martedì 21 giugno 2005

Il giorno del giudizio *** -1

"Care ragazze, cari ragazzi" - scrive il ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, agli studenti che domani cominceranno gli esami di maturità - sarete in 482 mila domani mattina sui banchi di scuola per la prima grande prova della vostra vita, l'esame di Stato. Pensate: ottant'anni fa, a conclusione dell'anno scolastico 1924-1925, in un'Italia che contava ancora tassi altissimi di analfabetismo, furono poco più di 20 mila i candidati alla maturità".

Per augurare "in bocca al lupo" a tutti gli studenti, il ministro Moratti ha deciso di scrivere una lettera aperta, inviata oggi alle 3.500 scuole superiori dove prenderanno il via gli esami di maturità. Una missiva che comincia ricordando ai ragazzi quanto siano fortunati nel poter affrontare questa prova, un tempo riservata solo a un'élite. "Per darvi un'idea: allora ogni 10 mila abitanti c'erano cinque maturandi; oggi ce ne sono 85. Allora la stragrande maggioranza erano ragazzi, oggi le ragazze sono in prevalenza. Quale straordinario cammino ha compiuto il nostro Paese dai tempi dei vostri bisnonni!".

Il conforto della famiglia e degli amici. Il ministro si sofferma quindi sullo stato d'animo dei ragazzi, assicurando loro che in famiglia troveranno il conforto necessario. "Immagino le vostre ansie e le vostre trepidazioni, le stesse che vissi anch'io tanti anni fa e che ho rivissuto poi come mamma, quando a sostenere l'esame furono i miei figli. Ma state tranquilli, perché nell'affetto delle vostre famiglie, nell'amicizia dei vostri compagni di classe, nella dedizione dei vostri insegnanti troverete motivo per affrontare con serenità gli esami. In questi anni, avete acquisito competenze e capacità adeguate, che potrete utilizzare in campi e settori diversi della vostra futura vita professionale e lavorativa. Al tempo stesso la scuola vi ha aiutato a crescere, dal punto di vista sociale e culturale, come persone responsabili e come cittadini".

Futuro di studio e lavoro. Letizia Moratti parla anche delle prospettive che si apriranno agli studenti: "La maggior parte di voi, dopo l'esame, si iscriverà all'università, ma non sono pochi anche coloro che si metteranno subito alla prova con un'esperienza lavorativa. L'inserimento in ognuno di questi due mondi richiede soprattutto una grande capacità di confrontarsi con i sempre più rapidi mutamenti sociali ed economici e di interagire con realtà diverse, comprese quelle europea e internazionale, sempre più caratterizzate dalle grandi conquiste della ricerca scientifica e dalla rapidissima e sorprendente evoluzione della tecnologia".

Energia, creatività e fiducia. La lettera si conclude con gli auguri di rito. "Non intendo darvi consigli che in questo momento potrebbero sembrare fuori luogo - scrive il ministro - Vorrei solo augurarvi con tutto il cuore di compiere le scelte giuste, lasciandovi guidare dalla vostre aspirazioni e da quei valori che la scuola vi ha trasmesso, in modo da costruire il vostro progetto di vita con energia, creatività e fiducia. In bocca al lupo, ragazzi, e auguri per il vostro futuro".

da "La Repubblica", 21 giugno 2005

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