi comporta?
Un ultimo accenno ai rischi di FB, che mi sembra siano un po' gli stessi degli altri applicativi del Social Network. Indico i due principali:
- la perdita del controllo sui propri dati personali. Non è solo un problema tecnico (i dati rimangono sui server anche dopo l'eventuale cancellazione del mio account), ma anche sociale: infatti anche se i miei dati non li colloco io in FB, lo potrebbe fare uno qualsiasi dei miei amici, come quando vengo taggato in fotografie che io magari mai avrei pubblicato;
- il fattore-tempo. Con i nuovi media c'è un problema di manutenzione e un problema di saturazione. Di manutenzione: aggiornare i nostri profili nel Web 2.0 occupa tempo, che si aggiunge al tempo necessario per rispondere alle mail. C'è un problema di sostenibilità. Di saturazione: i nuovi media, sempre disponibili, assorbono anche i nostri non-tempi, quei tempi in cui non facevamo nulla, restavamo in silenzio. Si tratta di una questione molto rilevante soprattutto per le giovani generazioni (come attesta un bel libro di Giuseppe Ardrizzo cui ho avuto il piacere di partecipare).

martedì 7 luglio 2009

Contaminazioni

Un mio grande (ex)collega scrive con scioltezza e perizia di Facebook, qui.
Assolutamente da leggere!

Assaggiare le tarme della farina

Un'insolita iniziativa, sabato 11 luglio, promossa dal Museo di Scienze Naturali di Bergamo e raccontata in quest'articolo: una degustazione guidata di insetti (cavallette, tarme del miele e della farina, bachi da seta) accompagnata da degustazione di vini appropriati.
Se qualcuno ci va, faccia sapere, per favore...

(per informazioni e prenotazioni: Tel 035 286011, Museo di Scienze di Bergamo)

sabato 4 luglio 2009

colloqui 4

(manca anche qui il "percorso" di Martina; lunedì nei supplementi ce lo farò stare...)

ROBERTA
Argomento iniziale: la fotografia
Scienze: L’occhio e il sistema diottrico. I meccanismi della visione
Fisica: La luce come onda elettromagnentica. Definizione di campo elettrico e campo magnetico
Matematica: y=sen x studio della funzione
Filosofia: Fenomeno e noumeno in Schopenhauer
Inglese: naturalismo. Hardy. Idea generale di fotografia
Italiano: Montale, Forse un mattino andando in un’aria di vetro

MARCO
Argomento iniziale: La “gialla commedia” di Matt Groening
Inglese: John Osborne. Look back in anger. Rilevanza dei Simspon
Filosofia: religione e filosofia nell’800
Matematica: studio di funzione
Fisica: Legge di Biot-Savart. Principio di sovrapposizione
Scienze: il problema dell’alcol e le malattie del fegato.

ANTONIO
Argomento iniziale: il correlativo oggettivo
Italiano: correlativo oggettivo/analogia/allegoria
Inglese: il selvaggio in Brave New World. Vladimir & Estragon
Filosofia: lo spirito in Hegel
Matematica: determinazione dei minimi e dei massimi relativi
Fisica: risoluzione di un circuito semplice: definizione di intensità di corrente, resistenza, tensione fornita da un generatore ideale
Scienze: struttura del cuore e pressione sanguigna

GIORGIO
Argomento iniziale: sclerosi laterale amiotrofica
Scienze: il neurone. Caratteristiche e funzioni. Il sistema nervoso centrale; descrizione degli organi.
Fisica: legge di Coulomb e definizione di campo elettrico.
Matematica: determinazione degli asintoti di una funzione; teorema di Rolle.
Filosofia: Schopenhauer e le vie della liberazione.
Inglese: Stevenson, Dr. Jeckyll & Mister Hide. Oscar Wilde. Ritratto di Dorian Gray
Latino: La Germania di Tacito
Italiano: la tragedia di Manzoni. Adelchi. Ermengarda e il coro dell’atto quarto

colloqui 3

(per i postumi di uno scazzo e per poter arrivare puntuale a Bg, ieri non ho né trascritto qui gli argomenti, né terminato di appuntarli nelle note –manca quello di Matteo–. Rcecupererò, per obbligo ed a futura memoria, lunedì)

