Mi si dice che i link agli interventi di Dario Fo non funzionano; proviamo a vederli a partire da questo indirizzo (nella sezione dedicata ai saggi)...
Carini entrambi, ma il primo dei due merita un po' più di attenzione (i contenuti possono esssere ritenuti "discutibili", pertanto ne sconsiglio la lettura agli animi più candidi).
a margine delle attività che si fanno in classe (ma non solo) · integrabile ed integrato con facebook & il sito-deposito
martedì 31 ottobre 2006
domenica 29 ottobre 2006
Alla fine del giro

Rosa fresca aulentisima capari jnverla state
ledonne tidisiano pulzelle maritate
trami deste focora seteste abolontate
perte nonaio abento notte edia
penzando purdivoi madonna mia.
Finiamo domani il primo giro in terza, e chiuderemo la prima "Unità di Apprendimento" con un classico cui finora non ho fatto cenno, "Il Contrasto" di Cielo d'Alcamo; nello stesso sito è disponibile anche la riproduzione del manoscritto (qui sopra, uno stralcio).
Pubblivoro
Guardo poca tv in questo periodo; mi consolo però con questo sito, che rende disponibili online i migliori spot (che non ce ne siano, per ora, di italiani è significativo).
Carino e utile per quanti devono ripassare la teoria darwiniana, noitulovE, gentilmente offerto da Guinness©.
Carino e utile per quanti devono ripassare la teoria darwiniana, noitulovE, gentilmente offerto da Guinness©.
giovedì 26 ottobre 2006
Tecnoderive
Guardo i commenti al mio intervento precedente e mi rendo conto
1) dell'importanza che oggi assume la scelta di un OS rispetto al un altro
2) dell'analfabetismo informatico dello scrivente, che ha seguito gli adeguamenti tecnologici della propria "parrrocchia" ma non s'è granché preoccupato dei mondi esterni
3) dei gusti raffinati, in termini di solidità di sistema operativo, di alcuni dei miei alunni, anche più giovani
4) del cambiamento inesorabile dei tempi: una discussione di 'sto genere era inimmaginabile, fino a qualche anno fa
5) del fatto che comunque Apple disegna strumenti che altri nemmeno immaginano
6) della necessità di riattaccarsi alla letteratura. (probabilmente qualcuno pensa che quest'ultima considerazione non c'entri niente. tra un po' troverò tempo e voglia per chiarire perché io la penso diversamente)
1) dell'importanza che oggi assume la scelta di un OS rispetto al un altro
2) dell'analfabetismo informatico dello scrivente, che ha seguito gli adeguamenti tecnologici della propria "parrrocchia" ma non s'è granché preoccupato dei mondi esterni
3) dei gusti raffinati, in termini di solidità di sistema operativo, di alcuni dei miei alunni, anche più giovani
4) del cambiamento inesorabile dei tempi: una discussione di 'sto genere era inimmaginabile, fino a qualche anno fa
5) del fatto che comunque Apple disegna strumenti che altri nemmeno immaginano
6) della necessità di riattaccarsi alla letteratura. (probabilmente qualcuno pensa che quest'ultima considerazione non c'entri niente. tra un po' troverò tempo e voglia per chiarire perché io la penso diversamente)
domenica 22 ottobre 2006
Se lo dice lui...
Cara Signora,
fa piacere condividere una passione.
Ho acquistato il mio primo Mac nel 1987, era un Mac Plus. In una delle prossime occasioni di incontro, si faccia riconoscere: la invito a un brindisi per i miei primi 20 anni da Apple-User.
Nel frattempo, un invito a godersi le parole della concorrenza, che parla di filosofia del prodotto e non di meri dati di vendita...
fa piacere condividere una passione.
Ho acquistato il mio primo Mac nel 1987, era un Mac Plus. In una delle prossime occasioni di incontro, si faccia riconoscere: la invito a un brindisi per i miei primi 20 anni da Apple-User.
