domenica 28 dicembre 2008

Impegni natalizi

Per fanciulle e fanciulli di terza i lavori per la “pausa” natalizia sono i seguenti:
· leggere uno dei libri presentati in classe da altri gruppi di lettori
· procurarsi una copia del romanzo Io non ho paura di Niccolò Ammaniti (ed, eventualmente, preleggerselo)

Per fanciulle e fanciulli di quarta, invece, ricordo la "lettera a se stessi" (www.futureme.org) e la rilettura dei canti 2, 4 e 6 dell’Eneide.
Sono previste per il rientro a scuola sia la nuova ripiantumazione che la stesura del calendario per l'interrogazione tassian-dantesca.

sabato 27 dicembre 2008

La Coscienza di Zeno

Nella cartella di quinta, il file con le esercitazioni di tipologia A sul romanzo di Svevo.
Considerato che si parla anche degli ultimi capitoli del romanzo, meglio averlo letto integralmente prima di procedere alla scelta del passo ed al lavoro di analisi ed interpretazione.

giovedì 25 dicembre 2008

Auguri di buon Natale!

(click sul titolo; grazie a Fabio per il "Tu scendi dalle stelle": una bella performance)

giovedì 18 dicembre 2008

Morte e Risurrezione di un Dizionario

Sono un affezionato utente di dizionari online; qui a fianco vedete il link a quello del Corriere della Sera, in genere io preferisco però il "De Mauro Paravia". Al solito link, però, non si trova più il vecchio dizionario, ma uno nuovo, di sinonimi e contrari, utile sì ma non completo come il primo, a mio avviso.
Viva, però, la potenza della rete; benché l'edizione cartacea sia fuori catalogo, la versione online, su richiesta di molti affezionati utenti, è stata mantenuta attiva e per di più collegata anche alle voci di sinonimi e contrari.
Una storia cominciata male e finita, fortunatamente, strabene; ora i dizionari online sono due.

Nuove esperienze • La cronaca

Di seguito, il rendiconto giornalistico della presentazione di cui parlavo...

domenica 14 dicembre 2008

Nuove esperienze

È la prima volta che mi chiedono di presentare un libro; vi farò sapere come va a finire...

sabato 29 novembre 2008

Malavoglia

A lettura del romanzo terminata, ricordo le parti del saggio di R. Luperini su «I Malavoglia come "tragedia" della modernità» reso reperibile nella apposita cartella grazie al meritorio contributo di Marco Col., l'uomo elegante che oggi ha indossato la mia cravatta.

mercoledì 26 novembre 2008

Due campioni di trash-television

Se ne parlava stamattina: il Mago Gabriel e "Sogno d'amore", la mitica telenovela piemontese


domenica 23 novembre 2008

I Malavoglia & c.

Il programma completo per il test sulla produzione verghiana, primo giro del secondo trimestre in quinta, è disponibile nella apposita cartella.
Siamo in attesa della scannerizzazione del secondo saggio critico, affidato ai potenti mezzi di Marco Col.

4A T1 G2

Il "secondo giro" del primo trimestre di quarta A, che si sostanzia in un bel TVB, vede il suo programma esplicitato ben bene nella apposita cartella.

Quando vale più la recensione...

M'è capitato in terza di parlare più volte della difficoltà che ho avuto nel leggere l'ultimo libro di Moccia, Amore 14, pur non partendo del tutto prevenuto (ma solo con qualche riserva, già espressa in un vecchio post).
Finitolo, l'avevo già quasi dimenticato quand'ecco che, sorpresa!, mi trovo davanti questa stupenda recensione; quasi quasi vale la pena di aver letto il libro per poter meglio apprezzare le parole di Betty Moore, che ringrazio.

Tra (biblio)blog e FB

Una interessante riflessione sul rapporto tra blog e social network.
Grazie, Squonk!
«Usavamo uno strumento, il blog, effimero ma duraturo al tempo stesso. Perchè un post scaccia l’altro, è vero: ma rimane tutto lì, non solo negli archivi, ma proprio come insieme delle parole pensate, scritte, commentate. Oggi invece gran parte di queste parole si gettano nel fiume della conversazione 2.0, quella che chi ne sa chiama social; e non solo vivono ancora meno di quanto vivessero quelle dei post di un tempo, ma si perdono senza lasciare traccia di sè. I blog, con il passare del tempo, diventano delle biblioteche: luoghi nei quali fermarsi, dopo aver passato (anche piacevolmente) un po’ di tempo a fare il giro delle ombre al bar di Twitter e poi al pub FriendFeed e poi al caffè Facebook; fermarsi, e recuperare tempo e senso, e restare un po’ in silenzio, chè anche la buona conversazione viene a noia, se si esagera.»

sabato 22 novembre 2008

Contaminazioni

Si leggono i Malavoglia, in quinta, con qualche difficoltà dovuta all'entrata nel piccolo mondo di Aci Trezza.
Poi si va su FB e si trova il gruppo «I scurmagne de Misà», e si vede che tutto il mondo è paese...

giovedì 20 novembre 2008

Sempre più gente su Mac...

Vedo sempre più alunni applisti in giro; dedico agli windowsiani imperterriti questo video eccezionale (via Stefano B. su FB).

«The Matrix Runs on Windows»

domenica 16 novembre 2008

Esercitazione di latino per la quinta A

prima parte
pag. II/266-267
Leggere il brano senecano, individuare tre delle domande proposte e sviluppare un commento al testo evidenziando le domande utilizzate (es: commento rispondendo alle domande B, D, E)

seconda parte
Leggere il brano di pag. II/312 cercando di verificare se e quanto sia valida la tesi di L. Pepe riportata nell'introduzione al passo e secondo cui «la caratterizzazione iperbolica del personaggio-chiave è una costante della tecnica incipitaria nei casi in cui il personaggio è destinato a compiere, nello svolgimento narrativo, fatti eccezionali oppure a rovesciare la situazione iniziale». Motivare per iscritto la propria posizione.
Provare a delineare graficamente le tappe del processo di "conversione" della protagonista, verificando l'importanza degli aiuti che le vengono forniti da altri personaggi.

mercoledì 12 novembre 2008

lunedì 10 novembre 2008

Dante · TVB

Il programma del TVB dantesco del 17 novembre p.v. è nella cartella di terza;
buone letture!

domenica 9 novembre 2008

Letture

...ecco perché i grandi libri durano, perché squarciano il buio e ci vanno vedere cosa siamo, all'improvviso. L'Iliade ci dice che tutta la vita è una battaglia, l'Odissea che tutta la vita è un viaggio, il libro di Giobbe che tutta la vita è un enigma e la Divina Commedia che tutta la vita è desiderio. E amore, anche.»
Roberto Benigni, Il mio Dante, pag. 42-43

giovedì 6 novembre 2008

Ologrammi

Applicazioni reali della realtà virtuale, in attesa dell'ologramma di Bruno Vespa...

Dante, TVB!

Sento che girano le voci più disparate e disperanti sulla prossima prova dantesca.
Confermo l'impostazione già presentata in classe:
prima parte - venerdì
analisi, parafrasi e domande sui singoli canti, escluso quello che ciascuno ha presentato in classe (si dà per scontato che lo si conosca)
seconda parte - sabato
domande a riposta aperta, anche a partire dal canto presentato in classe.
Spero di essere stato abbastanza chiaro.

Ora v'è uopo entrar ne l'aringo rimaso...

domenica 2 novembre 2008

Un misero 18

di Chetan Bhagat
Trovato per caso nella Feltrinelli in Galleria Alberto Sordi a Roma e divorato in due puntate: nel viaggio di ritorno dalla capitale e stamattina appena svegliato.
Una bella storia; 4 anni vissuti pericolosamente all'IIT (Indian Institute of Technology), uno dei college più prestigiosi al mondo.
Un Bildungsroman secondo la migliore tradizione, con uno sguardo sull'India dei ventenni di oggi.

sabato 1 novembre 2008

Viaggio in paradiso

Nella apposita cartella sono disponibili
1) i file inviati dai singoli gruppi per i canti finora commentati in classe
2) i file di note per tutti i canti letti insieme
Buona lettura!

ps: dalle 17.40 è online anche il canto 17
ps2: dalle 21.55 s'è aggiunto online anche il canto 33
ps3 dalle 17 del 3/11 s'è aggiunto il canto 6
ps4: due note sul canto 33 ci sono dalle 17.50 di oggi 5 novembre

lunedì 27 ottobre 2008

dello spettacolo...

