giovedì 9 settembre 2010

Sulle unità orarie da 60 (nooo!), 55 e 50 minuti

Contattato in questi giorni da alcuni alunni sulle modifiche all’orario scolastico, cerco di rispondere in breve alle domande di chiarimento che mi sono pervenute.
La scansione oraria di quest’anno tiene conto di alcuni vincoli:
1) l’avvio delle classi “riformate”, in cui il carico orario è ben diverso rispetto agli anni precedenti e che devono convivere con chi è già al secondo, terzo, quarto o quinto anno;
2) la volontà di non imbarcarsi nella logica del “passiamo tutte le ore a 60 minuti”, come è successo in molte scuole, che avrebbe comportato la necessità di rientri pomeridiani per tutti, viste le 33 ore settimanali di lezione;
3) l’intenzione di evitare lezioni al pomeriggio, anche per il professionale, così da dedicare questi tempi allo studio o ai corsi integrativi
4) l’obbligo di rispettare, nell’anno e nel quinquennio, la quantità di ore che la normativa (resa più stringente in termini di rispetto delle “ore da 60 min…”) prevede perché il corso possa essere conforme alle richieste.
Abbiamo cercato di cambiare il meno possibile e di impattare sulla prassi consolidata nella misura più dolce; la sesta ora del mercoledì consente di chiudere il quadro delle 29 ore al venerdì e di liberare le prime liceo; le cinque e quattro unità orarie del sabato a 55’ permettono di “recuperare” minuti preziosi che per garantire il monte ore annuale; la settimana scolastica si “alleggerisce” progressivamente, almeno in termini quantitativi, sul finire della settimana, dando modo di operare – si spera – un più efficace recupero per la successiva.
Non è l’orario perfetto, di sicuro, ma crediamo sia la soluzione più vicina alla prassi di questi anni (caratterizzati dalla "scuola lunga", con le 33, 34 o 36 ore che si potevano affrontare solo con "unità orarie" da 50', a meno di voler portare la brandina a scuola...) e, al contempo, rispettosa di tutti i vincoli imposti. Il confronto e la pratica durante quest’anno ci permetteranno di verificare i correttivi da apportare per il futuro.

2 commenti:

silvia t ha detto...

tecnicamente non c'entra con la scansione delle "unità orarie" (questo burocratese...), ma a sentir parlare di orari incasinati credo che ad ogni ex torni subito in mente il mitico don Landri e la sua agendina delle supplenze!

Beppe ha detto...

«Dunque, scrivete... Martedì prossimo alla seconda ora non ci sarà la prof. Pizzetti...»
«Scusi, don Mario...»
«No, aspetta; la prof Pizzetti non ci sarà; la sostituirà la prof. Tandi.»
«Ma, don Mario...»
«Sì?»
«Noi non abbiamo la prof. Pizzetti!»
«Come? ma non è la quarta B questa?»
«Siamo la terza A!»
«Ah, beh, allora niente. Buona giornata, ragazzi!»

scene di ordinaria sostituzione, vero Silvia?
bei ricordi...