Incacchiato marcio perché ieri pomeriggio, scendendo dal treno in Stazione Centrale a Milano, ho "sbregato" la tasca della giacca, talmente incacchiato da rinunciare allo spettacolo che dovevo andare vedere a teatro perché so che avrei continuato a borbottare imprecando durante l'intera rappresentazione, dopo un giro in piazza del Duomo e un salto in libreria sono tornato a casa con due libercoli, di uno dei quali mi sono segnato un paio di citazioni.
Prima citazione
Nel Sesso Debole la passione del momento predomina su ogni altra considerazione. Questa è naturalmente una conseguenza inevitabile della loro infelice configurazione. Dato che esse non hanno nemmeno la più piccola pretesa di un angolo, inferiori in questo anche all’infimo fra gli Isosceli, ne segue che sono del tutto prive di facoltà raziocinanti, e non hanno né potere riflessivo, né giudizio, né capacità di previsione, né, quasi, memoria.
Seconda citazione
Una volta Donna, per sempre Donna, è il Decreto della Natura, e si direbbe che persino le Leggi dell’Evoluzione siano state sospese nel suo caso a suo sfavore. E tuttavia non possiamo fare a meno di ammirare la saggia Predisposizione, la quale ha ordinato che, dal momento che esse non hanno speranza, così non abbiano memoria con cui ricordare, né altra facoltà con cui anticipare, le miserie e le umiliazioni che sono al tempo stesso una necessità della loro vita e la base della costituzione della Flatlandia.
"Flatlandia", romanzo di Edwin A. Abbott, è la lettura che caldamente consiglio innanzitutto agli pseudo-misogini di terza (e delle altre classi, sempre che ce ne siano) e, poi, a tutti coloro che credono di sapere.
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