Andremo a vedere i "Sei personaggi in cerca d'autore" di Luigi Pirandello
al Teatro Carcano - Milano (MM3 linea gialla; fermata Crocetta)
lo spettacolo inizia alle 20.30 e termina alle 23.00 (2.30 ore compreso intervallo)
per muoverci da Treviglio: suggerisco il treno delle 18.15 da Treviglio Centrale e che arriva a Milano Centrale alle 18.50 circa (c'è poi tempo di farsi il panzerotto da Luini o qualsiasi altra cosa, senza fretta...)
per tornare a Treviglio: contiamo di prendere il treno da Milano Centrale delle 23.37 che arriva a Treviglio Ovest alle 0.15
Nel pomeriggio di giovedì io sarò di ritorno da Roma; i biglietti li consegnerà giovedì mattina a scuola la prof. Lama a Chiara Map.; se ho problemi con per l'arrivo, ma dubito, contatterò Marco Col.
Credo di aver detto tutto.

PS: quelli che non vengono in 'sta data, provino a verificare un giro per un altro giorno...

giovedì 23 ottobre 2008

teatro

Per i "Sei personaggi in cerca d'autore" ho prenotato giovedì 30.
Confermatemi domani le presenze, per favore.

lunedì 20 ottobre 2008

Como nel comò


di Gianni Rodari

Una volta un accento
per distrazione cascò
sulla città di Como
mutandola in comò.

Figuratevi i cittadini
Comaschi, poveretti:
detto e fatto si trovarono
rinchiusi nei cassetti.

Per fortuna uno scolaro
rilesse il componimento
e liberò i prigionieri
cancellando l'accento.

Ora ai giardini pubblici
han dedicato un busto
"A colui che sa mettere
gli accenti al posto giusto."

domenica 19 ottobre 2008

Cultura generale

Dopo il Tìcino e la Dora Baltica di sabato mattina, un pezzo di grande spessore

10 anni dopo (bis)

Ci sono eventi che si ripetono, anche se con connotazioni particolari di volta in volta. È il caso della riunione degli ex-alunni che festeggiano il decennale della maturità. L'anno scorso il gruppo era bello folto per ciascuna delle classi ed io avevo avuto modo, a titoli diversi, di insegnare a 3 delle 4 classi che si erano riunite; quest'anno la presenza era più sparuta ed io (ri)conoscevo solo ex di quinta A. Si sono rifatti vivi Alex, Elena, Federico, Francesco, Luca, Marco, Paolo. Bella occasione (anche perché mi ha garantito il recupero dopo la festa di compleanno di un compagno di classe di mio nipote), e soprattutto nuova, perché ha intersecato per la prima volta l'incontro dal vivo con il recupero delle relazioni che, via Facebook, sta caratterizzando questo periodo. Beh, vero che trovarsi online è piacevole, ma mi pare che aver presenziato ieri sia stato meglio.

PS: resto in attesa del recupero e del riversamento in digitale del filmato con il "tributo", anche per vedere chi ha avuto il coraggio di colorarsi un bel ciuffo bianco tra i capelli (però, cavolo, potevate anche dirmelo 10 anni fa :-) )

mercoledì 15 ottobre 2008

Emergenti Live 2009

Concorso musicale strutturato in concerti live, dirette televisive su Bergamo TV, un CD e, dall’edizione 2006, un doppio CD/DVD.
Tutte le 24 band selezionate compariranno su un CD/DVD: oltre alle 24 tracce audio, i 12 gruppi che avranno accesso alla fase televisiva compariranno anche in versione video su DVD. I video riporteranno le esibizioni live di Bergamo TV ed inoltre la band vincitrice avrà la possibilità di girare un video professionale “dedicato” in una location particolarmente suggestiva.
Per partecipare all’edizione 2009 di Emergenti basta inviare un CD demo con brani originali e cover corredato da un curriculum completo di tutti i musicisti (età max 29 anni, età media del gruppo 28 anni) entro e non oltre venerdì 7 novembre 2008 al CDpM di Bergamo (presso la nuova sede di via De Amicis 6 a Bergamo, tel. 035_235654) o presso l’Ufficio Giovani del Comune di Bergamo (in via del Polaresco 15, tel. 035_401.290).
Qui, il link al sito.

lunedì 13 ottobre 2008

Viaggio in Paradiso

Nella cartella di quinta, un'apposita nuova sezione dedicata alle presentazioni dei canti del Paradiso dantesco, con i file predisposti da fanciulle e fanciulli e le NdP: Note del Prof (o del Pezz).

sabato 11 ottobre 2008

(ognitanto)ancheB (& moda in corridoio)

È capitato di dover sostituire il collega assente per gita a Barcellona, entrando in terza e quarta B.
Se nella prima ci siamo avvicinati alla poesia religiosa duecentesca con timore e tremore, leggendo il Cantico di Frate Sole con qualche divagazione su francescani conventuali e spirituali, in quarta, stamattina, la presentazione delle vicende di Astolfo sulla luna ha dato modo a qualcuno di esprimere il proprio disagio per l'attività scolastica.
Non credo di avere la bacchetta magica, ma penso che un approccio "poco paludato" alla letteratura possa riuscire a farla intendere un po' meglio, con i riferimenti agli uomini-autori, che non sono sempre e solo "gente che pensava di andare a finire sui libri" (su il Giornale di oggi, un articolo su Leopardi che scrive di tortellini di magro, farinata di riso, passando per le frittelle di mele e pere, gli gnocchi di latte e i pasticcini di maccheroni o maccheroncini, di grasso o di magro). E, se anche lo pensava, certo non sospettava che di loro si potesse anche parlare come fa Antonella Landi nel volume Storia parecchio alternativa della letteratura italiana, un libro che riconcilia con il dissidio petrarchesco (e dice la verità sulla costola di d'Annunzio).

PS: per un'interpretazione tecnologica della "inchiesta fallimentare" tipica del Furioso si veda La legge di Gumperson, secondo la quale «le probabilità che qualcosa accada sono inversamente proporzionali alla sua desiderabilità» e, più in generale, si legga La legge di Murphy.

PPS: prima dell'ultima ora, un momento fashion nel corridoio; pare che quest'anno vada il viola...

venerdì 10 ottobre 2008

Gli schiaffi fanno bene

Parlavo martedì mattina con Corrado, exalunno di anni fa, che mi ha presentato l'iniziativa editoriale cui collabora: Schiaffo edizioni, una originale collana di racconti illustrati spedibili.
Vale la pena di fare una visita al sito e, magari, di prendersi uno schiaffo come il racconto Deganawidah/ La Grande Pace di Wu Ming.

domenica 5 ottobre 2008

5A T1 G1

Nella cartella di quinta, il programma del primo giro (5A = quinta A; T1 = primo trimestre; G1 = primo giro) e la (doppia) recensione sul romanzo di Vassalli, La Chimera.
Il calendario delle interrogazioni e l'alternanza delle ore di (vostra) spiegazione sui canti del Paradiso sono confermati e disponibili in classe. Visti i tempi ristretti, raccomando a tutti la prelettura, per ciascuna lezione/spiegazione, del canto dantesco che verrà illustrato.

sabato 4 ottobre 2008

Driiin...

