Secondo la Repubblica sono «in calo i candidati delle scuole pubbliche, soprattutto per effetto del minor numero di privatisti che evidentemente non se la sono sentita di affrontare l'esame di maturità al cospetto di una commissione formata dai prof della scuola statale. Preferiscono affidarsi a una scuola paritaria. E dire che per "presentarsi da esterno" (come si dice in gergo) in una scuola privata bisogna essere disposti a sborsare da 500 a 1500 euro. Per sostenere lo stesso esame in una scuola di Stato basta pagare una tassa di poche decine di euro. Evidentemente le paritarie "danno più sicurezza" a coloro che magari non entrano da anni in un'aula scolastica e si sono affidati a una preparazione "fai da te".»
Per la serie: "pago, quindi passo"...
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