Chi sta per iniziare di nuovo le attività ordinarie, fatte di alzatacce la mattina, di interrogazioni e di compiti, di incazzature e soddisfazioni, provi a leggere con calma il passo che segue. Credo che questa riflessione aiuti a immergersi di più nel presente, ad apprezzarlo nel momento in cui lo si vive e, soprattutto, nei successivi momenti in cui questo viene ricordato. Per poter dire, agli incontri da ex(qualunque cosa), il più classico dei "ti ricordi di quella volta in cui ecc ecc ecc" è necessario, per stare a Leopardi, aver attraversato l'impoeticità del quotidiano; solo così si può poi essere poeti della/nella vita.
«Un oggetto qualunque, per esempio un luogo, un sito, una campagna, per bella che sia, se non desta alcuna rimembranza, non è poetica punto a vederla. La medesima, ed anche un sito, un oggetto qualunque, affatto impoetico in sé, sarà poeticissimo a rimembrarlo. La rimembranza è essenziale e principale nel sentimento poetico, non per altro, se non perché il presente, quale che egli sia, non può essere poetico; e il poetico, in uno o in un altro modo, si trova sempre nel consistere nel lontano, nell'indefinito, nel vago».
(Giacomo Leopardi, Zibaldone * Recanati, 14 dicembre, domenica, 1828)
1 commento:
con questo blog ogni tanto ritrovo il tempo per pensare invece di correre sempre dietro alla cose!Grazie e buon inizio di anno scolastico.
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