Secondo Vittorio Zambardino Facebook è come «un citofono sempre aperto». Dato che sono stato rimproverato da exalunni neodottori specialistici di non avere un account anche lì, vediamo di rimediare. E vediamo chi suona...

mercoledì 1 ottobre 2008

3A T1 G1

Nella cartella di terza, la bozza di programma per il primo giro del primo trimestre:
3A (terza A) T1 (primo trimestre) G1 (primo giro)

Esiti

I risultati del TVB di stamattina sono nella cartella di quarta.
Meno peggiori del previsto o del paventato, a quanto vedo.

martedì 30 settembre 2008

Esame finale di Stato: avvio dei colloqui

Nella apposita cartella i primi frutti della riflessione dei consigli di classe delle quinte (sostanzialmente identici a quelli dello scorso anno): le modalità operative per concordare e predisporre gli argomenti per l'avvio dei colloqui dell'esame, dal semplice argomento alle cosiddette "tesine".

domenica 28 settembre 2008

Cavolo, che libro...

Comprato sabato scorso, letto nei ritagli di tempo; sembra di trovare il giovane Holden, ma più cinico e disincantato. Lo si capisce da subito.
Domenica mattina. Sento il pessimo jazz del modem digitale che si collega a Internet. Sono in bagno.
Recentemente ho scoperto che mia madre cerca su Yahoo disturbi mentali e rimedi non ancora inventati, tipo «sindrome da fissazione adolescenziale», «disagi da abuso di immaginazione», «stabilizzatori comportamentali olistici».
Digitando «sindrome da fissazione adolescenziale» la prima pagina che viene fuori parla della sindrome di Cotard. Si tratta di una specie di autismo in cui le persone si credono morte. Il sito riporta alcune dichiarazioni scelte di vittime della malattia. Per un po’ ho cominciato a buttare lì le stesse frasi nelle pause di conversazione a tavola, o quando mia madre mi chiedeva com’era andata a scuola.
«Un guscio ha preso il posto del mio corpo.»
«Ho gli organi interni di pietra.»
«Sono morto da anni.»
Adesso ho smesso. Più fingevo di essere un cadavere, più lei si chiudeva sull’argomento della sanità mentale.
Una volta scrivevo questionari da sottoporre ai miei genitori. Chiedevo cose tipo:
- Quali patologie è probabile che erediterò?
- Quanti soldi e terreni è probabile che erediterò?
- Se vostro figlio fosse adottato, a che età gli raccontereste la verità su sua madre?
a) 4-8 b) 9-14 c) 15-18
Io ho quasi quindici anni.
Leggevano i questionari ma non rispondevano mai.
Da allora, per scoprire i segreti dei miei, ho iniziato a studiarli di nascosto.
Parole di Oliver Tate, il protagonista di Piccole indagini sotto il pelo dell'acqua.

Aria di gita

«Nel libro puoi farmi un naso alla francese?»
«Scusa, puoi scrivere che non mi portano il caffè?»
«Però lo scrivi vero che la professoressa ha fatto l'isterica?»
«Ma devi scriverlo per forza che ascolto Grignani?»
«Scrivi che in una sera abbiamo bevuto quattro birre e che nessuno ha vomitato?»
«Ma tu lo scrivi, se ti dico che ho tradito il mio ragazzo?»
«Tanto tu non parlerai di noi professori, vero?»
«Dovresti scrivere che io con la mia famiglia faccio finta».
«Tu scrivi anche che io ti ho chiesto cosa scrivi?»
Domande all'autore di "Domani niente scuola", 3 cronache da adulto di 3 gite di 3 scolaresche...
Resto in attesa di sentire i racconti di fanciulle e fanciulli di quinta.

martedì 23 settembre 2008

Fescennini

Se ne parlava oggi in classe; questa è la cosa più moderna che ci si possa avvicinare; per ulteriori particolari, si veda wikipedia, sub voce.

sabato 20 settembre 2008

τρισκαίδεκα

Mentre stamattina in terza si parlava di lunghezze dei versi e di metri, alcuni fanciulli indagano sull'etimo di decasillabo ed endecasillabo, stupendosi di fronte al termine triskàideka.
Niente di strano, tranne il fatto che vado a Milano, risalgo sul treno e sfoglio il primo capitolo di uno dei quattro libri acquistati; inizia (benissimo, peraltro...) così:Vi farò sapere come prosegue.

PS: note sulla triskaidekafobia

Tragedie

Adelchi eroe romantico e morte del Conte di Carmagnola: file disponibili nella cartella di quinta.

lunedì 15 settembre 2008

Proposte teatrali

Nella cartella di quinta, un elenco di spettacoli interessanti tra cui scegliere quale/quali vedere insieme.

domenica 14 settembre 2008

«Di questo soffre il mondo della scuola, dell'indifferenza e dell'incomprensione»

Per i non-lettori de L'Eco di Bergamo, un interessante scambio epistolare pubblicato sull'edizione di oggi.

Albert Einsten diceva: «Non so con quali armi verrà combattuta la terza guerra mondiale, ma so che la quarta verrà combattuta con clave e pietre», proprio come certe riforme della scuola che invece di migliorarla la riportano indietro. Si assiste al ritorno del maestro unico alle elementari, del 5 in condotta e degli esami di riparazione.
Quella degli esami a settembre credo tuttavia che sia una giusta riforma ma che non serva agli studenti in questo momento. I problemi più grandi della scuola di oggi sono il menefreghismo, la disattenzione in classe, il distacco che c'è tra gli alunni e professori e la mancanza di concentrazione a scuola e a casa. Tutto questo porta a fare fatica, ad avere una o più materie a settembre e di conseguenza ad una probabile bocciatura. Così mi chiedo: perché prima di rimettere gli esami di riparazione o il 5 in condotta, e di conseguenza installare una specie di regime del terrore, il ministro, gli insegnanti, i presidi non provano ad ascoltarci? Noi siamo il futuro di questo paese.
Non abbiamo bisogno di riforme inutili, del 5 in condotta, ma di ascolto per capire insieme quali sono i problemi e di cercare insieme di risolverli.
Jovanotti in una canzone scrive: «L'indifferenza è il più grave peccato mortale» ed è di questo che soffre il mondo della scuola, dell'indifferenza e dell'incomprensione, che a volte arriva al rifiuto degli adulti verso i ragazzi, due mondi che non comunicano più.
Quando si fa una riforma bisogna ricordarsi che la si fa per noi, per noi che facciamo fatica a tornare a casa dopo aver preso un brutto voto, per noi che la scuola è una rottura di palle, per noi che vorremmo spaccare il mondo, ma che invece siamo costretti ad ascoltare un insegnante svogliato, e a cui non gliene frega niente di noi. Secondo me il problema più grave della scuola di oggi è questo. Perché noi dobbiamo studiare, faticare, impegnarci mentre poi andiamo a scuola e ci accorgiamo che ci sono pochi professori che fanno il loro lavoro come andrebbe fatto? Come faccio io ad appassionarmi alla storia, al latino o alla matematica se il professore non mi dà stimoli, non mi fa appassionare alla materia ma si limita a spiegarmi le pagine e a farmi studiare. Che senso ha questo? Che senso ha farmi ripetere a memoria senza farmi ragionare, senza stimolarmi ad approfondire? Quindi anziché fare riforme che non servono, proviamo a selezionare i professori in base all'attitudine ai ragazzi, a seconda della capacità di comunicazione e poi ovviamente anche alla preparazione. Perché se no, ci credo che impicchiamo, che non andiamo a scuola. La scuola è sudore e fatica, noi lo sappiamo, ci passiamo un terzo della nostra giornata e sappiamo che dovrebbe essere il luogo dove noi ci formiamo e ci prepariamo ad una vita adulta, ma è difficile se l'istituzione ti si mette contro, che già siamo «inkazzati per questioni ormonali» così ci inkazziamo ancora di più! E allora sì che la scuola fa schifo se c'è un muro tra gli alunni e i professori e abbiamo paura di un insegnante.
Una volta un grandissimo personaggio mi disse che la scuola non valuta la tua intelligenza o la conoscenza ma solo l'attitudine allo studio. Bisognerebbe dunque far sì che anche le nostre intelligenze e la nostra curiosità venissero in qualche modo coinvolte e stimolate dalla scuola. Oggi occorre cercare un dialogo, come faceva una mia grande professoressa, se no non c'è futuro.
Giorgio R.
quest'anno ripetente

