
Un arrivederci ai giorni dei colloqui (e non solo...).
a margine delle attività che si fanno in classe (ma non solo) · integrabile ed integrato con facebook & il sito-deposito
Un grandissimo Giampaolo Dossena che nel volume Dante • il più irriverente (ma serio) libro per conoscere vita, tempi e opera del più grande scrittore italiano (Longanesi, 1995, pag.283) ironizza sull'approccio "scolastico“ all'opera del più grande...Da una parte ci stanno quelli che vorrebbero cominciare a capire qualcosa, trafficando coi commenti e con qualche altro libro; dall'altra parte sta chi scrive le «guide allo studio di Dante Alighieri», e prescrive, ordina, come ricetta medica, come premessa indispensabile, alcune centinaia di volumi, a cominciare da uno, tedesco, non ancora tradotto in italiano. E poi dice: «Ma poniamoci una volta tanto dal punto di vista di chi con scarse conoscenze intende addentrarsi nella galassia Dante. A quell'ipotetico» (=assurdo, inverosimile, condannabile, out the pig from our society) «viaggiatore o astronauta io non consiglierei la via biografica, e meno che mai l'approccio diretto ai testi».
La informo dell 'imminente uscita di Dante's Inferno, il nuovo gioco della Electronics Arts riguardante il celeberrimo Dante (in versione aggiornata insomma un pompato palestrato super cazzuto) discendere all inferno per poter liberare la famosissima Beatrice (anche lei modernizzata in abiti succinti in simil latex). il gioco rispecchia la geografia o dovrei forse dire infernografia dantesca... i soliti gironi insomma coi soliti contrappassi ma con l'aggiunta di un boss (assolutamente enorme) per girone fino ad arrivare alla guest star dell 'inferno ovvero lucifero nella ghiacciaia. il gioco è in stile dark / splatters con ambientazioni alla Clive Barker al limite del visionario... beh ho pensato che potesse interessarle al massimo la prossima volta che interroga porterà una console a scuola e chiederà di completare un girone a uno dei suoi alunni.
È l'incipit di Perle ai porci, un libro nato da un blog da cui penso di poter imparare molto...Il dito scorre lentamente su e giù lungo l'elenco dei nomi sul registro, ma è tutta scena. In realtà so già benissimo chi chiamerò, come so benissimo chi ha studiato e chi no. E' stata sufficiente un'occhiata, appena entrato in classe, per fare una radiografia delle facce e scoprire chi ha passato il pomeriggio precedente in chiacchiere idiote su Messenger invece che sui libri. Gli studenti, nessuno escluso, non hanno la faccia da giocatore di poker. Li lascio friggere in silenzio ancora per qualche secondo, poi alzo lo sguardo e lo dirigo su Panconi, che è preparato, ma che subito inizia a sentirsi a disagio. Con la coda dell'occhio non mi sfugge l'espressione di sollievo di De Marco, seduta dalla parte opposta della classe. E' brava, una delle migliori, ma negli ultimi tempi è in crisi, il suo ragazzo l'ha lasciata. Ieri non ha aperto libro, è evidente. "Bene, bene" dico continuando a fissare Panconi, "credo che chiamerò... De Marco." Trascorre qualche istante prima che la ragazza si renda conto che ho pronunciato il suo nome. Quando finalmente realizza mi guarda smarrita, sperando ancora in un errore. Siamo quasi al termine dell'anno e con questo brutto voto la ex studentessa modello probabilmente si rovinerà la media finale. Infatti si alza e viene alla cattedra con l'allegria di un animale condotto al macello: ecco perchè non ho mai concesso le interrogazioni programmate. Toglierebbero tutto il gusto.
Dovresti aggiungere un bottone al soprabito, gli disse l’amico. L’incontrai in mezzo alla Cour de Rome, dopo averlo lasciato mentre si precipitava avidamente su un posto a sedere. Aveva appena finito di protestare per la spinta di un altro viaggiatore che, secondo lui, lo urtava ogni qualvolta scendeva qualcuno. Questo scarnificato giovanotto era latore di un cappello ridicolo. Avveniva sulla piattaforma di un S sovraffollato, di mezzogiorno.Nella apposita cartella, il file La rabbia e l'orgoglio, il pezzo di Oriana Fallaci cui ho fatto un accenno sabato, e una versione più ampia, ma sempre non completa, degli Esercizi di stile di Quenau (da cui è tratto il passo in apertura).