Nel frattempo, un invito a godersi le parole della concorrenza, che parla di filosofia del prodotto e non di meri dati di vendita...
Un cachi, due cachi...


Stranamente d'accordo

Farò mio, nell'attività professionale, il seguente principio, dettato dal professore per antonomasia: «Sono scontenti tutti, quindi va bene. Va bene, va bene.»
Da qui, la bella caricatura. Grazie all'autore.
Occupare il tempo
Nella solita cartella di terza si trovano le indicazioni sui lavori scritti da preparare nel periodo 23-30 ottobre.
venerdì 20 ottobre 2006
Passare dalle finestre

mercoledì 18 ottobre 2006
Il primo giro di giostra

Buon lavoro!
L'immagine, suggestiva, viene da qui. Un grazie all'autore.
domenica 15 ottobre 2006
Praha
Le cose che ricordo (cronologicamente)
La puntualità di tutti il mattino della partenza
Malpensa triste e (quasi) solitaria
Nicola, il menagramo aereo
Le musiche da flebo dell’autista che ci ha presi e riportati all’aeroporto ceco
La velocità delle scale mobili, soprattutto a Invalidovna
Ukončete výstup a nástup, dveře se zavírají
Gli odori terrificanti che si sprigionano da chioschi, negozi alimentari e ristoranti
La ricerca disperata della piastra per capelli
La quantità di birra e cibo che d.G.S. si scofana
La risalita contromano (e la cazziata della seconda sera...)
La nebbia della seconda mattinata
Il registratore che si palla in continuazione al castello di Konopiste
In albergo, le notti calme dei trevigliesi e bordellose dei clarensi
«Ma dove non è stato Kafka?»
La quantità di carne ingurgitata il terzo giorno
La “strana storia” dell’alunna scomparsa
Le guide spericolate del collega C.B. nel quartiere ebraico
Tutti a toccare la raffigurazione di Giovanni Nepomuceno buttato dal ponte
Le 10 corone raccolte con il «Don Bosco ritorna» sul Ponte Carlo
L’entusiasmo generalizzato (pure dei 35enni!) per il LaserGame nei pressi di Můstek
Le cose che mi hanno infastidito
Qualche urlo/verso/schiamazzo, in camera
Qualche “fuga” nei momenti seri
Qualche mia incazzatura, inutile e di troppo
Le cose che mi hanno sorpreso
Tutti (o quasi…) presenti
Nessuno strascinamento da deportazione durante le visite
L’invito alla serata after (grazie davvero, ma gli -anta incombenti non me la permettono...)
Le cose che mi hanno “commosso”
I disegni dei bambini di Terezin
I discorsi fatti con qualcuno, quando se n’è presentata l’occasione
La capacità di rispettare le promesse
Conclusione
C’è chi pensa sia stata una gita, può darsi; per me è stato più di un esame di maturità. Tutti promossi (con valutazioni diverse, ovviamente… -- scritto sogghignando bastardamente)
E che Giovanni Nepomuceno, Carlo IV, Hus, Francesco Ferdinando, Kafka & co. veglino su di noi.
La puntualità di tutti il mattino della partenza
Malpensa triste e (quasi) solitaria
Nicola, il menagramo aereo
Le musiche da flebo dell’autista che ci ha presi e riportati all’aeroporto ceco
La velocità delle scale mobili, soprattutto a Invalidovna
Ukončete výstup a nástup, dveře se zavírají
Gli odori terrificanti che si sprigionano da chioschi, negozi alimentari e ristoranti
La ricerca disperata della piastra per capelli
La quantità di birra e cibo che d.G.S. si scofana
La risalita contromano (e la cazziata della seconda sera...)
La nebbia della seconda mattinata
Il registratore che si palla in continuazione al castello di Konopiste
In albergo, le notti calme dei trevigliesi e bordellose dei clarensi
«Ma dove non è stato Kafka?»