Caro Giorgio,
a botta calda sarei tentato di darti ragione su tutta la linea. Ma dopo aver riflettuto sulla tua lettera sono arrivato alla conclusione opposta, ossia che ti stai sbagliando. Le tue osservazioni sono in gran parte condivisibili, ma è il tuo approccio che rischia di non portarti da nessuna parte. Mi spiego.
È vero che nella scuola c'è tanta gente incapace di ascoltare e che molti professori sono privi di passione per ciò che insegnano e per le persone che hanno di fronte. Succede nella scuola e succede in tutti gli altri ambienti. Ma il tuo errore sta nel fatto che per mettere in gioco fino in fondo te stesso, ti aspetti che gli altri siano diversi da quello che sono. Si possono avere i peggiori insegnanti del mondo, ma ciò non pregiudicherà mai in maniera irreparabile la tua possibilità di imparare. Siamo persone libere, perdio, e libertà vuol dire non dipendere mai completamente dalle condizioni biologiche o familiari o sociali nelle quali ci troviamo a vivere. In altre parole, nessun cattivo insegnante impedirà mai a te di essere un bravo studente. Ti renderà la vita più difficile (ma la vita, lo imparerai presto, è difficile), e tuttavia, se il tuo compito è riuscire a scuola, tu sei chiamato, in qualsiasi condizione, a svolgerlo nel migliore dei modi, con passione e con responsabilità, altrimenti, fra qualche anno, finirai per assomigliare a quelli che oggi accusi di sordità. Dipende dalla nostra libertà e solo da quella il fatto di imparare qualcosa cercando di capirla, o studiarla soltanto per ripeterla a casaccio.
Tu insisti molto sull'incapacità degli insegnanti di dialogare con voi studenti. Ma essere ascoltati non può essere una pretesa. È un privilegio che capita qualche volta (non solo nella scuola). Un privilegio di cui essere riconoscenti. Capire ciò fa crescere la gratitudine per il professore «in gamba» che si incontra (ce ne sono tanti, come anche tu accenni parlando di una tua insegnante), evitando di accumulare rabbia nei confronti degli altri che, poveracci, sono solo come noi: distratti, presi dai loro problemi, sordastri alla vita. E il guaio peggiore di chi cresce accumulando pretese è che quando, fortunatamente, trova uno che lo ascolta, non si stupisce della sua eccezionalità, non è capace di rallegrarsi per quanto gli è capitato.
D'altra parte - e qualche volta te ne sarai certamente accorto - anche gli insegnanti si augurano di trovare qualcuno che, invece di ritenersi obbligato a seguire i loro discorsi, con l'unico scopo di portarsi a casa la sufficienza, sia davvero interessato a quel che insegnano. E quando questo succede, solitamente accade che anche l'insegnante da cui meno ce lo si sarebbe aspettato cambi il suo atteggiamento, perché sa di trovare almeno uno che lo ascolta nel modo in cui vorrebbe essere ascoltato. I ragazzi possono fare davvero tanto per i loro prof e ti garantisco che ne basta uno, di ragazzo interessato, in una classe, perché le cose mutino radicalmente anche senza riforma o con riforme sbagliate.
Tutto ciò non significa, ovviamente, che chi ha responsabilità non debba tentare di far arrivare in cattedra docenti all'altezza del loro compito e appassionati alla vita. Ma, se è vero come tu dici, che il futuro siete voi, non sarebbe male se, fin d'ora, vi attrezzaste per arrivare all'appuntamento entusiasti e disposti anche voi a quell'ascolto che tanto vi aspettate dagli adulti.
Caro Giorgio, non si può stare fermi a riva, aspettando che la vita offra le migliori opportunità. Molti tra gli uomini che hanno raggiunto grandi obiettivi sono stati spesso ostacolati nel corso della loro esistenza, ma più che a lamentarsi delle ondate si sono impegnati con energia a tenere forte e dritto il timone. Perché il mare è il mare e chi vuole attraversarlo non può pretendere che sia sempre calmo e che il vento spiri nella direzione giusta.
Tanti auguri per il tuo viaggio. In fondo, «ri-petere» vuol dire «chiedere di nuovo», ed è un'occasione per rimettersi in gioco. Che l'anno scolastico appena iniziato ti porti buoni frutti.
Ettore Ongis

sabato 13 settembre 2008

La prendo alla larga

Ci sono nozioni che fanciulle e fanciulli di quinta dovrebbero conoscere, se non in versione estesa, almeno in versione compendiata.
Sarà un anno lungo, mi sa...

Omne trinum est perfectum...

I 3 file visti oggi (siti utili, esercizi di stile e shimizé) sono nella cartella di terza.

mercoledì 10 settembre 2008

Di piedi e Ginevra

«Aver fatto il pedicure non consente di trinciare giudizi sulla chirurgia ortopedica e l'osteosintesi delle fratture»; grande intervento di Paolo Attivissimo a proposito dei pericoli che, secondo la stampa e qualche Cassandra, avremmo potuto correre oggi per l'effettuazione dell'esperimento ginevrino...

Se son rose, fioriranno...

Inizio non male, direi. Con i più grandi, in quarta ed in quinta, mi pare sia possibile partire a spron battuto; in terza c'è già chi s'è fatto (riconoscere).
Sì, fioriranno...

domenica 7 settembre 2008

Motivazioni

Trovo a pagina 30 de Il sole 24 ore di oggi tre colonnine di Chiara Somajni dedicate a un sito molto interessante: stickk.com. Un luogo virtuale per fare una promessa, prendere un impegno con se stessi e verificare nel tempo la propria coerenza. Per rafforzare motivazione ed impegno, perché non garantire di versare a un'organizzazione non-profit un importo predeterminato in caso di personale fallimento? E, affermano da Yale (patria del sito), tanto meglio se ci si impegna a versare il proprio denaro a un'organizzazione che contrasta con le nostre idee; aiuta nello sforzo ad essere fedeli a quanto promesso.
Beh, all'inizio dell'anno scolastico, auguri a tutti di buona motivazione, anche grazie all'eventuale supporto di stickk.

lunedì 1 settembre 2008

discombugogglamento

Meglio conoscere queste strane malattie...

È l'ultima settimana

Passo in mattinata da scuola e incontro (ben!) cinque alunni dell'ex-terza A che hanno da sistemare la questione della sospensione del giudizio; per loro, stamattina, c'era la prova di matematica. Per qualcuno si prospetta anche un secondo impegno, domani, con biologia; per i prof, tutti, l'avvio delle attività è fissato alle 14.30 con il Collegio dei Docenti.
Sarà l'occasione per vedere chi c'è ancora e chi sostituisce coloro che sono migrati ad altri lidi, al termine dello scorso anno scolastico. E poi, da mercoledì 10, l'avvio delle lezioni.
Credo sarà un anno un po' diverso dal solito, perché mi aspettano alcune novità: l'arrivo a scadenza degli impegni extrascolastici (e il sovraccarico degli "ultimi mesi" di attività), la probabile frequenza di un master, la speranza di qualche scazzo in meno, soprattutto con chi conosco da più anni.
Beh, facciamoci gli auguri!

venerdì 22 agosto 2008

I dwell in possibility (E. Dickinson)

Ascriverei anche questo nella categoria del "libri che fanno bene"...