Sottoscrivo la citazione ed il post.Le tesine dovevano essere multidisciplinari, fu infatti detto. Cioè dovevano coinvolgere più di una disciplina di studio. E noi non capimmo subito dove ci avrebbe portati quel lungo impronunciabile aggettivo. Poi, giorno dopo giorno, il «più di una» è diventato «tante»; poi il «tante» è diventato «tutte»; poi le «discipline» sono diventate le «materie» e le «materie» sono diventate i «prof che ti fanno le domande all’orale», e la tesina è diventata una poderosa minchiata, un fastidio da togliersi in 12-15 minuti (queste furono le indicazioni ministeriali) per poi cominciare a interrogare come se niente fosse.
Dopo essere stato oggetto di discussione e anche di tante accuse ora dico quello che penso. La mia verità e il mio pensiero per quello che può interessare.*per adeguamento allo stile del messaggio...
Tutto incomincia con un intervista di 2 giornalisti che tengo a precisare, sono stati loro a cercare me. Mi chiedono di Noemi e della nostra storia d’amore, Dicendomi che avrebbero fatto solo alcune domande su di Noi. I Giornalisti di REPUBBLICA mi chiedono di fare un video dove loro mi avrebbero fatto delle domande. Ho detto solo la verita. Da quel video si scatena il putiferio, ce chi dice che sono stato Diffamatorio, Falso e uno che vuole solo apparire per fare soldi. Ora dico io, cosa e chi ho diffamato? Premetto non ho preso né chiesto un centesimo da REPUBBLICA (ma mi sono stati offerti da qualche altro giornale per l’incomodo).
Ma mi sento solo usato e strumentalizzato contro qualcuno o qualcosa. Ora apro gli occhi e riesco a capire tutto mentre me ne dicono e fanno di tutti i colori, che sono un pregiudicato (cosa vera ma è stato un unico episodio dove me ne sono pentito amaramente per il Dolore dato alla mia famiglia e sia per il gesto compiuto, e comunque ho pagato il conto con la giustizia) poi mi dicono che sono un cammorrista, Boss, Bugiardo, Leader di Sinistra, Falso, Diffamatore, insomma una schifezza di uomo. Ma si rendono conto cosa dicono? che centra tutto questo? PURA FALSITA! Vorrei tanto QUERELARE ma purtroppo non posso permettermi un avvocato penalista.
IL MIO PUNTO DI VISTA sono stato usato da qualcuno che non potendo attacare L’uomo del popolo (così io chiamo il PRESIDENTE) Usa un Gossip un Pettegolezzo, la mia storia d’amore con Noemi. Ora stanno insinuando che lui ha avuto rapporti di SESSO cosa che escludo a priori e impossibile! conoscendo Noemi è i suoi valori. Possibile che l’uomo del Popolo non possa avere una sua vita privata? Che male c’e ad essere amico di una famiglia normale? Questa e la cosa bella lui è diverso dai soliti politici lui è amico di tutti degli Chef, Operai, Dipendenti, Mendicanti, Poveri insomma di TUTTI. Sono Dispiaciuto per quello che si è venuto a creare non lo avrei mai immaginato. Chiedo Scusa pubblicamente a Noemi e Tutti per il Clamore che ha suscitato la nostra storia D’amore e le auguro tutto il BENE DI QUESTO MONDO. Questa è la pura verità. per il resto vi prego tutti di lasciarmi in pace.
Luigi (Gino) Flaminio
«A detta di più di qualche dirigente e docente, però, le cose non starebbero così: in base a quanto sostiene questo “versante” l’interpretazione più gettonata è quella secondo cui il Miur avrebbe sì previsto la media dei voti, includendovi anche l’esito del comportamento (fermo restando che il “cinque” equivale a bocciatura automatica), ma solo qualora tutti gli studenti abbiano sanato i debiti formativi (leggi le insufficienze) accumulati durante l’anno scolastico. In tal caso non vi sarebbe nessun “nove” in condotta o in altre materie che salverebbe lo studente.Leggo il pezzo, tratto da "tecnica della scuola" e vedo che non s'è mai finito di peggiorare. Attendiamo con ansia una nuova circolare...
Altri “scettici” sono andati a valutare il peso specifico delle parole incluse nell’O.M. 40 e, soprattutto, della Circolare più recente (la n. 46): in quest’ultima l’espressione “concorre alla determinazione della media” implicherebbe proprio la negazione che faccia invece media. Ora, se si vuole dare credito a questa versione, la domanda sorge spontanea: a poche settimane dall’avvio degli esami non sarebbe opportuno spazzare il campo ai dubbi e dire in modo chiaro quali sono le regole che i Consigli di classe dovranno adottare per scrutinare gli studenti delle classi terminali?»