La quantità di carne ingurgitata il terzo giorno
La “strana storia” dell’alunna scomparsa
Le guide spericolate del collega C.B. nel quartiere ebraico
Tutti a toccare la raffigurazione di Giovanni Nepomuceno buttato dal ponte
Le 10 corone raccolte con il «Don Bosco ritorna» sul Ponte Carlo
L’entusiasmo generalizzato (pure dei 35enni!) per il LaserGame nei pressi di Můstek
Le cose che mi hanno infastidito
Qualche urlo/verso/schiamazzo, in camera
Qualche “fuga” nei momenti seri
Qualche mia incazzatura, inutile e di troppo
Le cose che mi hanno sorpreso
Tutti (o quasi…) presenti
Nessuno strascinamento da deportazione durante le visite
L’invito alla serata after (grazie davvero, ma gli -anta incombenti non me la permettono...)
Le cose che mi hanno “commosso”
I disegni dei bambini di Terezin
I discorsi fatti con qualcuno, quando se n’è presentata l’occasione
La capacità di rispettare le promesse
Conclusione
C’è chi pensa sia stata una gita, può darsi; per me è stato più di un esame di maturità. Tutti promossi (con valutazioni diverse, ovviamente… -- scritto sogghignando bastardamente)
E che Giovanni Nepomuceno, Carlo IV, Hus, Francesco Ferdinando, Kafka & co. veglino su di noi.
lunedì 9 ottobre 2006
viaggiodistruzioneecultura
beh, leggermente angosciante la catena fonosillabica, con quel "distruzione" che fa presagire il peggio.
mi vengono in mente i giorni a Barcellona di 3 anni fa, con la mezza rissa in sala giochi, la notte al pronto soccorso, il tizio che aveva scassato il mobile, quello che s'era microfratturato l'alluce (secondo giro al pronto soccorso), quello che s'era perso e quelli che s'erano messi a fare il festino a fumo...
era finita con 8 sospensioni di durate diverse, se non ricordo male.
ma non era iniziata così male come questa volta; domani si parte e io sostituisco la prof di arte, originaria accompagnatrice ufficiale. Oggi s'è dispersa la seconda accompagnatrice, prontamente sostituita dal collega di filosofia, con cui ho condiviso "quella" Barcellona. Ci aggiungiamo che si vola con Alitalia, il cui amministratore delegato pochi giorni fa ha parlato di possibile bancarotta e vedo prospettive poco allettanti per il ritorno.
Nel compenso le previsioni danno cielo coperto, un po' freddino ma niente acqua. Staremo a vedere.
Sabato si ritorna da Praga e, prima o poi, due righe le si scrive.
Nel frattempo scriveranno anche fanciulle e fanciulli di terza: si preannunciano pagine e pagine di roba buona da blog...
mi vengono in mente i giorni a Barcellona di 3 anni fa, con la mezza rissa in sala giochi, la notte al pronto soccorso, il tizio che aveva scassato il mobile, quello che s'era microfratturato l'alluce (secondo giro al pronto soccorso), quello che s'era perso e quelli che s'erano messi a fare il festino a fumo...
era finita con 8 sospensioni di durate diverse, se non ricordo male.
ma non era iniziata così male come questa volta; domani si parte e io sostituisco la prof di arte, originaria accompagnatrice ufficiale. Oggi s'è dispersa la seconda accompagnatrice, prontamente sostituita dal collega di filosofia, con cui ho condiviso "quella" Barcellona. Ci aggiungiamo che si vola con Alitalia, il cui amministratore delegato pochi giorni fa ha parlato di possibile bancarotta e vedo prospettive poco allettanti per il ritorno.
Nel compenso le previsioni danno cielo coperto, un po' freddino ma niente acqua. Staremo a vedere.
Sabato si ritorna da Praga e, prima o poi, due righe le si scrive.