La fiction di valore costruisce un mondo. Essa «mette al mondo» personaggi, storie, vicende, oggetti… Se la fiction è vera, allora produce esperienza autentica. Se non lo è, allora mi sentirò come di fronte a un videogioco, a uno schermo, a qualcosa che comunque non mi coinvolge nella carne e nel sangue. Se la fiction è vera, allora io faccio esperienza di vita. (pag. 17)

Il romanzo di valore possiede in se stesso la formula capace di aprire un mondo, di far conoscere e dare intelligenza della realtà. E questo significa innanzitutto spremere la realtà stessa, cogliendone la sostanza, il suo fondamento. (…) Se un romanzo non dichiara un mondo e non lo spalanca davanti al lettore – non importa se in modo realista o surrealista – non fa compiere al lettore una vera esperienza, non fa conoscere nulla: è vuoto e noia. (pag. 19)

La letteratura, quella autentica, è un «evento umano», che coinvolge l’uomo e il suo essere in questo mondo fin dalle midolla. La letteratura non è «smidollata», non rientra nella categoria del puro passatempo, del gioco d’artificio, delle scatole cinesi, del leggero passeggio per il labirinto dell’esistenza, del «puro» intreccio delle forme. Essa riguarda la vita. (pag. 21)
Antonio Spadaro, Abitare nella possibilità - L'esperienza della letteratura, Jaca Book 2008

PS: anche un clic sul titolo del post apre una possibilità...

giovedì 21 agosto 2008

L'estate sta finendo...

...e pare che alcune persone debbano preparare, per il rientro, due tracce tra queste...

D’oh, che connessioni...

Tre passi dalle due più recenti letture estive.
Lunghetti, forse, poco postmoderni, ma interessanti.

Il motivo del successo che i Simpson stanno ottenendo, risiede nell’aver intercettato con straordinaria felicità espressiva il cuore di quella che siamo abituati a chiamare la postmodernità: vale a dire il gioco libero ma sapiente della citazione, del rimando, dell’allusione insistita a linguaggi, episodi d’attualità, temi, generi, opere d’arte note o notissime. Siano esse patrimonio della cultura alta, da 2001 Odissea nello spazio e Quarto potere all’opera omnia di Shakespeare, o quasi, o di quella popolare, da Paul McCartney agli U2 e ai Green Day e alla cucina cinese, fino alla pubblicità, al design e al fumetto. In un territorio franco nel quale abitano alla rinfusa luoghi comuni e manie, paure e passionacce, revival e nostalgie, apocalissi e futuri possibili, il tutto esibito in diretta e sbattuto sullo schermo senza alcuna pretesa di politically correctness. La parodia e l’ironia, che sono sparse a piene mani nella serie, del resto, sono appunto, probabilmente, i principali caratteri distintivi del postmoderno.
(Brunetto Salvarani, Da Bart a Barth - Per una teologia all’altezza dei Simpson, Claudiana 2008, pag. 27-28)

I tre poemi, infatti, sono organizzati secondo una selezione gerarchica indiscussa per Odissea ed Eneide, a torto discussa per l’Iliade (ne parleremo), che individua un personaggio centrale, dal quale promana un fascino preponderante, e in funzione di esso si disegna l’equilibrio delle funzioni narrative e il sistema delle relazioni.
Ecco dunque la figura dell’eroe, ammirato e idealizzato perché possiede le virtù o le qualità apprezzate dal gruppo sociale cui appartiene; ma le possiede a un livello tale che la superiorità quantitativa si trasforma in soglia qualitativa, una diversità.
Tra lui e la pluralità degli altri, la diversità istituisce conflitti che possono occupare tutti i possibili livelli di profondità e violenza: neppure il più lieve permette l’omologazione, neppure il più duro esce dal quadro di un codice condiviso, ma si situa come opposizione fra un uso eccessivo, o meglio forse, eccessivamente coerente dei valori, e un uso ammorbidito dalla considerazione dell’opportunità e del profitto, e reciprocamente limitato nella convivenza quotidiana. L’eroe tende a rappresentare un punto fermo nei confronti della mutevolezza del reale.
(Guido Paduano, La nascita dell’eroe – Achille, Odisseo, Enea: le origini della cultura occidentale, BUR 2008, pag. 10-11)

Il primo segreto della loro accoglienza così universalemete favorevole è ciò che Umberto Eco ci ha definitivamente rivelato a proposito dell’inossidabile Mike Buongiorno in anni ormai lontani (nel Diario minimo, 1963): il fatto che il buon Mike – e Madame Bovary per i più intellettuali, e i Simpson, appunto – c’est moi. Ci siamo noi nell’ingenua fiducia nel consumismo di Homer, nel suo tentativo di sgattaiolare il più lontano possibile dali doveri lavorativi, nella ricerca cosi naive di un quarto d’ora di celebrità, nella bulimia rassegnata davanti al frigorifero o alla scatola della televisione (e potremmo proseguire a lungo). Ci piaccia o no; si lotti contro tali derive o no; lo vogliamo confessare apertamente, oppure no. Perché di quel combinato disposto di tradizionalismo e antiautoritarismo è composta in genere la nostra esistenza, come quella dei musi gialli…
Lo scriveva argutamente Vincenzo Mollica, il pacioso e voluminoso giornalista TV, forte di qualche tratto fisico che lo apparenta a Homer, sul mensile “Linus” già nel 1999, che «i Simpson sono come siamo, esattamente come siamo, sono la nostra carta d’identità, il liquido amniotico in cui abbiamo navigato prima di venire al mondo, addirittura ci sono tracce del loro passaggio nel Dna che tutti ci unisce». Fino a lanciarsi in un’immagine dal sapore epico: «Ecco, i cinque Simpson sono insieme Dante e Virgilio, con la differenza che il Paradiso, il Purgatorio l’Inferno sono concentrati nelo stesso girone, che è la loro casa così spoglia, arredata solo di colori che nessun campionario di vernici contempla». (…) I Simpson mettono in scena l’ansia e insieme la possibilità di un riscatto dall’abisso in cui quotidianamente rischiano (o rischiamo?) di precipitare.
Brunetto Salvarani, Da Bart a Barth - Per una teologia all’altezza dei Simpson, Claudiana 2008, pag. 35-37)

giovedì 10 luglio 2008

Che cosa è la scuola?
Non è una domanda da prof, dal momento che chi ha scelto di viverci gran parte dell’esistenza dovrebbe avere chiaro quale sia l’habitat in cui si trova ad operare.
Non è nemmeno, oggi, una domanda da alunni. Dicono i pedagogisti nel loro linguaggio tecnico che alla scuola non si possa più riconoscere il ruolo, una volta indiscusso, di agenzia formativa principale, soppiantata com’è da altre fonti, dalla TV ad internet ecc.
Chiedersi che cosa sia la scuola sembra allora una domanda inutile. Ci si rassegna a prendere parte al rito collettivo di un’istruzione ritenuta lontana da “quello che serve”, qui ed ora, per vedere soddisfatte alcune attese, più o meno meschine, quali il voto finale di uscita, il conseguimento di un diploma che apra più strade rispetto a uno più limitato, l’aver superato indenni le prove nel corso degli anni, avendo fatto il meno possibile ed avendo lucrato al massimo con l’utilizzo delle forme più varie di escamotages. Beh, la scuola oggi è anche questo, non perché nei bei tempi andati fossero tutte rose e fiori, gli studenti fossero tutti stinchi di santo o che altro, ma perché, almeno per quanto riguarda gli studi liceali, che una volta erano riservati ai pochi, gli alunni sceglievano consapevolmente un percorso difficile nell’immediato ma di possibile soddisfazione. Capita però che anche oggi accadano cose simili, che si trovino alunni capaci di accettare la sfida del mettersi in gioco e nel prendere dall’esperienza scolastica, oltre alle incazzature che derivano dai risultati non sempre in linea con le aspettative, anche gli stimoli per aprire il proprio pensiero, confrontarlo approfonditamente con il patrimonio culturale che, nel bene o nel male, ci costituisce in quanto nati qui ed ora. Ho ricevuto ieri una ottima notizia: a un exalunno di qualche anno fa si prospetta un periodo di 4 anni per un dottorato di ricerca all’estero. Una mail entusiasta per una proposta interessante, con la capacità di essere ironici e al contempo riflessivi sull’esperienza del liceo. Beh, io credo che la scuola sia questa. La capacità di rendere sistematiche le esperienze più disparate, la volontà di formare un proprio punto di vista sul mondo, consapevoli della relatività della propria posizione e della opportunità di un confronto costante con quanti ci hanno preceduto, lasciando segni del loro passaggio che aiutino nel cammino. In alcuni dei colloqui di maturità a cui ho preso parte in questi anni ho avuto modo di apprezzare il cammino formativo di molte delle persone che ho incontrato da studenti; con alcuni, già in alcune interrogazioni/colloqui c’era modo di superare la dialettica dell’azione/reazione (alla domandina rispondo con la lezioncina) per provare a volare un po’ più alto, con il rischio, magari, di non verificare la conoscenza del momento erudito, ma con lo stimolo a confrontarsi nel pensiero. Beh, questa è la scuola, secondo me. Mi sentivo di dirlo e di scriverlo, prima di staccare.

