Le tesine dovevano essere multidisciplinari, fu infatti detto. Cioè dovevano coinvolgere più di una disciplina di studio. E noi non capimmo subito dove ci avrebbe portati quel lungo impronunciabile aggettivo. Poi, giorno dopo giorno, il «più di una» è diventato «tante»; poi il «tante» è diventato «tutte»; poi le «discipline» sono diventate le «materie» e le «materie» sono diventate i «prof che ti fanno le domande all’orale», e la tesina è diventata una poderosa minchiata, un fastidio da togliersi in 12-15 minuti (queste furono le indicazioni ministeriali) per poi cominciare a interrogare come se niente fosse.Sottoscrivo la citazione ed il post.
ps: perché un topo morto? si legga il post...
2 commenti:
ammetto che probabilmente era una cosa assai diversa, ma mi piacque parecchio fare la mia "tesina" ai tempi.
anche se mi vennero bocciati i titoli dull'arte cimiteriale, sui racconti dell'orrore latini e sui vampiri. pazienza!
se il lavoro è fatto con passione, credo anch'io dia molta soddisfazione; quest'anno un confronto tra antieroi (Zeno e Fantozzi) e un raffronto tra Commedia e Simpson sono nati dall'entusiasmo dei due autori... difficile non vederlo; ti farò sapere com'è andata a finire. io ti avrei approvato tutte e tre le proposte: calcola che per la tesi di specializzazione la mia richiesta iniziale era appunto per l'incontro con il mostruoso nella letteratura greca (poi abbiamo deviato su una "definizione dell'identità del greco" grazie agli incontri di Ulisse con le creature più strane...)
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