Nel frattempo scriveranno anche fanciulle e fanciulli di terza: si preannunciano pagine e pagine di roba buona da blog...
domenica 8 ottobre 2006
Grazie!
No so chi abbia scritto questo primo commento, né a chi possa essere attribuita la paternità di questi due; so solo che devo un grazie sincero e sentito.
PS: superati i 500 post. Mi sembra che 'sto blog stia diventando il diario che non ho mai avuto...
PS: superati i 500 post. Mi sembra che 'sto blog stia diventando il diario che non ho mai avuto...
sabato 7 ottobre 2006
Pellegrinaggio
Non sono riuscito, stamattina, a fare la strada a piedi da scuola a Caravaggio; ho fatto però in modo di esserci per salutare chi c'era e per partecipare alla Messa di inizio d'anno, soprattutto con un pensiero "più speciale" per chi frequenta la quinta; con loro due anni fa ci si era conosciuti anche facendo insieme quella strada...
M'è dispiaciuta l'assenza di molti (forse dovevo intuirla dalle difficoltà che, commentando il canto VI del Paradiso, s'erano evidenziate in classe).
Ringrazio invece davvero chi c'era, credente o meno: c'è un valore simbolico nelle proprie azioni e ci sono momenti in cui forse "sacrificare" una mattinata (altrimenti dedicabile magari al cazzeggio o allo studio della filosofia) per un momento di partecipazione comunitaria dà un segno visibile del proprio essere-con-gli-altri, magari solo scambiandosi un'occhiata o due semplici parole...
M'è dispiaciuta l'assenza di molti (forse dovevo intuirla dalle difficoltà che, commentando il canto VI del Paradiso, s'erano evidenziate in classe).
Ringrazio invece davvero chi c'era, credente o meno: c'è un valore simbolico nelle proprie azioni e ci sono momenti in cui forse "sacrificare" una mattinata (altrimenti dedicabile magari al cazzeggio o allo studio della filosofia) per un momento di partecipazione comunitaria dà un segno visibile del proprio essere-con-gli-altri, magari solo scambiandosi un'occhiata o due semplici parole...
venerdì 6 ottobre 2006
Il tempo va, passano le ore...
La riflessione sul De brevitate vitae di Seneca può, per fanciulle e fanciulli di quinta, essere ampliata leggendo:
questa brevissima introduzione all'opera, nella quale si richiamano le metafore del punto e del fiume
il capitolo dedicato al tempo (pag. 6-7) di questo interessante saggio breve. Credo non sia male anche una lettura integrale...
questa brevissima introduzione all'opera, nella quale si richiamano le metafore del punto e del fiume
il capitolo dedicato al tempo (pag. 6-7) di questo interessante saggio breve. Credo non sia male anche una lettura integrale...
martedì 3 ottobre 2006
Edipo & il suo complesso

qui, per leggere qualcosa di sensato su Edipo
qui, per avere un'idea di cosa possa essere una tragedia
qui, per recuperare una definizione di genere letterario.
domenica 1 ottobre 2006
Tra cipolle e zanzare (2)
le ultime tre perle che m'erano rimaste nel file...
All'ortografia di sicuro non fa bene...
La zanzara è un piccolo animale nero lungo al massimo un centimetro e apparentemente innoquo.
Misteri da donne
Parlando di questo tema con la mia parrucchiera ho scoperto che la cipolla è utilizzata anche per la produzione di prodotti di bellezza.
Fine e posologia del cataplasma
Anche i fisioterapisti la utilizzano perché con essa si può fare un medicamento pastoso, detto cataplasma, da applicare su una parte del corpo al fine di migliorare ascessi e geloni, e addirittura emorroidi.
All'ortografia di sicuro non fa bene...
La zanzara è un piccolo animale nero lungo al massimo un centimetro e apparentemente innoquo.
Misteri da donne
Parlando di questo tema con la mia parrucchiera ho scoperto che la cipolla è utilizzata anche per la produzione di prodotti di bellezza.