mercoledì 9 luglio 2008

Quando il prof scrive una cazzata

Avevo scritto che non si sarebbe più distribuito il diploma; sbagliato! È stato eliminato il certificato di superamento delle prove, non il diploma. Quello resta.
Chiedo scusa per la notizia errata.

domenica 6 luglio 2008

Prime letture estive

All'inizio delle vacanze scolastiche fa piacere immergersi nelle 1367 pagine del Mondo senza fine di Ken Follett, acquistato e lasciato da parte fino ad oggi; quando termino mi aspetta L'anima e il suo destino di Vito Mancuso, un passo nella saggistica impegnata che richiede la calma e la serenità delle ferie.

giovedì 3 luglio 2008

Si comincia!

Ieri pomeriggio, con i pochi sopravvissuti, l'ultima rilettura dei canti del Paradiso; oggi il silenzio che precede l'avvio delle ultime "consultazioni": gli orali della quinta A. Da domani.

PS: ma "si finisce" anche: nella mattinata, sempre di domani, i primi test per la verifica dell'eventuale superamento del debito formativo. E, con questo, la scuola è davvero finita, anche per il prof.

venerdì 27 giugno 2008

Figli di Google

Lo diceva anche Nietzsche: «Gli strumenti con i quali scriviamo prendono parte alla formazione dei nostri pensieri». Sull'importanza dei motori di ricerca e dell'arrivo dei barbari...

giovedì 26 giugno 2008

Due commenti sulla maturità

Prima, durante ed al termine della sessione dantesca c'è stata l'occasione per scambiare qualche valutazione in merito agli esiti degli scritti. Non essendo commissario interno, ho pochi strumenti per poter entrare nello specifico dei singoli voti: mi auguro che a ciascuno, durante l'orale, sia dato modo di verificare quanto fatto, fornendo un adeguato supporto alla valutazione. Due cose, però, mi hanno leggermente infastidito:
1) come preannunciato, i discorsi di inizio d'anno sul "basta che ne esca" si fanno, come al solito, meno frequenti e il confronto (interno ed esterno) suscita malumori e incazzature
2) che a prendersela di più siano coloro che, magari puntando verso l'alto, hanno preso meno del previsto, dopo che per un anno hanno rotto le palle sostanzialmente fregandosene, spesso, dell'attività in classe.
Posso capire che le aspettative siano state, in alcuni casi, deluse e, in altri casi invece (purtroppo meno numerosi), si sia ottenuto più di quanto si fosse sperato. Mi spiace che chi ha lavorato per anni con serietà e passione, non sempre abbia potuto vedere del tutto riconosciuto il proprio lavoro (ma, ce lo siamo detti spesso, l'esame è UNA prova e il suo peso sono gli 80/100 che si possono guadagnare); credo invece che un po' di silenzio, ora, debbano farlo quelli che hanno (stra)parlato durante l'anno e che, se fossero stati un po' più attenti anche alle sollecitazioni fatte loro, avrebbero potuto affrontare la prova con una migliore preparazione. Non mi metterei a fare confronti dopo che per un anno ho avuto come criterio di riferimento solo me stesso...

Dante 2 – la vendetta

Proseguiamo e terminiamo la rilettura dei canti del Paradiso di Dante il prossimo mercoledì 2 luglio alle ore 14 a scuola.
Nella cartella online è disponibile il file con gli schemi delle strutture narrative dei gialli analizzati.

Le parafrasi ed i commenti ai canti del Paradiso, qui!

martedì 24 giugno 2008

Giudizio finale

Nel rito della relazione di fine anno c'è posto per un passo di colore e per lasciare indicazioni operative su come gestire (e, soprattutto, quanto "caricare") le interrogazioni orali di italiano in una classe. Di seguito si parla di (ex)quarta.
«I risultati scolastici sono stati influenzati anche dalle modalità di organizzazione delle verifiche orali; al termine dell’anno, superata una certa difficoltà iniziale, è stato possibile riprendere con le interrogazioni programmate che, pur nella vastità del programma oggetto di verifica, hanno permesso agli alunni un accostamento più sistematico e proficuo alle testimonianze letterarie.»

lunedì 23 giugno 2008

Reminder!

Mercoledì pomeriggio, dalle 14:
· full immersion nel Paradiso di Dante
· una passeggiata nel giallo.
Per chi, di quinta, volesse esserci.

sabato 21 giugno 2008

Di donne & ballerini russi

Sulla poesia di Montale, l'ispettrice del ministero racconta di aver "preparato una nota per il ministro che è rimasta lettera morta", in cui spiegava che "la lirica di Montale, originariamente, era ispirata al ballerino russo che aveva colpito il poeta per le sue movenze femminee" ma nell'ultima versione di Ossi di seppia il poeta aveva cancellato tutte le dediche per esaltare "il ruolo salvifico dell'amore assoluto di cui è capace solo una donna. L'uomo non è il maschio, ma l'essere umano". Al massimo, quindi, una "imprecisione", non un errore, tant'è che al suo ufficio non è arrivata "nessuna segnalazione, nessun rilievo nei confronti della traccia". E comunque, "c'erano tutti gli elementi della poetica di Montale con cui i ragazzi potevano costruire il tema".

I Barbari

Baricco legge e spiega, a puntate, il suo "saggio sulla mutazione".

venerdì 20 giugno 2008

giovedì 19 giugno 2008

Tutto si ripete

Lo scorso anno l'errore nella prova di italiano c'era stato: una domanda fuorviante che, opportunamente "contestata" da alcuni candidati e candidate, nella nostra commissione li aveva condotti direttamente sulla soglia dei 15 quindicesimi.
Per non smentirsi, gli esperti del Ministero si sono ben impegnati anche quest'anno: per fortuna c'è Giovanni Pacchiano che, per primo, dalle colonne online del Sole 24 ore ha scoperto l'errore. Come giustificare, se non con un dedicatario maschile, il quinto verso "Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano"?
Mi auguro che anche quest'anno qualcuno degli alunni abbia beccato l'inghippo; alla peggio, consoliamoci. Nessuno dei critici chiamati a commentare la prova se la sente di buttare la croce addosso ai candidati; rivolgendosi a loro De Rienzo sul Corriere scrive:"Con esperti ministeriali così poco competenti, il vostro tema meriterà comunque un punteggio pieno"; Brasioli su L'Eco di Bergamo rilancia: "Coraggio, ragazzi! Mal che vi vada, se riuscite a cannare del tutto l'interpretazione di una o più poesie, un posto al Ministero non ve lo toglie nessuno.".
'Azz, ed oggi la seconda prova...