ANTONIO
Argomento iniziale: “celeste è questa corrispondenza d’amorosi sensi”: passi nella letteratura consolatoria
Latino: Seneca, quadro generale
Italiano: Pascoli, X agosto
Inglese: Owen’s Dulce et decorum est. Dickens. Fato ed autodeterminazione
Filosofia : Kirkegaard e gli stadi dell’esistenza ; induismo e superuomo in Nietzsche
Fisica: Definizione di campo elettrico e linee di campo. Campo elettrico prodotto da una carica puntiforme
Scienze: Il sistema neurocerebrale: la memoria e il sistema libico. Le proteine e la loro funzione.

FEDERICA
Argomento iniziale: La crisi della società tra le due guerre
Italiano: Pirandello, La trappola
Inglese: Auden, Refugee blues. Razzismo e società americana
Filosofia: i maestri del sospetto
Matematica: definizione di minimo e massimo relativi ed assoluti; procedura per la determinazione di massimi e minimi relativi
Fisica: legge di Ohm. Resistenza elettrica. Materiali superconduttori
Scienze: Fisiologia della digestione: i glucidi

MARCO
Argomento iniziale: quando il calcio è metafora
Italiano: Paradiso XXXIII, la visione di Dio
Inglese: James Joyce, Ulysses. Modernismo. Questione religiosa in Irlanda
Filosofia: Marx, sistema capitalistico e teoria del plusvalore.
Matematica: Derivata di una funzione in un punto; significato geometrico. Punti di non derivabilità
Fisica: Campo magnetico prodotto da un solenoide. Materiali ferromagnetici
Scienze: il calcio e le ossa. Il sistema scheletrico

VALERIA
Argomento iniziale: lo stato utopico
Filosofia: il materialismo storico e la visione marxiana del lavoro.
Inglese: esperienza americana. Huxley e Orwell. 1984
Italiano: Pascoli, Nebbia. Il trattato del fanciullino
Matematica: Definizione di integrale indefinito e definito di una funzione. Calcolo dell’integrale definito
Scienze: l’apparato digerente

giovedì 2 luglio 2009

colloqui 2

prosegue l'elenco degli argomenti dei colloqui

ANDREA
Argomento: i LED
Scienze: cellule neoplastiche, acne, la pelle
Fisica: Conduzione dei materiali metallici. Effetto termoelettrico
Matematica: dal grafico della derivata di una funzione al grafico della funzione
Filosofia: il neopositivismo e Popper
Inglese: Light pollution; utopia vs distopia; Brave new world
Italiano: Pascoli, Il Lampo (analisi)
Latino: Lucano, i contrasti luce-ombra nella Pharsalia

MICHELE
Argomento: Diversamente eroi (un confronto tra Zeno e Fantozzi)
Latino: Trimalchione nel Satyricon
Italiano: protagonisti umili nei Promessi Sposi
Inglese: Waiting for Godot:caratteristica tipologica. Il confronto dei protagonisti con Fantozzi
Filosofia: alienazione in Marx, libido in Freud e sessualità in Schopenhauer
Matematica: limite infinito per una funzione in unb punto: asintoto orizzontale, discontinuità di seconda specie
Fisica: la legge di Faraday-Lenz: esempio
Scienze: La riproduzione sessuata. Apparato genitale maschile e femminile. Ciclo mestruale.