Fine e posologia del cataplasma
Anche i fisioterapisti la utilizzano perché con essa si può fare un medicamento pastoso, detto cataplasma, da applicare su una parte del corpo al fine di migliorare ascessi e geloni, e addirittura emorroidi.
martedì 26 settembre 2006
Tra cipolle e zanzare
Estratti rigorosamente ANONIMI dalle esercitazioni argomentative di alunne ed alunni di terza
Hard
Lei, la cipolla rossa, pare avere una sua personalità, tanto da punire chi la spoglia del suo sottilissimo velo esterno, facendo macchiare e maleodorare quelle dita sfrontate.
Progressi
In Inghilterra un team di scienziati ha prodotto tramite alterazioni del DNA una cipolla che non fa lacrimare gli occhi, è facilmente digeribile e non fa puzzare l’alito. L’uomo ormai sta facendo passi da gigante.
Nuova saggezza popolare
In conclusione si può dire che il proverbio “una mela al giorno toglie il medico di torno” non è completamente esatto; il termine “mela” potrebbe essere sostituito con “cipolla”.
Prof 1 - da non nominare
Personalmente non amo più di tanto la cipolla perché non è la mia verdura preferita; comunque devo riconoscere che è molto utile e più di quanto possa sembrare, perché come disse il nostro ex professore di italiano (non lo nomino) una cosa non è mai soltanto una cosa.
Prof 2 - 'azz, ma sono sfigato coi prof...
Dopo aver fatto italiano al biennio, svolgendo temi del tipo “la vita di una foglia” o “il rumore del silenzio”, pensavo di aver provato a scrivere qualunque cosa, ed essendomela cavata anche abbastanza bene pensavo di essere in grado di elaborare qualunque tipo di tema, ma sinceramente “l’elogio della cipolla” mi mette in difficoltà. Sapendo però che Pablo Neruda ha scritto una poesia intitolata “Ode al carciofo”, anch’io posso spremermi le meningi per scrivere qualcosa di interessante.
Alla maniera di Leopardi
«che fai tu zanza in ciel?
Dimmi che fai silenziosa zanza?
Ti svegli al mattino e vai contemplando animali;
indi ti posi sulla loro pelle.
Ancor non sei paga di bucare tutti quanti?
Ancor non prendi a schivo,
ancor sei vaga di mirar questo sangue?»
Non per essere maschilista???
Diciamo la verità: a pungere uomini/donne e animali sono solo le zanzare femmine!!! Perché non i maschi? Non per essere maschilista, ma le maschie (gli zanzari) sono più avanti delle femmine, come in ogni animale, e conoscono altri modi per nutrirsi.
Splat
Arriva planando verso il letto, atterra, zampetta un poco e una volta trovato il piccolo pezzo di epidermide non spruzzata da tutte quelle porcherie odierne si prepara ad uno spuntino. SPLAT!!! “…se ti prendo ti spiaccico!” E così si spegne un’altra piccola culicide, un insetto caratterizzato da un addome lungo e stretto e apparato boccale che forma un lungo rostro atto a pungere e succhiare. Una zanzara, per capirci.
Uella!
Ascoltate: a mio parere questo mondo non può fare a meno della cipolla. L’umanità non è pronta a vivere senza di essa.
E meno male che non volano le vacche...
Magari se la zanzara non esistesse ci sarebbe un altro insetto peggiore, più fastidioso, più dannoso, forse mortale perché, come si dice, chi lascia la via vecchia per la nuova, sa quel che lascia ma non quel che trova.
Hard
Lei, la cipolla rossa, pare avere una sua personalità, tanto da punire chi la spoglia del suo sottilissimo velo esterno, facendo macchiare e maleodorare quelle dita sfrontate.
Progressi
In Inghilterra un team di scienziati ha prodotto tramite alterazioni del DNA una cipolla che non fa lacrimare gli occhi, è facilmente digeribile e non fa puzzare l’alito. L’uomo ormai sta facendo passi da gigante.