Ripasso Dante & giallo

Sperando che tutto vada per il meglio, propongo alle fanciulle ed ai fanciulli interessati un pomeriggio di full-immersion in Dante e nel percorso sul giallo mercoledì 25 giugno dalle ore 14 a scuola. (Martedì, per precedenti impegni di cui m'ero dimenticato, non posso).
Aspetto eventuali conferme in mail.
Un saluto

Commosso, ringrazio

Ho ricevuto ieri da Beppe, in portineria, l'album delle foto della gita a Firenze di quest'anno.
Beh, non sapendo cosa dire, rimando al titolo del post.

sabato 7 giugno 2008

Sulla questione dei debiti

Scrive il Dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Bergamo:
è fondamentale procedere ad una valutazione complessiva dello studente, che non sia legata solo agli esiti scolastici della singola disciplina e che tenga conto della progressione nell’apprendimento evidenziata dallo studente lungo tutto l’anno scolastico, anche all’interno delle attività di sostegno e recupero realizzate. Accanto alle eventuali valutazioni insufficienti dello studente è necessario tenere nella giusta considerazione anche i suoi crediti, il suo impegno, le sue potenzialità, in una logica di successo formativo, di processo orientativo e di progetto di vita.
Pertanto, ribadisco che un’insufficienza agli scrutini di giugno non deve tradursi automaticamente in un debito formativo, ma la decisone finale del Consiglio di Classe deve essere attentamente approfondita e soppesata in relazione alle effettive possibilità di recupero del singolo studente.

Adieu, diplomà...

Con la fine ufficiale dell'anno scolastico ci si saluta anche con gli alunni di terza e di quarta, cui è dedicato il post precedente. Per quelli di quinta la novità: da quest'anno niente più diploma finale, ma un certificato sostitutivo in carta semplice... E pensare che due anni fa, a seguito del cambio di denominazione del Ministero (da Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca a Ministero della Pubblica Istruzione) si erano buttati via i diplomi vecchi (che adesso, visto che s'è tornati all'antica denominazione, sarebbero stati buoni) per predisporne, in ritardo, di nuovi... Bleah...

giovedì 5 giugno 2008

Lavori estivi per (ex)terza e (ex)quarta

Le esercitazioni scritte sono comuni
Dal sito del Ministero dell’Istruzione (www.istruzione.it) recuperare il testo delle proposte presentate per l’Esame finale di Stato e svolgere due lavori, seguendo le indicazioni specifiche reperibili nel documento e quelle generali date nel corso dell’anno. I lavori sono da consegnare all’inizio delle lezioni. Se si scelgono due prove di tipologia B, svilupparne una in forma di articolo di giornale e l'altra in forma di saggio breve.

Le letture per la terza
• I. Calvino (a cura), L’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto raccontato da Italo Calvino, Oscar Mondadori
• I. Calvino, Trilogia degli antenati
• Virgilio, Eneide, libro secondo, o quarto, o sesto (in traduzione italiana)

Le letture per la quarta
• A. Baricco, I Barbari – Saggio sulla mutazione, Universale Economica Feltrinelli
• A. Bennett, Una visita guidata, Adelphi
Per quanto riguarda la letteratura latina, è da leggere integralmente, in traduzione
• Apuleio, Metamorfosi
Durante l’anno saranno affrontati integralmente anche i seguenti romanzi:
• G. Verga, I Malavoglia
• I. Svevo, La coscienza di Zeno
• L. Pirandello, Il fu Mattia Pascal
• S. Vassalli, La chimera
Dal volume di storia della letteratura, leggere, comprendere e studiare il capitolo dedicato ad Alessandro Manzoni.
Le prime due settimane di lezione del prossimo anno scolastico verranno utilizzate per eventuali chiarimenti sul testo. Seguirà una verifica intesa a evidenziare le competenze di lettura, comprensione e studio del manuale.

martedì 3 giugno 2008

Ultimo test

Salvo errori & omissioni, i risultati del TVB di terza sono nella cartella, dato che domani non ci si vede...
A venerdì.

lunedì 2 giugno 2008

Certi chiamati Romanes vanno la casa


In attesa delle superiori decisioni della Ministro e, credo, del Consiglio di Stato in merito alle modalità per il recupero dei debiti e sulla validità della famigerata "ordinanza Fioroni", un classico della filmografia demenziale, Brian di Nazareth dei Monty Phyton, ci aiuta a ripensare i corsi per il recupero di latino...

domenica 1 giugno 2008

Di topi e farfalle

Un giorno Chuang Tzu si addormentò e, mentre dormiva, sognò di essere una farfalla che volava in estasi.
E quella farfalla non sapeva di essere Chuang Tzu che sognava.
Poi Chuang Tzu si svegliò e, a giudicare dalle apparenze, era di nuovo se stesso, ma ora non sapeva se fosse un uomo che sognava di essere una farfalla o una farfalla che sognava di essere un uomo.
(Gli insegnamenti di Chuang Tzu)

L'esergo di Firmino, romanzo di Sam Savage.

A gentile richiesta

Dopo innumerevoli sollecitazioni, ho predisposto e lasciato nella cartella di terza il file pdf con i contenuti da verificare nell'ultimo TVB dell'anno.

venerdì 30 maggio 2008

Vacanze!

Un invito a fare un salto su questa pagina del quotidiano più diffuso della provincia di Bergamo: un 'occasione davvero interessante per chi si vuole fare un'estate in aereo, in giro per l'Europa, senza spendere un capitale...

martedì 27 maggio 2008

lunedì 26 maggio 2008

Ventaglio

Nella cartella di quarta, due antitetiche recensioni sullo spettacolo che andremo a vedere domani.

giovedì 22 maggio 2008

(Non ancora) in libreria

La mia prof di riferimento sta per uscire con un secondo volume che, dalla copertina, promette davvero gran bene...

Fine anno

C'è aria di chiusura anche in quarta: le ultime interrogazioni programmate (quelle con Foscolo e Leopardi...) sono appena partite e già si pensa ai compiti per le vacanze.
Tradizionale, l'esercitazione sulle prove che il Ministero assegnerà ai maturandi di quest'anno; abbastanza tradizionale anche l'elenco dei libri che si imparano ad apprezzare solo una volta superato l'obbligo scolastico (Verga, Pirandello, Svevo, Calvino). Ma, quest'anno, due new-entry, dopo i gialli dello scorso anno:
I barbari – saggio sulla mutazione, di A. Baricco, Universale Economica Feltrinelli
Una visita guidata di A. Bennett, Biblioteca Minima Adelphi.
Credo proprio non si possa scegliere di meglio, per la quarta.

Maturità – si comincia

A breve l’Ufficio Scolastico Provinciale di Bergamo (l’ex Provveditorato agli Studi) pubblicherà l’elenco definitivo delle commissioni dell’esame di maturità sul proprio sito internet www.istruzione.bergamo.it
La data prevista dal Ministero è lunedì 26 maggio.

mercoledì 14 maggio 2008

Implosioni/Esplosioni

Un paio di sabati fa, in quarta, mi sono tenuto addosso lo scazzo per reazioni piuttosto inconsulte (almeno, a mio modesto modo di vedere) rispetto ad alcune proposte scolastiche, peraltro nemmeno del tutto comprese.
Oggi, al contrario, di fronte a un'obiezione malposta su una questione marginale (sempre a mio modesto avviso) ho "dato fuori".
Mi dà particolarmente fastidio perdere tempo con le recriminazioni (da maleducati) sulle stupidate.
Non credo di dovermi aspettare un grazie per l'attività che faccio; penso, però, di poter esigere almeno il rispetto. M'è parso che ce ne sia (stato) poco. Non è la prima volta: meglio, da oggi, (far) tenere le distanze.

Les jeux sont faits

I programmi per le interrogazioni di fine anno di quarta (italiano) e quinta (italiano & latino) sono disponibili nelle relative cartelle.
Buon lavoro.

PS: e, nella cartella di quinta, c'è anche l'estratto del documento di maggio per quanto riguarda italiano e latino.

domenica 11 maggio 2008

Dei sepolcri

Ringrazio Fabio che ha segnalato questo sito: ho scoperto che morirò lunedì 15 novembre 2049 alle 21:28, all'età di 82 anni, risucchiato e triturato da un aspirapolvere.