CHIARA
Argomento: metodologie innovative per la cura del cancro
Scienze: la riproduzione cellulare e sintesi proteica.
Fisica: Magnetismo nella materia. Momento magnetico di una spira percorsa da corrente.
Matematica: teorema della media. Continuità e derivabilità di una funzione.
Filosofia: il tema della sofferenza in Schopenhauer
Inglese: Darwin, Th. Hardy
Italiano: l’incontro di Dante con Cacciaguida (Pd. XV e XVII)

DAVIDE
Argomento: I meccanismi della visione
Scienze: i meccanismi della visione: anatomia e fisiologia dell’occhio.
Fisica: La luce come onda. Legge di Biot-Savart
Matematica: Funzioni suriettive, iniettive, biiettive. Definizioni, esempi e funzioni simmetriche
Filosofia: il mondo come rappresentazione in Schopenhauer
Inglese: Oscar Wilde: Dorian Gray. Bechett: Waiting for Godot.
Italiano: Montale, I limoni.

SILVIA
Argomento: la pop art
Scienze:il sistema nervoso e la trasmissione dell’impulso nervoso
Fisica: carica elettrica, ioni ed elettrizzazioni
Matematica: funzione continua in un punto e punti di discontinuità
Filosofia: l’arte in Schopenhauer
Inglese: pop art – Orwell, 1984
Italiano: Verga, prefazione a l’amante di Gramigna

mercoledì 1 luglio 2009

colloqui 1

Una breve presentazione dei nuclei tematici affrontati nei colloqui in quinta, nella loro scansione disciplinare (benché in genere connotata da richiami trasversali...)

LORENZO
Argomento: i regimi totalitari.
Filosofia: basi ideologiche dei totalitarismi nel pensiero filosofico contemporaneo.
Inglese: motivi della scelta del tema; autori anglosassoni che ne hanno parlato.
Italiano: Marzo 1821, analisi testuale.
Matematica: asintoti di una funzione.
Fisica: forza di Coulomb. Produzione campi magnetici.
Scienze: apparato locomotore: ossa e muscoli. Le proteine dei muscoli.

COSTANZA
Argomento: fisiologia del sistema nervoso
Scienze: fisiologia del sistema nervoso; le sinapsi.
Fisica: corrente elettrica. Condensatori e capacità; condensatore piano.
Matematica: integrali definiti, indefiniti, impropri.
Filosofia: Freud.
Inglese: Huxley; ruolo della scienza nella società.
Latino: la coscienza come protagonista della Metamorfosi di Apuleio.
Italiano: il gelsomino notturno; analisi testuale.

ALICE
Argomento: i desaparecidos
Inglese: infanzia e diritti umani in età vittoriana. Dickens, Oliver Twist.
Scienze: Soluzioni tampone. Caratteri sessuali secondari. Neurotrasmettitori.
Fisica: Equazioni di Maxwell. Definizione di flusso di un vettore attraverso una superficie.
Matematica: Derivata di una funzione, continuità e derivabilità.
Filosofia: Visione dello stato in Marx e materialismo storico.
Latino: Marziale.
Italiano: Palazzeschi, Lasciatemi divertire. Analisi testuale.

FRANCESCO
Argomento: Death note: un fumetto con una particolare visione del rapporto bene-male.
Filosofia: superuomo e critica della morale in Nietzsche.
Inglese: esposizione della tesina in inglese, chiarimenti su trama e personaggi. Stevenson.
Latino: La coscienza di sé di Lucio nella Metamorfosi di Apuleio.
Italiano: i principi ispiratori de La quadriga imperiale di d'Annunzio.
Matematica: Grafico di una funzione: intervalli di crescenza e decrescenza, studio del segno della derivata prima.
Fisica: legge di Faraday. Corrente elettrica e intensità di corrente.
Scienze: Ormoni; caratteristiche degli esseri viventi; menopausa.

GIULIA
Argomento: Via col vento.
Inglese: scopo della tesina; sostrato storico: guerra civile americana e causa dei neri d’America.
Italiano: L’evoluzione del romanzo italiano (Manzoni, Verga, Vassalli)
Latino: il Satyricon: la struttura principale
Filosofia: Schopenhauer e l’amore sensuale.
Fisica: Interazioni: legge di Coulomb, legge di Ampere e interazione gravitazionale.
Matematica: teoremi sulle funzioni continue.
Scienze: riproduzione sessuata nella specie umana. Cellule apolidi e diploidi.