Nuova saggezza popolare
In conclusione si può dire che il proverbio “una mela al giorno toglie il medico di torno” non è completamente esatto; il termine “mela” potrebbe essere sostituito con “cipolla”.
Prof 1 - da non nominare
Personalmente non amo più di tanto la cipolla perché non è la mia verdura preferita; comunque devo riconoscere che è molto utile e più di quanto possa sembrare, perché come disse il nostro ex professore di italiano (non lo nomino) una cosa non è mai soltanto una cosa.
Prof 2 - 'azz, ma sono sfigato coi prof...
Dopo aver fatto italiano al biennio, svolgendo temi del tipo “la vita di una foglia” o “il rumore del silenzio”, pensavo di aver provato a scrivere qualunque cosa, ed essendomela cavata anche abbastanza bene pensavo di essere in grado di elaborare qualunque tipo di tema, ma sinceramente “l’elogio della cipolla” mi mette in difficoltà. Sapendo però che Pablo Neruda ha scritto una poesia intitolata “Ode al carciofo”, anch’io posso spremermi le meningi per scrivere qualcosa di interessante.
Alla maniera di Leopardi
«che fai tu zanza in ciel?
Dimmi che fai silenziosa zanza?
Ti svegli al mattino e vai contemplando animali;
indi ti posi sulla loro pelle.
Ancor non sei paga di bucare tutti quanti?
Ancor non prendi a schivo,
ancor sei vaga di mirar questo sangue?»
Non per essere maschilista???
Diciamo la verità: a pungere uomini/donne e animali sono solo le zanzare femmine!!! Perché non i maschi? Non per essere maschilista, ma le maschie (gli zanzari) sono più avanti delle femmine, come in ogni animale, e conoscono altri modi per nutrirsi.
Splat
Arriva planando verso il letto, atterra, zampetta un poco e una volta trovato il piccolo pezzo di epidermide non spruzzata da tutte quelle porcherie odierne si prepara ad uno spuntino. SPLAT!!! “…se ti prendo ti spiaccico!” E così si spegne un’altra piccola culicide, un insetto caratterizzato da un addome lungo e stretto e apparato boccale che forma un lungo rostro atto a pungere e succhiare. Una zanzara, per capirci.
Uella!
Ascoltate: a mio parere questo mondo non può fare a meno della cipolla. L’umanità non è pronta a vivere senza di essa.
E meno male che non volano le vacche...
Magari se la zanzara non esistesse ci sarebbe un altro insetto peggiore, più fastidioso, più dannoso, forse mortale perché, come si dice, chi lascia la via vecchia per la nuova, sa quel che lascia ma non quel che trova.
«Sapor di forte agrume»

Però, se tra la prima e la seconda ora di lezione, nell’intervallino, ti vengono a dire che il primo canto del Paradiso di Dante sembra un po’ “palloso”, io mi metto a dubitare del fatto di essere capace di parlarne.
Possibile, mi chiedo, che questo genere di testo “non prenda” più? che un’istanza alta, una poesia impegnata, il desiderio di raccontare se stessi ed il meglio di sé – è vero, in un linguaggio inattuale, in una forma difficile… – non susciti l’interesse di chi sta ad ascoltare?
Cavolo! ci mettiamo a leggere i blog degli altri, le parole, a volte disordinate, delle composizioni che ci vengono spontanee, sull’onda dell’emozione di un momento, e non siamo più capaci di prestare l’ascolto impegnativo che le cose veramente importanti richiedono?
C’è qualcosa che non mi torna; spero sia solo una sensazione temporanea.
Sono graditi commenti; qui o dovunque mi possiate trovare.
domenica 24 settembre 2006
(auto)citazione
Se ne parlava in quarta, un paio di giorni fa: il più bell'eufemismo che io ricordi.
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