PS: mi viene segnalato, per i più foscoliani, lo stesso servizio con un'interfaccia più sepolcrale...

Ipotiposi

Recita Wikipedia:
L'ipotiposi (dal greco hypotýpōsis, «abbozzo, esposizione sommaria», derivato da hypotypóō, «plasmo, abbozzo»), è una figura retorica di pensiero che consiste nel descrivere una persona, un oggetto, un avvenimento o una situazione con una tale vivacità e ricchezza di particolari da offrirne quasi una rappresentazione visiva.
Beh, nell'articolo di fondo di stamattina di Mario Giordano sul Giornale se ne trova un esempio:
Oriana Fallaci non ha pace. Meno di un anno fa a Milano le avevano dedicato un giardinetto. A settembre la targa con il suo nome è stata imbrattata con scritte vergognose. Ieri hanno fatto di peggio: quella targa l’hanno portata via. Purtroppo si sa che il mondo è pieno di persone così sceme che per castrarle ci vuol la ghigliottina (...)

sabato 3 maggio 2008

Sembrava il V-Day

Alternativa 1: un’ora di cazzeggio (dato che, presumibilmente, domande non sarebbero arrivate).
Alternativa 2: un’ora di ripasso guidato (forzato, è vero…), che potesse dare qualche vantaggio, anche se presentata in forma hard.
Un insegnante serio non mette nemmeno in discussione le alternative e si adopera per ottenere un utile risultato.
Essere mandato affanculo prima che si sia capito cosa sta capitando spiace.
Ma, direi, aiuta.


PS: si potrebbe discutere sul fatto che lo scrivente sia un insegnante serio, ma questo è un altro argomento.

lunedì 21 aprile 2008

Di gite e di mete

Ho lasciato nella cartella di quarta un articolo recentissimo tratto da La Repubblica in cui si tratta della situazione sempre più difficoltosa per l'organizzazione dei "viaggi di istruzione e cultura".
Pare ci sia qualcosa che riguarda anche noi...
Se ne parlava oggi in classe; spero di essere stato sufficientemente chiaro e, soprattutto, di non essermi sbagliato (ancora una volta...).

mercoledì 16 aprile 2008

Parentesi elettorale

(Fuori tema.)
Sarà contento, lei, ora che l'italia è tornata in mano a un delinquente amico del suo amico.
Più della metà della popolazione sarà contenta.
Invece noi "comunisti" (come chiamate voi chiunque guardi con senso critico le pagliacciate di Silvio e le uscite infelici del partito verde razzista e ignorante) saremo contenti nel corso di questi cinque anni, quando a mano a mano verrà fuori che l'Italia non starà propriamente migliorando, dal punto di vista economico, politico, etico, estetico. Saremo proprio contenti, rideremo di gusto, aspettando i funerali di Colui.

Solo un invito all'anonimo autore di questo intervento "fuori tema" a commento del post precedente: che ne dice di due parole per mail o di persona? perdere le elezioni dà sicuramente fastidio, ma questo non penso autorizzi a sparare giudizi su nessuno, soprattutto se grondanti livore. Perse le elezioni del 2006, ho aspettato di vedere la declinazione delle 280 pagine del programma, i 5 anni di legislatura garantiti dalla presidenza di Camera e Senato, gli incontri e i patti che segnavano ogni volta la ritrovata unità delle forze dell'allora maggioranza, il dodecalogo di Prodi, i ministri di lotta e di governo, ecc. Non ho augurato all'Italia di peggiorare, perché sarei stato come il marito che si evira per far dispetto alla moglie, tanto meno ho auspicato «i funerali del Colaltro».
Non credo di essere un maestro di buone maniere; spero però di aver dato modo a chi mi conosce di confrontarsi, se di diversa idea politica, con una persona in grado di ammettere gli errori e le difficoltà della propria area. Sono sempre partito dalla convinzione che non ci sia una "superiorità antropologica" in questa o nell'altra parte dello schieramento politico, ma una reazione del genere, quando a perdere sono i "comunisti" (citazione ironica, sia chiaro...), mi convince sempre più sulla bontà dello stare dall'altra parte...

martedì 15 aprile 2008

Di gita (ed arrivi & partenze)

Confido sempre nel fatto che le gite (o meglio: i «viaggi di istruzione e cultura») contribuiscano a avvicinare un po' prof ed alunne/i, in genere separati dalla presenza di cattedra e predella.
È successo ancora, a Firenze, con la quarta: una bella gita, con la sosta a Siena, la location in un albergo sui generis, l'attribuzione del compito di commentare e spiegare opere d'arte, emergenze culturali ed architetture a ciascun partecipante. È andata bene, davvero bene. No ritardi, pochi scazzi, quasi nessuna incomprensione.
Credo opportuno, vista la grafomania di alcune penne di quarta, lasciare ai loro blog/diari/twitter o che altro i rendiconti puntuali, i commenti critici, gli elenchi delle cazzate ed i complimenti per lo spirito di gruppo. Io mi limito a un apprezzamento generalizzato cui ciascuno (come si trattasse dell'idea platonica) partecipa in grado diverso.

PS: ringrazio in particolar modo coloro con cui ci sono state più occasioni di colloquio e frequentazione. Ho spesso l'impressione che l'attività in classe, per quanto mi riguarda, venga tollerata a malapena (e che quindi le parole crociate siano come il provvidenziale deodorante per gli ambienti chiusi – sempre che non se ne rompa il contenitore in pullman...); questo è uno dei motivi che mi fa pensare alla necessità di cambiare aria (per restare nel campo semantico della metafora del deodorante). Il paesama, per i futuri quintani, potrebbe ereggersi più suggestivo.

martedì 8 aprile 2008

Petrarca e Boccaccio

Il programma dell'ultimo grande giro, in terza.

Punto e virgola

Parlavamo in quarta ieri dell'articolo di Citati su Repubblica in risposta a quello di Bartezzaghi.
Per avere un quadro della questione e anche qualcosa in più rispetto al testo che abbiamo visto, niente di meglio che guardare qui! (punto)

mercoledì 2 aprile 2008

In periodo di anniversari

A scuola la Dratti e la Cavralli cercavano di forzarci con sempre più insistenza ad assorbire teoremi e declinazioni; lavoravano sui riflessi condizionati, i processi meccanici dei nostri cervelli. Guido diceva: «Sono come commesse di una vecchissima drogheria. Vanno avanti a vendere senza la minima grazia e non le sfiora nemmeno il dubbio che la merce sia avariata e la clientela originaria tutta estinta».

Così Andrea De Carlo in Due di due sul clima della contestazione studentesca del '68.

domenica 30 marzo 2008

Parole in libertà


Considerato l'interesse suscitato ieri, suggerisco un salto a
un'antologia di testi futuristi;
Zang tumb tumb, ovvero l'assedio di Adrianopoli, letto non più da Dario ma dalla (viva...) voce dell'autore.

mercoledì 26 marzo 2008

È partito

Il giorno del suo avvio il sito che aiuta a capire quale sia la propria posizione, elettoralmente parlando, è in sovraccarico.
È un bene che molti si vogliano informare, un problema il fatto che in molti ci chiediamo dove siamo andati a finire.

«È un casino...»

Tra gite cui partecipo e gite cui non partecipo ma che prevedono sostituzioni, il calendario delle prossime due settimane è sufficientemente sconvolto (oltre a non essere ancora di mia conoscenza).
Per il "giro" di quinta, allora, ci sistemiamo venerdì/sabato a scuola, sempre che il calendario sia stato definito dagli organi superiori.
Nel frattempo, conviene portarsi avanti con queste sommarie indicazioni sui contenuti generali (ricordando i testi letti ed analizzati insieme in classe):
Decadentismo
D'Annunzio
Pascoli
Pirandello – tutto Il fu Mattia Pascal
Svevo – tutta La coscienza di Zeno