(ne discutevamo a scuola proprio giorni fa...)
Diplomarsi con il massimo dei voti è quasi impossibile: per una “svista” dei ministri
di FLAVIA AMABILE (da LASTAMPA.it)
Sarà facile superare l’esame di maturità con un voto sufficiente o poco di più. Sarà difficilissimo avere il massimo dei punti. E quelli bravi senza lode? «Potrebbero scomparire», spiega Claudio Cereda, dirigente dell’istituto tecnico Hensemberger di Monza. E tutto per colpa di una svista degli ultimi due ministri dell’Istruzione, Giuseppe Fioroni e Mariastella Gelmini, in una legge che verrà applicata per la prima volta proprio per il prossimo esame di Stato. L’anno scorso c’era stato un aumento dei 100 e lode: quasi 9 ragazzi ogni mille avevano raggiunto il massimo dei voti, due in più rispetto al 2007 (lo 0,7%). E in 66 su 1000 erano fra i «bravi» portando a casa un bel 100. Quest’anno potrebbe andare in modo molto diverso. Tutto inizia nel gennaio del 2007 quando Giuseppe Fioroni, per ovviare all’alto tasso di abbandono degli studi all’università, scrive la legge numero 1 del 2007 in cui dà maggior valore al credito - cioè al curriculum degli studenti negli ultimi tre anni di scuola - rispetto ai colloqui. Difatti aumenta il punteggio massimo del credito da 20 a 25 e diminuisce quello del colloquio da 35 a 30, in modo da lasciare inalterato il 100 del punteggio finale della maturità. «Ma Fioroni non si è reso conto che era necessario modificare anche il punteggio integrativo altrimenti si falsa l’intero sistema di valutazione», spiega Cereda.
La commissione d’esame infatti ha un piccolo jolly di voti da usare con gli studenti dal curriculum scolastico brillante che all’esame non riescono ad ottenere il massimo dei voti nelle prove scritte. «In genere capita di dare 1 o 2 punti, non di più», precisa Cereda. «Quando insegnavo al liceo scientifico lo scorso anno mi è capitata una ragazza che aveva vinto borse di studio ed era una delle migliori in assoluto: alla prova di matematica è stato impossibile darle il massimo punteggio perché aveva risposto in modo non perfetto a uno dei 5 quesiti. Ma è difficilissimo rispondere in modo ottimale su tutto, in particolare nelle prove tecniche. In un caso come questo la commissione si riservava di dare un punteggio integrativo di 1 o 2 punti che permettevano di raggiungere lo stesso il 100 e lode o almeno il 100. Da quest’anno non sarà possibile».
Non lo permettono le cifre dei punteggi. I punti di integrazione vengono attribuiti solo a chi ha almeno 15 punti di credito scolastico, insomma una media del 6 o del 7 nei tre anni, e quindi la stragrande maggioranza degli studenti. E a chi ha almeno 70 come risultato della prova d’esame. «Ma per totalizzare 70 tra prove scritte e orali si deve essere davvero eccellenti, e quasi nessuno ci riesce davvero». E quindi «ai prossimi esami avremo qualche 100 e lode e pochi, pochissimi 100 e un abbassamento di tutta la fascia dei voti alti per una dimenticanza che grida vendetta al cospetto di Dio».
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