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domenica 6 novembre 2011
Memoria, memorie
È da un po' che non giro da queste parti; leggendo le statistiche degli accessi mi accorgo di aver seminato il panico, qualche giorno fa, avendo costretto i miei alunni di quinta a girare da queste parti per cercare indicazioni per un lavoro (che faremo giovedì prossimo...) su I Malavoglia.
Ma il silenzio del blog è stato compensato da tante occasioni per parlare in pubblico, per interventi scritti e verbali sugli argomenti più disparati, connessi ai vari incontri che ho avuto la fortuna/il piacere/l'occasione di fare.
È, il mese di novembre, un periodo caratterizzato dal ricordo, sia per le solennità che lo aprono, nel calendario liturgico, sia per la concomitante commemorazione dei caduti di tutte le guerre. Per ciascuno, insomma, un'occasione per guardarsi un po' alle spalle ed intravedere i segni del proprio passato, i compagni del proprio cammino e avere sempre maggiore consapevolezza del riflesso pubblico di ogni nostra azione, indipendentemente dal ruolo o dalla professione che svolgiamo.
Ero a Treviglio, stamattina, per la commemorazione ufficiale dei caduti di tutte le guerre; ho percepito in molti dei partecipanti la volontà di esserci non per una ritualità stanca ma per la viva convinzione della necessità della memoria. E, mi pare che finché saremo in grado di fare memoria, soprattutto di momenti di difficoltà e di crisi come quelli che hanno attraversato coloro che ci hanno preceduti, saremo in grado di affrontare anche la nostra crisi, le nostre quotidiane difficoltà.
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